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Angelo Comastri: "Dio sopra la tempesta"

Mercoledì, 18 Marzo 2020 18:58 | Letto 1713 volte   Clicca per ascolare il testo Angelo Comastri: "Dio sopra la tempesta" “Dio sopra la tempesta”. In un video il cardinale Angelo Comastri, vicario di papa Francesco per lo stato della Città del Vaticano, affronta l’emergenza Coronavirus lanciando messaggi di prudenza e speranza. Monsignor Comastri prende spunto dall’episodio narrato nei Vangeli di Marco e Luca della tempesta sul mare di Galilea, con Gesù che, seduto a poppa sulla barca, si addormenta mentre intorno infuriava la tempesta. Gli apostoli, spaventati, svegliano il Maestro che alzatosi comanda al vento e al mare di placarsi. Tutto torna calmo e Gesù si rivolge agli apostoli dicendo: “perché avete paura, gente di poca fede?”. “Dobbiamo sempre ricordare – ammonisce il cardinale Comastri – che Dio è sempre sopra la tempesta e, purchè abbiamo fede, può tirarci fuori da ogni pericolo. Il vero rischio della Chiesa è la pochezza o addirittura la mancanza di fede”. Monsignor Comastri cerca, dunque, di trarre insegnamento per sé e per gli altri su questa esperienza di pandemia da Coronavirus. “Ho tanto riflettuto su questa epidemia – continua il cardinale – e mi sembra di poter dire che in poco tempo l’Italia, l’Europa e il mondo sembrano essere in ginocchio. Così siamo tutti invitati a fare un grande bagno di umiltà. Non siamo i padroni del mondo, siamo piccoli, fragili, molto spesso aggredibili. Per questo dobbiamo darci la mano gli uni con gli altri e soprattutto aggrapparci al Signore. Madre Teresa diceva che Dio è la trave che tiene in piedi il tetto. Dunque se togliamo la trave il tetto cade. L’invito è quello di aggrapparci a Dio”. Non manca neppure un invito ai giovani “a ritrovare l’essenziale che – precisa monsignor Comastri – non è il divertimento, non è il denaro, non è il successo. Non dobbiamo essere, come scrisse in un libro Mario Soldati dopo aver vissuto alcuni mesi in Svezia per studiare il “Paradiso del benessere”, i disperati del benessere, ma dobbiamo affidarci a Gesù che ci ha dato la formula della felicità: il comandamento dell’amore”.  f.u.
“Dio sopra la tempesta”. In un video il cardinale Angelo Comastri, vicario di papa Francesco per lo stato della Città del Vaticano, affronta l’emergenza Coronavirus lanciando messaggi di prudenza e speranza. Monsignor Comastri prende spunto dall’episodio narrato nei Vangeli di Marco e Luca della tempesta sul mare di Galilea, con Gesù che, seduto a poppa sulla barca, si addormenta mentre intorno infuriava la tempesta. Gli apostoli, spaventati, svegliano il Maestro che alzatosi comanda al vento e al mare di placarsi. Tutto torna calmo e Gesù si rivolge agli apostoli dicendo: “perché avete paura, gente di poca fede?”. “Dobbiamo sempre ricordare – ammonisce il cardinale Comastri – che Dio è sempre sopra la tempesta e, purchè abbiamo fede, può tirarci fuori da ogni pericolo. Il vero rischio della Chiesa è la pochezza o addirittura la mancanza di fede”. Monsignor Comastri cerca, dunque, di trarre insegnamento per sé e per gli altri su questa esperienza di pandemia da Coronavirus. “Ho tanto riflettuto su questa epidemia – continua il cardinale – e mi sembra di poter dire che in poco tempo l’Italia, l’Europa e il mondo sembrano essere in ginocchio. Così siamo tutti invitati a fare un grande bagno di umiltà. Non siamo i padroni del mondo, siamo piccoli, fragili, molto spesso aggredibili. Per questo dobbiamo darci la mano gli uni con gli altri e soprattutto aggrapparci al Signore. Madre Teresa diceva che Dio è la trave che tiene in piedi il tetto. Dunque se togliamo la trave il tetto cade. L’invito è quello di aggrapparci a Dio”. Non manca neppure un invito ai giovani “a ritrovare l’essenziale che – precisa monsignor Comastri – non è il divertimento, non è il denaro, non è il successo. Non dobbiamo essere, come scrisse in un libro Mario Soldati dopo aver vissuto alcuni mesi in Svezia per studiare il “Paradiso del benessere”, i disperati del benessere, ma dobbiamo affidarci a Gesù che ci ha dato la formula della felicità: il comandamento dell’amore”.  

f.u.

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