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In montagna ancora niente giornali, il vicesindaco di Visso: "Non ci fermiamo"

Sabato, 30 Maggio 2020 13:12 | Letto 1157 volte   Clicca per ascolare il testo In montagna ancora niente giornali, il vicesindaco di Visso: "Non ci fermiamo" Una questione alla quale ancora non è stata trovata soluzione quella della mancanza dei giornali nelle zone di Visso, Ussita, Castelsantangelo. I sindaci si sono messi d’accordo e hanno deciso di scrivere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al premier Giuseppe Conte.  “Questa situazione va ormai avanti dal 2016 e non siamo ancora riusciti a risolverla - afferma il vicesindaco di Visso, Patrizia Serfaustini -. Visto che sono a rischio anche altri Comuni abbiamo deciso tutti insieme di muoverci inviando una lettera alle massime cariche dello Stato. In periodo di lockdown peraltro l’informazione è stata individuata come attività primaria e le edicole sono state aperte ma nemmeno in questo caso da noi si è data una risposta”. Il problema sarebbe generato dall’azienda che si occupa della distribuzione dei giornali nel nostro territorio la quale ritiene che arrivare fino ai Comuni della montagna sia diventato troppo costoso e non più conveniente. Ma in questo modo viene ancora una volta a perdersi di vista il diritto dei cittadini all’informazione. “Per carità - torna a dire - comprendo le necessità di far quadrare i conti e di guadagnare ma le istituzioni non hanno mai fatto niente, a partire dalla Regione che abbiamo più volte contattato e che non ha fatto altro che fare le solite promesse e sono passati quasi 4 anni ed è una questione da risolvere. È un nostro diritto e lo vogliamo. Speriamo che le cariche che abbiamo contattato ci diano una risposta. È assurdo che dopo tutto questo tempo - conclude - ancora non sia cambiato nulla. Noi non ci fermiamo, valuteremo anche qualcosa di più eclatante”.g.g.
Una questione alla quale ancora non è stata trovata soluzione quella della mancanza dei giornali nelle zone di Visso, Ussita, Castelsantangelo. I sindaci si sono messi d’accordo e hanno deciso di scrivere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al premier Giuseppe Conte. 

“Questa situazione va ormai avanti dal 2016 e non siamo ancora riusciti a risolverla - afferma il vicesindaco di Visso, Patrizia Serfaustini -. Visto che sono a rischio anche altri Comuni abbiamo deciso tutti insieme di muoverci inviando una lettera alle massime cariche dello Stato. In periodo di lockdown peraltro l’informazione è stata individuata come attività primaria e le edicole sono state aperte ma nemmeno in questo caso da noi si è data una risposta”. Il problema sarebbe generato dall’azienda che si occupa della distribuzione dei giornali nel nostro territorio la quale ritiene che arrivare fino ai Comuni della montagna sia diventato troppo costoso e non più conveniente. Ma in questo modo viene ancora una volta a perdersi di vista il diritto dei cittadini all’informazione.

“Per carità - torna a dire - comprendo le necessità di far quadrare i conti e di guadagnare ma le istituzioni non hanno mai fatto niente, a partire dalla Regione che abbiamo più volte contattato e che non ha fatto altro che fare le solite promesse e sono passati quasi 4 anni ed è una questione da risolvere. È un nostro diritto e lo vogliamo. Speriamo che le cariche che abbiamo contattato ci diano una risposta. È assurdo che dopo tutto questo tempo - conclude - ancora non sia cambiato nulla. Noi non ci fermiamo, valuteremo anche qualcosa di più eclatante”.
g.g.

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