Quello del ‘servizio al prossimo’ fa parte di uno dei quattro punti stabiliti dal fondatore Robert Baden Powell e, in un momento come quello che il mondo intero si trova ad affrontare, non hanno certo deciso di tirarsi indietro.
Sono gli educatori del Gruppo Agesci Tolentino 1 che hanno deciso di mettere in campo la solidarietà innata degli Scout per aiutare i più bisognosi.
È per questo che è nata l’idea di mettere a disposizione i loro beni alimentari per donarli a chi si trova in difficoltà.
“La nostra iniziativa – spiegano gli educatori - è solo un piccolo contributo. Un aiuto che per il momento possiamo dare alla comunità. Non abbiamo enormi quantità di beni alimentari, ma una piccola scorta che conserviamo per le nostre attività con i ragazzi. Noi non possiamo essere attivi sul territorio per ovvie ragioni e le nostre attività in presenza sono sospese.
Continuiamo a fare attività sia con i ragazzi che fra noi educatori telematicamente”.
Gli educatori in videoconferenza
Proprio con loro, nel settimanale L’Appennino Camerte, avevamo affrontato il tema dell’inserimento della tecnologia nella filosofia ‘essenziale’ degli Scout e ora, quella stessa tecnologia, li aiuta a proseguire l’attività.
“Fortunatamente – spiegano – in questo modo abbiamo la possibilità di rimanere in stretto contatto con i nostri ragazzi”.
L’impegno per i bisognosi, invece, coinvolge la parrocchia dello Spirito Santo di Tolentino: “Per chi avesse bisogno di un aiuto in termini di alimentari – dicono – è possibile contattare privatamente il nostro vice parroco, Don Vito. Non abbiamo tantissimo – concludono - ma quello che abbiamo lo vogliamo dare a chi ne ha bisogno”.
Giulia Sancricca