Il bel tempo è arrivato, il lockdown è finito e le frontiere regionali si possono attraversare senza l'autocertificazione.
Tre motivi per cui domenica mattina sono stati tanti i marchigiani e non solo che hanno pensato di accogliere l'invito a godersi le bellezze del proprio Paese, magari aiutando le zone colpite dal sisma che devono affrontare da quattro anni una emergenza in più, rispetto alla recente pandemia.
Un'idea che, purtroppo, non è andata a buon fine, come racconta una nostra lettrice belfortese che ha voluto raccontarci l'esperienza vissuta insieme al marito e ad altre centinaia di visitatori: "Siamo partiti per andare a Castelluccio di Norcia - racconta - . Ammetto che lungo la strada abbiamo incontrato decine di moto che tornavano indietro e ci siamo chiesti il motivo, ma senza esitazioni abbiamo proseguito.
Una volta arrivati lungo la strada che porta a Castelluccio abbiamo trovato un primo cancello aperto e abbiamo proseguito fino ad un secondo blocco, a 5 km da Norcia, che invece non ci ha permesso di andare oltre.
Davanti all'ultimo cancello eravamo più di cento persone, non tutte marchigiane, ma molte provenienti da altre zone d'Italia. Siamo rimasti sorpresi per il fatto che, consultando internet, la strada risultasse percorribile e precedentemente non avevamo incontrato alcun cartello che ne annunciasse la chiusura.
Siamo tornati indietro e l'ufficio informazioni di Castelsantangelo sul Nera ci ha detto che l'avviso del tratto interdetto si trova a Visso. Mi chiedo come possa, un turista, dmandarsi a Visso se ci siano eventuali divieti per Castelluccio e come mai sia possibile andare avanti fino a 5 km dalla piana".
L'indignazione dei visitatori che, stando alle indicazioni web hanno pensato che la strada fosse stata riaperta, riguarda la volontà di aiutare zone da tempo in difficoltà: "Tutti dicono di aiutare la montagna, le zone terremotate, le attività di quei posti - conclude la belfortese - ma come possiamo farlo se non ci viene permesso?".
GS
La montagna ed il turismo saranno al centro di diversi approfondimenti nel settimanale L'Appennino Camerte in uscita giovedì 11 giugno.