Stampa questa pagina

Pasti a casa per anziani bisognosi. La solidarietà di Safi

Mercoledì, 11 Marzo 2020 14:52 | Letto 1768 volte   Clicca per ascolare il testo Pasti a casa per anziani bisognosi. La solidarietà di Safi Pasti gratis a domicilio per persone anziane bisognose che abbiano problemi a prepararsi da mangiare. E quanto offre Da Safi attività di ristorazione di Camerino nellemergenza del Coronavirus che, in base alle ultime disposizioni prevede losservanza della regola a non uscire di casa se non strettamente necessario. Un gesto di grande solidarietà da parte di Safi, titolare afghano dellomonimo locale riaperto al Sottocorte Village. E una situazione diffcile per tante persone che rispettando le regole non escono dalle loro case- afferma Safi-; trovandomi comunque al lavoro e non potendomi a mia volta spostare dalla città, ho pensato a quelle che sono le persone più fragili in questa situazione di emergenza. Mi sono detto che magari posso essere utile e dare una mano. Ho pubblicato un post sui social per farlo sapere lasciando il recapito telefonico, rendendomii dunque disponibile per questo piccolo gesto daiuto. Il Coronavirus - aggiunge Safi- ti fa capire che il mondo è un paese. Tutto è partito dalla Cina ed è arrivato fino a qua e in tanti altre nazioni, quindi nel mio piccolo e anche se le mie origini non sono in queste zone, mi sento in dovere di farlo per una città che mi ha accolto e mi vuole bene. Penso anche che laiuto alle persone è universale: una mamma è una mamma, una nonna è una nonna in qualunque parte del mondo. Sapere di far felice anche con un piccolo gesto una mamma o una nonna di qui e che magari ha già avuto tanti problemi a causa del terremoto, mi fa piacere. Non ho neanche la macchina ma con la bicicletta elettrica raggiungerò queste persone per consegnare loro da mangiare. Lo faccio come se fossi un figlio di questa città dalla quale ho ricevuto un abbraccio; lo faccio con grande piacere come fossi un figlio o un nipotino di queste persone di Camerino e per rispondere ad un loro bisogno. Il mio cuore cè sempre . Parole che non possono che suscitare grande emozione quelle pronunciate da questo giovane (il cui nome è Jumadin, ma conosciuto come Safi che è il suo cognome), arrivato a Camerino poco prima del sisma, come titolare del Kebab da lui rilevato. Lattività di Safi era in pieno centro storico e, giusto qualche giorno prima di quel 26 ottobre 2016, stava per partire con un secondo locale, sempre nel cuore della città. Solo una settimana prima delle scosse aveva concluso il contratto. Ci aveva investito tutto il denaro che aveva, racimolato tra parenti e amici. Rimasto senza niente, si era subito spostato a Milano per cercare lavoro. Per circa un mese è rimasto capoluogo lombardo, ma quando ha saputo dai suoi amici commercianti che, seppure con qualcosa di temporaneo, dal City Park avrebbe potuto ripartire, non ha esitato a far ritorno a Camerino. E da lì che ha ripreso la sua attività di ristorazione, successivamente spostata al Sottocorte Village. Nel frattempo Safi si è anche iscritto alluniversità e gli mancano 8 esami per la laurea triennale del Corso di Giurisprudenza in Scienze sociali e cooperazione internazionale. C.C.
Pasti gratis a domicilio per persone anziane bisognose che abbiano problemi a prepararsi da mangiare. E' quanto offre "Da Safi" attività di ristorazione di Camerino nell'emergenza del Coronavirus che, in base alle ultime disposizioni prevede l'osservanza della regola a non uscire di casa se non strettamente necessario. Un gesto di grande solidarietà da parte di Safi, titolare afghano dell'omonimo locale riaperto al Sottocorte Village.

"E' una situazione diffcile per tante persone che rispettando le regole non escono dalle loro case- afferma Safi-; trovandomi comunque al lavoro e non potendomi a mia volta spostare dalla città, ho pensato a quelle che sono le persone più fragili in questa situazione di emergenza. Mi sono detto che magari posso essere utile e dare una mano. Ho pubblicato un post sui social per farlo sapere lasciando il recapito telefonico, rendendomii dunque disponibile per questo piccolo gesto d'aiuto. Il Coronavirus - aggiunge Safi- ti fa capire che il mondo è un paese. Tutto è partito dalla Cina ed è arrivato fino a qua e in tanti altre nazioni, quindi nel mio piccolo e anche se le mie origini non sono in queste zone, mi sento in dovere di farlo per una città che mi ha accolto e mi vuole bene. Penso anche che l'aiuto alle persone è universale: una mamma è una mamma, una nonna è una nonna in qualunque parte del mondo. Sapere di far felice anche con un piccolo gesto una mamma o una nonna di qui e che magari ha già avuto tanti problemi a causa del terremoto, mi fa piacere. Non ho neanche la macchina ma con la bicicletta elettrica raggiungerò queste persone per consegnare loro da mangiare. Lo faccio come se fossi un figlio di questa città dalla quale ho ricevuto un abbraccio; lo faccio con grande piacere come fossi un figlio o un nipotino di queste persone di Camerino e per rispondere ad un loro bisogno. Il mio cuore c'è sempre ". 
Parole che non possono che suscitare grande emozione quelle pronunciate da questo giovane (il cui nome è Jumadin, ma conosciuto come Safi che è il suo cognome), arrivato a Camerino poco prima del sisma, come titolare del Kebab da lui rilevato. L'attività di Safi era in pieno centro storico e, giusto qualche giorno prima di quel 26 ottobre 2016, stava per partire con un secondo locale, sempre nel cuore della città. Solo una settimana prima delle scosse aveva concluso il contratto. Ci aveva investito tutto il denaro che aveva, racimolato tra parenti e amici. Rimasto senza niente, si era subito spostato a Milano per cercare lavoro. Per circa un mese è rimasto capoluogo lombardo, ma quando ha saputo dai suoi amici commercianti che, seppure con qualcosa di temporaneo, dal City Park avrebbe potuto ripartire, non ha esitato a far ritorno a Camerino. E' da lì che ha ripreso la sua attività di ristorazione, successivamente spostata al Sottocorte Village. Nel frattempo Safi si è anche iscritto all'università e gli mancano 8 esami per la laurea triennale del Corso di Giurisprudenza in Scienze sociali e cooperazione internazionale. 
C.C.

Letto 1768 volte

Clicca per ascolare il testo