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Borgo Rancia, tutti gli appartamenti consegnati. Pezzanesi: "Scelta lungimirante"

Sabato, 29 Maggio 2021 14:38 | Letto 1603 volte   Clicca per ascolare il testo Borgo Rancia, tutti gli appartamenti consegnati. Pezzanesi: "Scelta lungimirante" Si è concluso questa mattina, con il taglio del nastro dei restanti 25 appartamenti in sostituzione delle sae, il capitolo legato a Borgo Rancia di Tolentino. Un progetto fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Pezzanesi che si è spesso scontrato con chi condanna la sua scelta ma, nonostante tutto, ha proseguito con tenacia.  Sono state consegnate le chiavi a 24 famiglie, mentre quella di Federico Pieroni ha rinunciato per via “del troppo tempo trascorso - ha detto - da quando abbiamo perso la nostra casa”. “Avremmo dovuto ottenere le stesse procedure veloci delle sae - ha esordito il sindaco - , ma non siamo stati aiutati in questo e me ne rammarico. Il nostro impegno, però, ci porterà ad avere, entro il 2021, con una coda forse nel 2022 per gli appartamenti di piazzale Battaglia, 199 case nel patrimonio Erap. Comprendo - ha ammesso - che per alcuni terremotati sia stata una sofferenza restare lontani dalla propria città, ma grazie all’impegno di chi si è speso per realizzare questo lavoro, ora avranno una casa”. Non è mancato l’affondo a chi ha attaccato la sua scelta: “Questo stabile non può essere paragonato all’Hotel House - ha detto - perché significherebbe peccare due volte. Innanzitutto questa struttura è molto più piccola; ricordo poi che in centro, a Tolentino, tanti anni fa, venne costruito Palazzo Europa, con tanti più appartamenti rispetto a questi, ma non rappresenta affatto un problema sociale. Al di là delle simbologie politiche - ha concluso - c’è un solo risultato: quello di fare le cose fatte bene. Noi lo abbiamo fatto”. Infine l’invito a curare gli appartamenti, rivolgendosi ai nuovi inquilini: “Abbiatene cura - ha ribadito - perché abbiamo visto rare occasioni in cui sono stati fatti dei danni. Quando si concede un bene comune è come se fosse la vostra casa; in quella casa c’è il sudore di tanta gente”. Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra amministratori e della realizzazione delle infrastrutture: “Non esiste alcun piano di sviluppo - ha detto - se non è sostenuto da un altrettanto valido piano di mobilità”. Che il “sindaco di Tolentino rimarrà nella storia per aver lasciato un enorme patrimonio immobiliare alla città” è stato ribadito dal presidente Erap, Massimiliano Sport Bianchini, e dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Si tratta, infatti, di una operazione di sei i milioni di euro finanziata dalla Regione Marche. “Pezzanesi ha avuto il coraggio di fare scelte non semplici - ha detto il governatore regionale - nonostante le tante difficoltà amministrative che sempre si incontrano.  Poi l’intervento sulla ricostruzione: “Oggi - ha sottolineato Acquaroli - si intravede la luce in fondo al tunnel, ma la politica non deve solo guardare alla ricostruzione delle case e delle infrastrutture, ma deve riuscire a immaginare come si può recuperare il tempo perduto”. In totale, dunque, saranno 46 gli appartamenti a Borgo Rancia che, come sottolineato da  Maurizio Urbinati e Katiuscia Faraoni “sono caratterizzati dalla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, così come per la produzione di acqua calda sui sanitari. È un aspetto economico importante - hanno detto - e che incide nei costi mensili delle famiglie che li vivranno”.Nellultima foto Federico Pieroni consegna una chiave al sindaco in segno di protesta Dopo la consegna delle chiavi alle prime 24 famiglie, il gesto di Federico Pieroni che, simbolicamente, ne ha consegnata lui una al sindaco: “Sono trascorsi 1609 giorni dal sisma del 30 ottobre 2016 - gli ha detto - . È dura definirle soluzioni abitative di emergenza. A noi - ha dichiarato ai microfoni di Radio C1…inBlu - è stata assegnata questa abitazione nel 2018, ed in quel momento i funzionari del Comune ci dissero che sarebbe stata consegnata ad agosto 2019. Con oltre un anno e mezzo di ritardo per noi oggi è impossibile accettare la casa, perché abbiamo organizzato le nostre vite, trovato una semistabilità e dover affrontare un altro trasloco è una beffa. Oltre al fatto che, tra un anno e mezzo circa, io rientrerò nella mia abitazione principale che sarà demolita e ricostruita”. Su questa scelta il sindaco ha dichiarato: “Faremo del bene ad un’altra famiglia. Ce ne sono molte in lista di attesa. Chi non apprezza tutto quello che lo Stato, la Regione e il Comune hanno fatto può dare adito alla felicità di un’altra famiglia. Ognuno tragga le sue conclusioni”.GS
Si è concluso questa mattina, con il taglio del nastro dei restanti 25 appartamenti in sostituzione delle sae, il capitolo legato a Borgo Rancia di Tolentino.

Un progetto fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Pezzanesi che si è spesso scontrato con chi condanna la sua scelta ma, nonostante tutto, ha proseguito con tenacia. 

Sono state consegnate le chiavi a 24 famiglie, mentre quella di Federico Pieroni ha rinunciato per via “del troppo tempo trascorso - ha detto - da quando abbiamo perso la nostra casa”.

“Avremmo dovuto ottenere le stesse procedure veloci delle sae - ha esordito il sindaco - , ma non siamo stati aiutati in questo e me ne rammarico.

Il nostro impegno, però, ci porterà ad avere, entro il 2021, con una coda forse nel 2022 per gli appartamenti di piazzale Battaglia, 199 case nel patrimonio Erap.

Comprendo - ha ammesso - che per alcuni terremotati sia stata una sofferenza restare lontani dalla propria città, ma grazie all’impegno di chi si è speso per realizzare questo lavoro, ora avranno una casa”.

Non è mancato l’affondo a chi ha attaccato la sua scelta: “Questo stabile non può essere paragonato all’Hotel House - ha detto - perché significherebbe peccare due volte.

Innanzitutto questa struttura è molto più piccola; ricordo poi che in centro, a Tolentino, tanti anni fa, venne costruito Palazzo Europa, con tanti più appartamenti rispetto a questi, ma non rappresenta affatto un problema sociale.

Al di là delle simbologie politiche - ha concluso - c’è un solo risultato: quello di fare le cose fatte bene. Noi lo abbiamo fatto”.

Infine l’invito a curare gli appartamenti, rivolgendosi ai nuovi inquilini: “Abbiatene cura - ha ribadito - perché abbiamo visto rare occasioni in cui sono stati fatti dei danni.

Quando si concede un bene comune è come se fosse la vostra casa; in quella casa c’è il sudore di tanta gente”.

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Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra amministratori e della realizzazione delle infrastrutture: “Non esiste alcun piano di sviluppo - ha detto - se non è sostenuto da un altrettanto valido piano di mobilità”.

Che il “sindaco di Tolentino rimarrà nella storia per aver lasciato un enorme patrimonio immobiliare alla città” è stato ribadito dal presidente Erap, Massimiliano Sport Bianchini, e dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli.

Si tratta, infatti, di una operazione di sei i milioni di euro finanziata dalla Regione Marche.

“Pezzanesi ha avuto il coraggio di fare scelte non semplici - ha detto il governatore regionale - nonostante le tante difficoltà amministrative che sempre si incontrano". 

Poi l’intervento sulla ricostruzione: “Oggi - ha sottolineato Acquaroli - si intravede la luce in fondo al tunnel, ma la politica non deve solo guardare alla ricostruzione delle case e delle infrastrutture, ma deve riuscire a immaginare come si può recuperare il tempo perduto”.

In totale, dunque, saranno 46 gli appartamenti a Borgo Rancia che, come sottolineato da 

Maurizio Urbinati e Katiuscia Faraoni “sono caratterizzati dalla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, così come per la produzione di acqua calda sui sanitari.

È un aspetto economico importante - hanno detto - e che incide nei costi mensili delle famiglie che li vivranno”.


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Nell'ultima foto Federico Pieroni consegna una chiave al sindaco in segno di protesta 


Dopo la consegna delle chiavi alle prime 24 famiglie, il gesto di Federico Pieroni che, simbolicamente, ne ha consegnata lui una al sindaco: “Sono trascorsi 1609 giorni dal sisma del 30 ottobre 2016 - gli ha detto - . È dura definirle soluzioni abitative di emergenza. A noi - ha dichiarato ai microfoni di Radio C1…inBlu - è stata assegnata questa abitazione nel 2018, ed in quel momento i funzionari del Comune ci dissero che sarebbe stata consegnata ad agosto 2019. Con oltre un anno e mezzo di ritardo per noi oggi è impossibile accettare la casa, perché abbiamo organizzato le nostre vite, trovato una semistabilità e dover affrontare un altro trasloco è una beffa. Oltre al fatto che, tra un anno e mezzo circa, io rientrerò nella mia abitazione principale che sarà demolita e ricostruita”.

Su questa scelta il sindaco ha dichiarato: “Faremo del bene ad un’altra famiglia. Ce ne sono molte in lista di attesa. Chi non apprezza tutto quello che lo Stato, la Regione e il Comune hanno fatto può dare adito alla felicità di un’altra famiglia. Ognuno tragga le sue conclusioni”.

GS

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