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Gang di teppisti,devasta i locali del Centro sociale di Vallicelle

Venerdì, 22 Maggio 2020 19:23 | Letto 2075 volte   Clicca per ascolare il testo Gang di teppisti,devasta i locali del Centro sociale di Vallicelle Neanche l’emergenza coronavirus è servita a fermare la gang di teppisti, che ha devastato i locali cucina del centro di comunità di Vallicelle. Una scena da voltastomaco quella che si sono trovati di fronte i componenti del Comitato festeggiamenti del rione di Sant’Anna che gestiscono il centro ricreativo: bottiglie rotte, scempio di suppellettili, alimenti impastati ovunque insieme a liquidie alcoolici, farina e caffè. Un gesto riprovevole che non può non essere catalogato se non come indice di grande inciviltà. Un’azione inqualificabile che, considerato il modus operandi quasi sbeffeggiatorio, richiama ad altri vandalismi che sempre nella zona, avevano interessato a gennaio l’area di protezione civile di Vallicelle. Qui, gli ignoti devastatori, avevano preso di mira  i bagni pubblici e i container, tentando addirittura di appiccare un incendio. Per compiere le loro malefatte,  forzando la porta posteriore della cucina, stavolta i teppisti hanno puntato ad un luogo che la comunità ha sempre utilizzato per fare festa e trascorrere insieme momenti di serena socialità. Si pensa che i fatti siano potuti avvenire nella notte del 1 maggio, in quanto proprio il mattino seguente ci si è accorti che era saltata l’energia elettrica; entrati nei locali per verificare il guasto, alcuni componenti del comitato si sono accorti di quello che era successo. La parrocchia di Santa Maria in via ha provveduto a denunciare il fatto ai Carabinieri che hanno acquisito elementi per svolgere indagini. Forse nel tentativo di attaccare un fornello, è saltata la luce e, rimasti al buio i balordi hanno desistito, lasciando come biglietto da visita locali imbrattati, pacchi di pasta spaccati e gettati sul pavimento, bottiglie bevute e vetri rotti. Tutto quello che hanno trovato, hanno rovesciato a terra impastandolo ovunque, con l’unico disegno di arrecare danno. Giorni di lavoro ci sono voluti per risistemare il locale che, dato il periodo particolarmente caldo sul fronte dell’emergenza sanitaria, i componenti del Comitato, incaricando una ditta specializzata. hanno sottoposto a sanificazione  Unanimemente stigmatizzata la serie di azioni insensate e incresciose, percepite come un forte sgarbo morale, perpetrato nei confronti di un luogo di gioioso ritrovo, adiacente ad una chiesa.C.C.
Neanche l’emergenza coronavirus è servita a fermare la gang di teppisti, che ha devastato i locali cucina del centro di comunità di Vallicelle. Una scena da voltastomaco quella che si sono trovati di fronte i componenti del Comitato festeggiamenti del rione di Sant’Anna che gestiscono il centro ricreativo: bottiglie rotte, scempio di suppellettili, alimenti impastati ovunque insieme a liquidie alcoolici, farina e caffè. Un gesto riprovevole che non può non essere catalogato se non come indice di grande inciviltà. Un’azione inqualificabile che, considerato il modus operandi quasi sbeffeggiatorio, richiama ad altri vandalismi che sempre nella zona, avevano interessato a gennaio l’area di protezione civile di Vallicelle. Qui, gli ignoti devastatori, avevano preso di mira  i bagni pubblici e i container, tentando addirittura di appiccare un incendio.
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Per compiere le loro malefatte,  forzando la porta posteriore della cucina, stavolta i teppisti hanno puntato ad un luogo che la comunità ha sempre utilizzato per fare festa e trascorrere insieme momenti di serena socialità. Si pensa che i fatti siano potuti avvenire nella notte del 1 maggio, in quanto proprio il mattino seguente ci si è accorti che era saltata l’energia elettrica; entrati nei locali per verificare il guasto, alcuni componenti del comitato si sono accorti di quello che era successo.
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La parrocchia di Santa Maria in via ha provveduto a denunciare il fatto ai Carabinieri che hanno acquisito elementi per svolgere indagini. Forse nel tentativo di attaccare un fornello, è saltata la luce e, rimasti al buio i balordi hanno desistito, lasciando come biglietto da visita locali imbrattati, pacchi di pasta spaccati e gettati sul pavimento, bottiglie bevute e vetri rotti. Tutto quello che hanno trovato, hanno rovesciato a terra impastandolo ovunque, con l’unico disegno di arrecare danno. Giorni di lavoro ci sono voluti per risistemare il locale che, dato il periodo particolarmente caldo sul fronte dell’emergenza sanitaria, i componenti del Comitato, incaricando una ditta specializzata. hanno sottoposto a sanificazione  Unanimemente stigmatizzata la serie di azioni insensate e incresciose, percepite come un forte sgarbo morale, perpetrato nei confronti di un luogo di gioioso ritrovo, adiacente ad una chiesa.
C.C.

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