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Casa di riposo Lazzarelli, registrati i primi due decessi per Covid

Giovedì, 19 Novembre 2020 14:02 | Letto 638 volte   Clicca per ascolare il testo Casa di riposo Lazzarelli, registrati i primi due decessi per Covid Il focolaio Covid alla Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche fa registrare i primi 2 decessi di persone anziane con patologie pregresse. “La situazione all’interno della struttura è gravissima con 61 pazienti positivi su 85 ospiti totali. Stiamo chiedendo aiuto da giorni per il semplice fatto che stiamo vivendo un inferno – è l’appello disperato che torna a lanciare il sindaco, Rosa Piermattei, spiegando – Più della metà del personale dell’Asp risulta contagiato: su 26 tra infermiere e operatrici socio sanitarie ben 15 sono positive e 2 malate. Nonostante l’Usca e l’Asur ci stiano dando una mano tutto questo non è sufficiente. Dal 3 novembre sto chiedendo l’intervento delle forze militari anche per via delle difficoltà che presenta la struttura che è disposta su quattro piani e dove vanno allestiti i percorsi sporco e pulito. Senza personale e medici non si riesce davvero a fare nulla. Adesso noi vogliamo fare di tutto per far sì che i 17 anziani ospiti ancora negativi rimangano tali. Non possiamo far sentire i degenti dimenticati e abbandonati. Abbiamo già chiesto aiuto e siamo intervenuti con la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile locale per spostare letti e malati ma non ce la facciamo veramente più. Gli anziani - conclude il sindaco Piermattei - sono il nostro passato, hanno costruito l’Italia, hanno lottato per noi e noi non possiamo abbandonarli”.
Il focolaio Covid alla Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche fa registrare i primi 2 decessi di persone anziane con patologie pregresse.
“La situazione all’interno della struttura è gravissima con 61 pazienti positivi su 85 ospiti totali. Stiamo chiedendo aiuto da giorni per il semplice fatto che stiamo vivendo un inferno – è l’appello disperato che torna a lanciare il sindaco, Rosa Piermattei, spiegando – Più della metà del personale dell’Asp risulta contagiato: su 26 tra infermiere e operatrici socio sanitarie ben 15 sono positive e 2 malate. Nonostante l’Usca e l’Asur ci stiano dando una mano tutto questo non è sufficiente. Dal 3 novembre sto chiedendo l’intervento delle forze militari anche per via delle difficoltà che presenta la struttura che è disposta su quattro piani e dove vanno allestiti i percorsi sporco e pulito. Senza personale e medici non si riesce davvero a fare nulla. Adesso noi vogliamo fare di tutto per far sì che i 17 anziani ospiti ancora negativi rimangano tali. Non possiamo far sentire i degenti dimenticati e abbandonati. Abbiamo già chiesto aiuto e siamo intervenuti con la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile locale per spostare letti e malati ma non ce la facciamo veramente più. Gli anziani - conclude il sindaco Piermattei - sono il nostro passato, hanno costruito l’Italia, hanno lottato per noi e noi non possiamo abbandonarli”.


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