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Roberta Blanchi parla a Radio C1 della sua scelta di vita a Fiastra

Lunedì, 03 Febbraio 2020 13:40 | Letto 1816 volte   Clicca per ascolare il testo Roberta Blanchi parla a Radio C1 della sua scelta di vita a Fiastra Quando ti chiedi cosa ti serve per vivere, Roberta Blanchi non ha dubbi: stare in montagna è la risposta. Roberta vive nella sua Fiastra in cui ha scelto di trasferirsi nel 2014. Da maceratese a montanara il passo non è stato facile ma per chi come lei in montagna ci ha passato l’infanzia, questa scelta è stata naturale. Oggi risiede in una Sae con la piccola Anita di 4 mesi e con suo marito con cui gestisce il “Bar Fiastra”, ubicato nell’area commerciale nata dopo il sisma. Lavorare in un container non sapendo quando le cose miglioreranno non è facile ma ci si adatta e si cerca di migliorare giorno dopo giorno finché non arriverà la ricostruzione. Già, la ricostruzione delle case in cui la maggior parte degli anziani purtroppo non potranno andare perché, come dicono loro, non la ricorderanno. Vivere con questa consapevolezza non deve essere facile. Aggrapparsi ai ricordi, alla speranza, alla vita del “qui e ora”, questo bisogna fare per tirare avanti e soprattutto stare insieme, non isolarsi perché in quei momenti arrivano i brutti pensieri.  Per i giovani è diverso, hanno il tempo dalla loro parte e pur facendo lavori che li portano fuori dal paese, alla fine a Fiastra ci ritornano sempre, perché è lì che sono nati e cresciuti, è lì che Roberta li ha conosciuti ed è lì che vogliono continuare a vivere ma “Lo Stato- mi dice Roberta- li dovrebbe incentivate a restare e non spingerli ad andare via. La voglia di fare spesso non trova un interlocutore che dia le risposte che servono”. Roberta si augura che in questo tempo di crescita Anita possa vedere intorno a lei una Fiastra in rinascita, la dinamicità di gente che aggiusta e ricostruisce e non le finestre chiuse e le luci spente. Si augura che sua figlia possa avere un’infanzia felice a Fiastra come lo è stata la sua che conserva nei ricordi, gli stessi che l’hanno spinta a tornare per amore di quel paese, con la speranza di una vita possibile.Barbara Olmai L’intervista a Roberta Blanchi, andrà in onda nella Rubrica radiofonica “Ricostruire la speranza. Un viaggio nel cuore del sisma”, mercoledì alle ore 10,10 e alle ore 22,10 sulle frequenze di Radio C1 in Blu. *La rubrica è possibile grazie al contributo di IIE Impianti Elettrici di Urbisaglia e Ticani srl engineering and construction di Visso.
Quando ti chiedi cosa ti serve per vivere, Roberta Blanchi non ha dubbi: stare in montagna è la risposta. Roberta vive nella sua Fiastra in cui ha scelto di trasferirsi nel 2014. Da maceratese a montanara il passo non è stato facile ma per chi come lei in montagna ci ha passato l’infanzia, questa scelta è stata naturale. Oggi risiede in una Sae con la piccola Anita di 4 mesi e con suo marito con cui gestisce il “Bar Fiastra”, ubicato nell’area commerciale nata dopo il sisma. Lavorare in un container non sapendo quando le cose miglioreranno non è facile ma ci si adatta e si cerca di migliorare giorno dopo giorno finché non arriverà la ricostruzione. Già, la ricostruzione delle case in cui la maggior parte degli anziani purtroppo non potranno andare perché, come dicono loro, non la ricorderanno. Vivere con questa consapevolezza non deve essere facile. Aggrapparsi ai ricordi, alla speranza, alla vita del “qui e ora”, questo bisogna fare per tirare avanti e soprattutto stare insieme, non isolarsi perché in quei momenti arrivano i brutti pensieri.  

Per i giovani è diverso, hanno il tempo dalla loro parte e pur facendo lavori che li portano fuori dal paese, alla fine a Fiastra ci ritornano sempre, perché è lì che sono nati e cresciuti, è lì che Roberta li ha conosciuti ed è lì che vogliono continuare a vivere ma “Lo Stato- mi dice Roberta- li dovrebbe incentivate a restare e non spingerli ad andare via. La voglia di fare spesso non trova un interlocutore che dia le risposte che servono”. Roberta si augura che in questo tempo di crescita Anita possa vedere intorno a lei una Fiastra in rinascita, la dinamicità di gente che aggiusta e ricostruisce e non le finestre chiuse e le luci spente. Si augura che sua figlia possa avere un’infanzia felice a Fiastra come lo è stata la sua che conserva nei ricordi, gli stessi che l’hanno spinta a tornare per amore di quel paese, con la speranza di una vita possibile.

Barbara Olmai 

L’intervista a Roberta Blanchi, andrà in onda nella Rubrica radiofonica “Ricostruire la speranza. Un viaggio nel cuore del sisma”, mercoledì alle ore 10,10 e alle ore 22,10 sulle frequenze di Radio C1 in Blu.


*La rubrica è possibile grazie al contributo di IIE Impianti Elettrici di Urbisaglia e Ticani srl engineering and construction di Visso.


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