"Il caos, l'inadeguatezza, la totale disorganizzazione e la mancanza di buon senso".
Sono questi i fatti denunciati da Jane Polentini di Monte San Martino, che racconta la sua esperienza all'ospedale di Macerata dove, nonostante l'aumento dei casi di coronavirus, non è stato riattivato il reparto dedicato ai contagiati.
"Mio padre - scrive - , positivo al Covid, lunedì pomeriggio è stato trasportato dal 118 in ospedale per i primi accertamenti. In un primo momento si pensava che sarebbe stato trasferito, in serata, all'ospedale di Fermo per la disponibilità di posti letto, ma nel frattempo è stato fatto 'accomodare' al pronto soccorso dell'ospedale civile di Macerata".
È qui che Jane Polentini racconta la sua disavventura: "Macerata - scrive - non solo non è attrezzata con un reparto Covid ma non è provvista nemmeno di un paio di posti letto per le emergenze di questo tipo. Sono mesi - lamenta la cittadina di Monte San Martino - che si prevede la seconda ondata della pandemia e non posso credere che nessuno abbia avuto modo di organizzarsi.
Il nuovo ospedale di Civitanova inaugurato pochi mesi fa da Bertolaso che fine ha fatto? - si chiede - . Alle 3 del mattino - prosegue nel racconto - i tre pazienti positivi (mio padre e due signore) sono stati spostati dalla stanza interna del pronto soccorso per essere trasferiti in un container privo di riscaldamento".
Jane Polentini definisce "umanamente inaccettabili" le modalità con cui è stato accolto il padre.
"Sono stati lasciati al freddo per tutta la notte - continua la donna - nonostante solleciti e richieste da parte loro di poter essere riscaldati. Mi auguro che, chi di dovere, si assuma le proprie responsabilità".
GS