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Matelicese trasferita in Emilia avvia una raccolta fondi per l'ospedale di Camerino

Martedì, 10 Marzo 2020 18:55 | Letto 3206 volte   Clicca per ascolare il testo Matelicese trasferita in Emilia avvia una raccolta fondi per l'ospedale di Camerino La solidarietà di chi è nato in una terra ferita e, nonostante la vita labbia portata lontano, non dimentica lentroterra maceratese.Chiara Antonelli, una matelicese trasferita in Emilia Romagna da qualche anno, ha lanciato una comapgna di raccolta fondi online per lospedale di Camerino.Non appena ha saputo della conversione del nosocomio camerte a Covid-Hospital, la giovane ha pensato di poter mettere insieme le forze per la sua terra di origine. Ho pensato di organizzare una raccolta fondi per poter aiutare la struttura sanitaria di Camerino a fronteggiare lemergenza del Covid-19 - ha scritto nellappello della raccolta fondi - . Entrambi i miei genitori lavorano negli ospedali e so purtroppo la situazione qual è. Sono in contatto con ospedale e provveditorato al momento per cercare di avere coordinate più specifiche per quanto riguarda la donazione e soprattutto a cosa serviranno i fondi. Insieme cercheremo di capire dove sia meglio destinarli. Vi chiedo di non avere timore e di fidarvi insieme possiamo farlo! Vi prego - lappello accorato della matelicese -. Bastano anche pochi euro ma facciamolo tutti Questo è il mio contributo per abbracciarvi e sostenervi da lontano! Siamo tutti una grande famiglia!.Anche nella conferenza stampa di questo pomeriggio, il direttore dellArea Vasta 3, Alessandro Maccioni ha confermato i movimenti di solidarietà in favore della sanità locale: Cè una corsa di donazioni e posso essere testimone di tante associazioni ed imprese che si complimentano con il presidente Ceriscioli per lo sforzo che sta facendo per le direttive date. Cè chi sta facendo la raccolta in denaro, ma anche la Cassa Edile di Macerata che ci donerà un umidificatore attivo con generatore di flusso integrato dal valore di 13mila euro. Hanno messo in contatto le ditte e domani arrivano. Sono strumenti che aiutano il paziente che non ha necessità dellintubazione a respirare. Donati sempre dalla Cassa Edile anche otto respiratori con maschere facciali. Questi sono esempi tangibili di come sta rispondendo il territorio.GS
La solidarietà di chi è nato in una terra ferita e, nonostante la vita l'abbia portata lontano, non dimentica l'entroterra maceratese.
Chiara Antonelli, una matelicese trasferita in Emilia Romagna da qualche anno, ha lanciato una comapgna di raccolta fondi online per l'ospedale di Camerino.
Non appena ha saputo della conversione del nosocomio camerte a Covid-Hospital, la giovane ha pensato di poter mettere insieme le forze per la sua terra di origine.
"Ho pensato di organizzare una raccolta fondi per poter aiutare la struttura sanitaria di Camerino a fronteggiare l'emergenza del Covid-19 - ha scritto nell'appello della raccolta fondi - . Entrambi i miei genitori lavorano negli ospedali e so purtroppo la situazione qual è. Sono in contatto con ospedale e provveditorato al momento per cercare di avere coordinate più specifiche per quanto riguarda la donazione e soprattutto a cosa serviranno i fondi. Insieme cercheremo di capire dove sia meglio destinarli. Vi chiedo di non avere timore e di fidarvi insieme possiamo farlo! Vi prego - l'appello accorato della matelicese -. Bastano anche pochi euro ma facciamolo tutti Questo è il mio contributo per abbracciarvi e sostenervi da lontano! Siamo tutti una grande famiglia!".
Anche nella conferenza stampa di questo pomeriggio, il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni ha confermato i movimenti di solidarietà in favore della sanità locale: "C'è una corsa di donazioni e posso essere testimone di tante associazioni ed imprese che si complimentano con il presidente Ceriscioli per lo sforzo che sta facendo per le direttive date. C'è chi sta facendo la raccolta in denaro, ma anche la Cassa Edile di Macerata che ci donerà un umidificatore attivo con generatore di flusso integrato dal valore di 13mila euro. Hanno messo in contatto le ditte e domani arrivano. Sono strumenti che aiutano il paziente che non ha necessità dell'intubazione a respirare. Donati sempre dalla Cassa Edile anche otto respiratori con maschere facciali. Questi sono esempi tangibili di come sta rispondendo il territorio".

GS

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