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Tolentino piange Paolo Re, il cuoco delle sculture

Mercoledì, 17 Febbraio 2021 08:01 | Letto 10659 volte   Clicca per ascolare il testo Tolentino piange Paolo Re, il cuoco delle sculture Il mondo della cucina piange Paolo Re.Il cuoco tolentinate, classe 1963, è scomparso a seguito di una terribile malattia che non gli ha lasciato scampo.Titolare del ristorante La Rancia, alla Divina Pastora di Tolentino, Re aveva scoperto la sua passione per la cucina a 12 anni e quei fornelli non li aveva più lasciati.Una passione che si tramuta subito in studio e dedizione: il suo impegno, la voglia di fare e di sperimentare lo hanno portato a frequentare le cucine di vari ristoranti e dopo il diploma nel 1982 inizia la sua carriera professionale in hotel e ristoranti, acquisendo esperienza nel catering e nei pranzi di gala. Nel 90 torna nel ristorante di famiglia dove cambia limpronta della cucina dando spazio alla creatività, cambiando menù e portando unimpronta più moderna. Dal 2002 prende in mano La Rancia.Tanti i premi e i riconoscimenti ottenuti: nel 2006 partecipa agli internazionali dItalia di cucina e ad Artistica ottenendo, per entrambi, punteggi a medaglie; riconoscimenti anche per le sue sculture con frutta e ortaggi, lultimo ricevuto in occasione di Cibaria.La notizia ha scosso la città che lo ha visto nascere e crescere professionalmente e che ha sempre apprezzato la sua dedizione per la cucina e per il cibo: per lui erano una vera e propria missione.GS
Il mondo della cucina piange Paolo Re.
Il cuoco tolentinate, classe 1963, è scomparso a seguito di una terribile malattia che non gli ha lasciato scampo.
Titolare del ristorante La Rancia, alla Divina Pastora di Tolentino, Re aveva scoperto la sua passione per la cucina a 12 anni e quei fornelli non li aveva più lasciati.

Una passione che si tramuta subito in studio e dedizione: il suo impegno, la voglia di fare e di sperimentare lo hanno portato a frequentare le cucine di vari ristoranti e dopo il diploma nel 1982 inizia la sua carriera professionale in hotel e ristoranti, acquisendo esperienza nel catering e nei pranzi di gala. Nel '90 torna nel ristorante di famiglia dove cambia l'impronta della cucina dando spazio alla creatività, cambiando menù e portando un'impronta più moderna. Dal 2002 prende in mano La Rancia.

Tanti i premi e i riconoscimenti ottenuti: nel 2006 partecipa agli internazionali d'Italia di cucina e ad "Artistica" ottenendo, per entrambi, punteggi a medaglie; riconoscimenti anche per le sue sculture con frutta e ortaggi, l'ultimo ricevuto in occasione di "Cibaria".

La notizia ha scosso la città che lo ha visto nascere e crescere professionalmente e che ha sempre apprezzato la sua dedizione per la cucina e per il cibo: per lui erano una vera e propria missione.

GS

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