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Massei: "Ripristinate la terapia intensiva a San Severino per chi non è contagiato"

Lunedì, 09 Marzo 2020 12:48 | Letto 3881 volte   Clicca per ascolare il testo Massei: "Ripristinate la terapia intensiva a San Severino per chi non è contagiato" Sulla scelta di destinare lospedale di Camerino a centro di riferimento provinciale per il Coronavirus interviene il vicepresidente del comitato a difesa e tutela dellospedale Eustachio di San Severino, Marco Massei.Una decisione - dice - che è stata presa in piena autonomia da Asur e Regione senza condividerla con il territorio, in nome della tutela della salute pubblica, obiettivo da tutti condivisibile, che spinge la popolazione della zona montana ad un gesto di grande solidarietà. Al tempo stesso però si mettono a rischio tanti residenti nella zona montana dellentroterra, perché si tolgono tutti i servizi di emergenza garantiti sino a ieri dallospedale di Camerino, di cui resta operativo solo il pronto soccorso per lemergenza, con un percorso differenziato rispetto a chi risulta affetto da Covid 19. Allospedale di San Severino - prosegue - torna a riempirsi di pazienti il quarto piano, dove si trovava il punto nascita chiuso ormai quattro anni fa. Negli ultimi anni lospedale Bartolomeo Eustachio ha subito tantissimi tagli, perso servizi, ma è rimasto un punto di riferimento per le sue eccellenze, fatte della professionalità del personale tutto. Ad oggi a causa dellemergenza diviene il primo presidio ospedaliero di riferimento per i residenti della zona montana. A loro si deve garantire la medesima risposta sanitaria di chi vive sulla costa o nella stessa Macerata, ma a San Severino mancano servizi essenziali - denuncia - . Poi la richiesta per il ripristino della terapia intensiva nel nosocomio settempedano. Come comitato chiediamo che sia ripristinato a San Severino un reparto di rianimazione in grado di far fronte ad emergenze e criticità che si dovessero presentare nel territorio, per chi non è affetto da Coronavirus, visto che tutti i pazienti di questo tipo saranno dirottati a Camerino. Gli altri dove dovrebbero curarsi? Per chi vive in zone troppo distanti da Macerata, potrebbero crearsi seri problemi. Per questo chiediamo con forza che i sindaci del territorio, uniti, pretendano che a San Severino sia inserito un reparto di rianimazione, almeno fino a quando non rientra questa emergenza.GS
Sulla scelta di destinare l'ospedale di Camerino a centro di riferimento provinciale per il Coronavirus interviene il vicepresidente del comitato a difesa e tutela dell'ospedale Eustachio di San Severino, Marco Massei.
"Una decisione - dice - che è stata presa in piena autonomia da Asur e Regione senza condividerla con il territorio, in nome della tutela della salute pubblica, obiettivo da tutti condivisibile, che spinge la popolazione della zona montana ad un gesto di grande solidarietà.
Al tempo stesso però si mettono a rischio tanti residenti nella zona montana dell'entroterra, perché si tolgono tutti i servizi di emergenza garantiti sino a ieri dall'ospedale di Camerino, di cui resta operativo solo il pronto soccorso per l'emergenza, con un percorso differenziato rispetto a chi risulta affetto da Covid 19. All'ospedale di San Severino - prosegue - torna a riempirsi di pazienti il quarto piano, dove si trovava il punto nascita chiuso ormai quattro anni fa. Negli ultimi anni l'ospedale Bartolomeo Eustachio ha subito tantissimi tagli, perso servizi, ma è rimasto un punto di riferimento per le sue eccellenze, fatte della professionalità del personale tutto. Ad oggi a causa dell'emergenza diviene il primo presidio ospedaliero di riferimento per i residenti della zona montana. A loro si deve garantire la medesima risposta sanitaria di chi vive sulla costa o nella stessa Macerata, ma a San Severino mancano servizi essenziali - denuncia - ". Poi la richiesta per il ripristino della terapia intensiva nel nosocomio settempedano. "Come comitato chiediamo che sia ripristinato a San Severino un reparto di rianimazione in grado di far fronte ad emergenze e criticità che si dovessero presentare nel territorio, per chi non è affetto da Coronavirus, visto che tutti i pazienti di questo tipo saranno dirottati a Camerino. Gli altri dove dovrebbero curarsi? Per chi vive in zone troppo distanti da Macerata, potrebbero crearsi seri problemi. Per questo chiediamo con forza che i sindaci del territorio, uniti, pretendano che a San Severino sia inserito un reparto di rianimazione, almeno fino a quando non rientra questa emergenza".

GS



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