Ristoratori a colloquio con la Regione: “Lasciateci lavorare”

Mercoledì, 21 Aprile 2021 12:15 | Letto 536 volte   Clicca per ascolare il testo Ristoratori a colloquio con la Regione: “Lasciateci lavorare” Una delegazione di ristoratori ha incontrato ieri i vertici della Regione Marche – il presidente Acquaroli e il suo vice Carloni –, per ribadire le istanze della categoria in vista dei nuovi decreti anti-Covid. Si profila uno scenario in cui i locali con spazi al chiuso potranno tornare a lavorare, ma soltanto a pranzo, dal primo giugno. Dal 26 aprile dunque, stante la zona gialla, solo chi ha possibilità di fare servizio all’aperto potrà tornare al lavoro. Oltre a questo, la conferma del coprifuoco continua a lasciare perplessi.La delegazione di Confartigianato Macerata – Ascoli – Fermo ha chiesto alla Regione di poter riaprire, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, a pranzo e a cena con conseguente ampliamento e allungamento degli orari.I ristoratori fanno leva sul punto dolente dei ristori, fino a questo punto inadeguati – secondo Confartigianato – a compensare le perdite subite a causa della riduzione o interruzione dell’attività. A questo proposito sono stati chiesti indennizzi da parte della Regione, oltre a contributi integrativi a fondo perduto a complemento di quelli previsti dal Governo.Chieste anche garanzie nei confronti del sistema bancario, in modo che le imprese possano accedere a finanziamenti agevolati e per il prolungamento delle moratorie.Il commento del presidente Acquaroli: “In questa fase di ripartenza dobbiamo essere prudenti, mettere le attività nelle condizioni di lavorare con norme chiare: il rispetto delle regole sarà la discriminante”.Il vicepresidente Carloni ha ribadito: “L’argomento è il tema centrale della conferenza Stato-Regioni. Parole d’ordine: vaccini subito, riaprire in sicurezza e ristori per spese fisse”.l.c.
Una delegazione di ristoratori ha incontrato ieri i vertici della Regione Marche – il presidente Acquaroli e il suo vice Carloni –, per ribadire le istanze della categoria in vista dei nuovi decreti anti-Covid. Si profila uno scenario in cui i locali con spazi al chiuso potranno tornare a lavorare, ma soltanto a pranzo, dal primo giugno. Dal 26 aprile dunque, stante la zona gialla, solo chi ha possibilità di fare servizio all’aperto potrà tornare al lavoro. Oltre a questo, la conferma del coprifuoco continua a lasciare perplessi.

La delegazione di Confartigianato Macerata – Ascoli – Fermo ha chiesto alla Regione di poter riaprire, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, a pranzo e a cena con conseguente ampliamento e allungamento degli orari.

I ristoratori fanno leva sul punto dolente dei ristori, fino a questo punto inadeguati – secondo Confartigianato – a compensare le perdite subite a causa della riduzione o interruzione dell’attività. A questo proposito sono stati chiesti indennizzi da parte della Regione, oltre a contributi integrativi a fondo perduto a complemento di quelli previsti dal Governo.

Chieste anche garanzie nei confronti del sistema bancario, in modo che le imprese possano accedere a finanziamenti agevolati e per il prolungamento delle moratorie.

Il commento del presidente Acquaroli: “In questa fase di ripartenza dobbiamo essere prudenti, mettere le attività nelle condizioni di lavorare con norme chiare: il rispetto delle regole sarà la discriminante”.

Il vicepresidente Carloni ha ribadito: “L’argomento è il tema centrale della conferenza Stato-Regioni. Parole d’ordine: vaccini subito, riaprire in sicurezza e ristori per spese fisse”.

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