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Aiuti al turismo in montagna, gli operatori: "Buona notizia, ma ad oggi non abbiamo visto un euro"

Venerdì, 30 Aprile 2021 13:20 | Letto 595 volte   Clicca per ascolare il testo Aiuti al turismo in montagna, gli operatori: "Buona notizia, ma ad oggi non abbiamo visto un euro" Aiuti per la filiera del turismo invernale: dopo lo stop forzato della scorsa stagione, con gli impianti sciistici rimasti a secco a causa del Coronavirus, arrivano buone notizie dalla Regione. I fondi stanziati a livello nazionale per sostenere le attività – tra le più colpite dalle misure restrittive – prevedono per le Marche aiuti per 2,7 milioni di euro. Una notizia accolta con piacere dagli operatori del settore, che dai precedenti decreti non hanno ottenuto ristori adeguati e proporzionati alle perdite di una stagione turistica mai iniziata.La somma indennizzerà le imprese legate a tutta la filiera del turismo su neve, che nel corso dello scorso inverno non hanno potuto riaprire le loro attività: a poche ore dal via libera dello scorso 15 febbraio arrivò infatti il nuovo stop dal Governo. Contributi ulteriori saranno previsti per i gestori degli impianti, le scuole e i maestri di sci. La buona notizia arriva dall’assessore al bilancio delle Marche, Guido Castelli, che ne ha parlato a margine del tavolo della Commissione speciale turismo e industria alberghiera della Conferenza delle Regioni. La proposta delle amministrazioni regionali è quella di ristorare le imprese sulla base dei mancati guadagni.I 2,7 milioni di euro previsti rappresenterebbero una boccata di ossigeno per le imprese turistiche della montagna marchigiana: a oggi infatti, non si sarebbero visti indennizzi per una stagione in cui il meteo è stato ideale, ma che ha incontrato le restrizioni a causa del Covid.“Noi non abbiamo ancora visto un euro – racconta Andrea Properzi della baita “La Capannina” a Sassotetto –. Nell’ultimo decreto a firma Draghi non siamo rientrati perché le nostre perdite erano inferiori al 30%: lo scorso anno non c’è stata una stagione straordinaria e quindi in proporzione abbiamo perso poco. Quest’anno oltre al danno abbiamo avuto anche la beffa: in regimi normali sarebbe stato un inverno in cui avremmo lavorato tanto. Se consideriamo le perdite potenziali di quest’anno parliamo di un volume decisamente superiore rispetto a quello considerato come requisito per accedere ai ristori”.Anche a Bolognola la situazione non è diversa, con il direttore di BolognolaSki, Francesco Cangiotti, che racconta uno scenario simile in merito ai sostegni: “Non abbiamo ancora avuto nessun tipo di ristoro e onestamente attendevamo con ansia una notizia simile. Le società che si occupano del turismo sciistico hanno avuto spese ingenti durante la stagione invernale, nonostante questa non sia mai partita. Spese che si sommano a quelle che sosterremo in queste settimane per partire con l’estate e smantellare gli impianti. Sicuramente accogliamo con piacere questa notizia: speriamo che questi ristori arrivino presto perché le imprese del settore iniziano davvero a essere in difficoltà dopo un inverno così duro”. l.c.
Aiuti per la filiera del turismo invernale: dopo lo stop forzato della scorsa stagione, con gli impianti sciistici rimasti a secco a causa del Coronavirus, arrivano buone notizie dalla Regione. I fondi stanziati a livello nazionale per sostenere le attività – tra le più colpite dalle misure restrittive – prevedono per le Marche aiuti per 2,7 milioni di euro. Una notizia accolta con piacere dagli operatori del settore, che dai precedenti decreti non hanno ottenuto ristori adeguati e proporzionati alle perdite di una stagione turistica mai iniziata.

La somma indennizzerà le imprese legate a tutta la filiera del turismo su neve, che nel corso dello scorso inverno non hanno potuto riaprire le loro attività: a poche ore dal via libera dello scorso 15 febbraio arrivò infatti il nuovo stop dal Governo. Contributi ulteriori saranno previsti per i gestori degli impianti, le scuole e i maestri di sci. La buona notizia arriva dall’assessore al bilancio delle Marche, Guido Castelli, che ne ha parlato a margine del tavolo della Commissione speciale turismo e industria alberghiera della Conferenza delle Regioni. La proposta delle amministrazioni regionali è quella di ristorare le imprese sulla base dei mancati guadagni.

I 2,7 milioni di euro previsti rappresenterebbero una boccata di ossigeno per le imprese turistiche della montagna marchigiana: a oggi infatti, non si sarebbero visti indennizzi per una stagione in cui il meteo è stato ideale, ma che ha incontrato le restrizioni a causa del Covid.

Noi non abbiamo ancora visto un euro – racconta Andrea Properzi della baita “La Capannina” a Sassotetto –. Nell’ultimo decreto a firma Draghi non siamo rientrati perché le nostre perdite erano inferiori al 30%: lo scorso anno non c’è stata una stagione straordinaria e quindi in proporzione abbiamo perso poco. Quest’anno oltre al danno abbiamo avuto anche la beffa: in regimi normali sarebbe stato un inverno in cui avremmo lavorato tanto. Se consideriamo le perdite potenziali di quest’anno parliamo di un volume decisamente superiore rispetto a quello considerato come requisito per accedere ai ristori”.

Anche a Bolognola la situazione non è diversa, con il direttore di BolognolaSki, Francesco Cangiotti, che racconta uno scenario simile in merito ai sostegni: “Non abbiamo ancora avuto nessun tipo di ristoro e onestamente attendevamo con ansia una notizia simile. Le società che si occupano del turismo sciistico hanno avuto spese ingenti durante la stagione invernale, nonostante questa non sia mai partita. Spese che si sommano a quelle che sosterremo in queste settimane per partire con l’estate e smantellare gli impianti. Sicuramente accogliamo con piacere questa notizia: speriamo che questi ristori arrivino presto perché le imprese del settore iniziano davvero a essere in difficoltà dopo un inverno così duro”.

l.c.

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