Vivono con grande emozione i camerinesi la rimozione delle transenne da quella zona che ha sempre rappresentato il luogo d’incontro privilegiato. La riapertura di Corso Vittorio Emanuele II è per tutti la riappropriazione delle proprie radici identitarie.
Su quella strada del cuore pulsante della città, quotidianamente si sono succeduti i passi di tutte le generazioni; facile comprendere come la notizia sia capace di muovere tanti profondi sentimenti.
“ E’ un momento che aspettiamo con gioia – dice Karin la cui famiglia è tra le poche che attualmente abitano nel cuore di Camerino-. Per noi è come festeggiare il Natale e la Pasqua insieme, tanta è la felicità che proviamo per questo passo in avanti, che dà a vedere che saremo raggiunti da altri abitanti con casa agibile e che potranno riaprire delle attività”.
Nostalgia e grande entusiasmo nelle parole di Rosella: “Contentissima di questa riapertura . Per tutti noi che abitavamo il centro e attaccati ad ogni angolo della nostra città , dal Pincetto a Sottocorte, dalle vie alle piazze che non possiamo più fruire, rappresenta la riappropriazione di luoghi davvero tanto cari. E’ importante che questi luoghi ricominciamo a fruirli presto, che torniamo a ricordarceli, visto che di frequente accade di non avere più memoria dei nostri portoni o dei negozi che si trovavano lungo le vie. Ben venga dunque, dopo 4 anni e mezzo, era proprio ora. Andiamo avanti con tanto entusiasmo e con tanta voglia di tornare a viverli questi luoghi ”.
Un recupero di autenticità, secondo Michela importante soprattutto per i ragazzi che stanno crescendo senza conoscere la loro città, la loro storia e realtà identitaria. “ E’ un segno evidente che possiamo davvero sperare in meglio - afferma-. Prima che la memoria, per sopravvivenza, rimuova quello che è stata la nostra vita, si ritorna su in centro... per quanto a piccoli passi. E' una speranza grande che si apre davanti a noi perché ritorniamo a vivere la nostra vita in quella parte che rappresenta la realtà vera della città, fatta di storia e di arte, respirate quotidianamente e divenute una tua seconda pelle senza che te ne accorgessi. Vedo quindi questa riapertura, come un forte segnale di ripartenza, dopo che tutto si è improvvisamente interrotto in quell'ottobre 2016”.
c.c.
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