Stampa questa pagina

Rientra clandestinamente in Italia con false generalità. Arrestato

Mercoledì, 12 Maggio 2021 08:27 | Letto 361 volte   Clicca per ascolare il testo Rientra clandestinamente in Italia con false generalità. Arrestato Con false generalità era rientrato clandestinamente in Italia dopo essere stato espulso nel 2018. I poliziotti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata hanno tratto in arresto il ventunenne, cittadino di origini pakistane. Il giovane straniero, domiciliato in provincia di Macerata, si era presentato spontaneamente allufficio immigrazioneper richiedere il permesso di soggiorno. L’esito degli accertamenti eseguiti da personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica con il sistema A.F.I.S. (Automated Fingerprint Identification System-Sistema automatico per il riconoscimento delle impronte digitali), ha tuttavia  consentito di verificare che il cittadino pakistano, con altre generalità, era stato già stato espulso dall’Italia con decreto emesso dal Prefetto di Udine nell’aprile 2018. Inoltre, nel 2019, era stato sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici da parte delle Autorità di Polizia della Germania per la richiesta di Protezione Internazionale, circostanza nella quale aveva fornito ulteriori false generalità. Dalla Germania infine aveva fatto rientro clandestinamente in Italia, condotta che, ai sensi della vigente normativa in materia di immigrazione, prevede l’arresto in flagranza di reato. Alla identificazione del giovane  si è giunti attraverso l’esame delle impronte digitali da parte della Polizia Scientifica, attività che ha consentito di ricondurre ad una sola persona (quella dell’arrestato), le false generalità fornite in tre occasioni diverse. Lo straniero è stato quindi tratto in arresto e condotto presso il locale Palazzo di Giustizia dove si è tenuta l’udienza di convalida a seguito della quale è stato condannato alla pena di 5 mesi e 5 giorni di reclusione con sospensione condizionale della pena.c.c.
Con false generalità era rientrato clandestinamente in Italia dopo essere stato espulso nel 2018. I poliziotti 
dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata hanno tratto in arresto il ventunenne, cittadino di origini pakistane. Il giovane straniero, domiciliato in provincia di Macerata, si era presentato spontaneamente all'ufficio immigrazione
per richiedere il permesso di soggiorno. L’esito degli accertamenti eseguiti da personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica con il sistema A.F.I.S. (Automated Fingerprint Identification System-Sistema automatico per il riconoscimento delle impronte digitali), ha tuttavia  consentito di verificare che il cittadino pakistano, con altre generalità, era stato già stato espulso dall’Italia con decreto emesso dal Prefetto di Udine nell’aprile 2018.
Inoltre, nel 2019, era stato sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici da parte delle Autorità di Polizia della Germania per la richiesta di Protezione Internazionale, circostanza nella quale aveva fornito ulteriori false generalità.
Dalla Germania infine aveva fatto rientro clandestinamente in Italia, condotta che, ai sensi della vigente normativa in materia di immigrazione, prevede l’arresto in flagranza di reato.
Alla identificazione del giovane  si è giunti attraverso l’esame delle impronte digitali da parte della Polizia Scientifica, attività che ha consentito di ricondurre ad una sola persona (quella dell’arrestato), le false generalità fornite in tre occasioni diverse.


Lo straniero è stato quindi tratto in arresto e condotto presso il locale Palazzo di Giustizia dove si è tenuta l’udienza di convalida a seguito della quale è stato condannato alla pena di 5 mesi e 5 giorni di reclusione con sospensione condizionale della pena.

c.c.

Letto 361 volte

Clicca per ascolare il testo