Forse i bambini sono coloro che maggiormente hanno risentito dei due mesi di lockdow, senza scuola e quindi senza amichetti e la giusta socialità. Ma a Recanati hanno avuto una bella idea: Quella di riunire gli studenti nei cortili delle scuole per il saluto di fine anno in sicurezza, accogliendo così l'invito del viceministro Anna Ascani e anche quello dei genitori di alcune scuole primarie della città Leopardiana.
“Oltre ai gravissimi danni del contagio da Coronavirus, vanno tenuti in considerazione anche i danni che il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria ha causato ai ragazzi nel lungo periodo e non sono certo meno importanti - ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi -. Dopo tre mesi di didattica a distanza con la prospettiva che speriamo sia scongiurata, di proseguire le lezioni on line anche a settembre, ci è sembrato assolutamente necessario non privare i nostri alunni della possibilità di rivedersi e ripristinare, seppure a debita distanza, un contatto reale con i compagni di classe e con gli insegnanti”. Gli studenti di urta Italia sono chiusi in casa e costretti a seguire le lezioni davanti ad un computer dal 25 febbraio e hanno dovuto trasformare le loro relazioni sociali con i compagni, normalmente basate anche sul linguaggio del corpo e sull’interazione fisica, come i giochi, le battute, le risate, le corse o gli abbracci, fondamentali nel periodo della crescita, in relazioni totalmente virtuali. Tutto questo ha alimentato nei bambini e nei ragazzi distacco e solitudine.
“Da assessore, insegnante e genitore fin da subito ho perorato l’iniziativa di organizzare il ritrovo delle alunne e alunni delle classi terminali per un ultimo saluto – ha dichiarato Rita Soccio –. A conclusione di un anno scolastico che chiude un percorso di studi in cui le ragazze e i ragazzi sono cresciuti, hanno studiato, scoperto e costruito nuove amicizie alcune della quali rimarranno per tutta la vita, un ultimo anno in cui la seconda parte è stata vissuta didatticamente in maniera così diversa e traumatica, ritengo sia significativo regalare loro un momento solenne ma anche di svago e soprattutto un segnale importante di apertura e di speranza verso un futuro di normalità”.
Il prossimo 6 giugno allo scoccare dell’ultima campanella, tutti gli studenti delle classi terminali delle scuole recanatesi, della scuola primaria e secondaria di primo grado, si ritroveranno con i loro insegnanti nei cortili delle rispettive scuole e finalmente si potranno guardare di nuovo negli occhi e salutarsi.
Gaia Gennaretti