Presentato a Camerino il Cammino dei Cappuccini. 400km di storia

Sabato, 03 Luglio 2021 13:30 | Letto 1387 volte   Clicca per ascolare il testo Presentato a Camerino il Cammino dei Cappuccini. 400km di storia Sulle orme dei cappuccini per riappropriarsi della storia, riscoprendo nel contempo se stessi nella solitudine e nellincontro. Ha scelto un luogo simbolo e una data emblematica, quella del 3 luglio, la presentazione del Cammino dei Cappuccini che, in un viaggio che cambia lanima e la rasserena, si snoda per circa 400 chilometri, percorrendo da nord a sud delle Marche i sentieri calpestati dai primi cappuccini, avventurandosi tra antichi eremi e storici conventi dai quali essi diedero forma ad una vita nuova.Proprio il 3 luglio del 1528 da Camerino ha visto la luce lordine che si sarebbe diffuso nei Paesi di tutto il mondo, portando ovunque il suo messaggio di pace e serenità illuminato dal donarsi alle persone, dallaffiancarsi al cammino degli uomini, in particolare dei più umili, per condividere con loro fatiche, gioie, dolori e speranze. Culla dellordine dei frati minori cappuccini la città di Camerino dove ha avuto luogo la presentazione del progetto, suggellato dal protocollo dintesa firmato in mattinata tra lordine dei Frati minori Cappuccini, il Comune di Camerino e lUnicam. Allauditorium Benedetto XIII sono intervenuti il Governatore delle Marche Francesco Acquaroli, il Ministro generale dei Frati Minori Cappuccini Fra Roberto Genuin, il Ministro provinciale delle Marche Fra Sergio Lorenzini, il Presidente di Federtreck ed esperto Cammini del Ministero della cultura Paolo Piacentini. In rappresentanza del vescovo Mons. Massara impegnato in altra riunione e lintera Arcidiocesi di Camerino San Severino Marche era presente il Vicario generale Mons. Mariano Blanchi. Lincontro è stato partecipato dal Card. Edoardo Menichelli, da diversi sindaci del territorio e rappresentanti di altri cammini. A fare gli onori di casa il Rettore dellUniversità di Camerino Claudio Pettinari che ha moderato la serie di interventi. Il sindaco Sandro Sborgia ha ricordato come quellordine, nato circa 500 anni fa grazie a Caterina Cybo nella città di Camerino, abbia segnato la storia del Paese diventando simbolo di vicinanza ai deboli: Ripercorrere e segnare queste vicende, serve a ravvivare  attenzione sul nostro passato e sullimmenso patrimonio che abbiamo e che dobbiamo trasmettere ai giovanii. Questo cammino consente  una riscoperta dei luoghi non solo come attrazione turistica ma anche come riavvicnamento delluomo a Dio. Tornando indietro nel tempo il rettore Pettinari ha fatto memoria dei due primi frati Ludovico e Raffaele che per dormire trovarono alloggio nel Palazzo ducale. Fra Roberto Genuin ha fatto cenno di alcuni tratti della figura dei cappuccini contraddistinta dallascolto umile, dalla vicinanza semplice e cordiale con tutti e dalla capacità di mettersi a servizio per restituire il bene ricevuto. I frati sono oggi presenti in poco più di 10mila unità ma sparsi in 110 Paesi di tutto il mondo nello svolgimento di una grande varietà di ministeri.in ognuno dei quali cercano e sono costantemente incarnati a crescere nella loro specifica identità. Identità che tuttavia ha le sue origini proprio in questa terra marchigiana-- ha detto Genuin, sottolinenando che la rivisitazione del cammino dei Cappuccini diventa unoccasione favorevolissima per riappropriarci della storia e dei tesori che queso territorio conserva. Farà comprendere anche la storia dei primi frati che hanno vissuto con audacia  la loro chiamata di consacrati, avviando una fraternità piuttosto imponente che ora abbraccia il mondo. Laugurio- ha concluso- è che la proposta del cammino dei cappuccini contribuisca a comprendere limportanza e la fecondità che quei  luoghi e quella prima esperienza rivestono decisamente anche per questo nostro tempo; mentre dappertutto sembrano crescere sempre di più le divisioni e le lotte tra gli uomini e i popoli, mentre si radicalizza la chiusura in un egoismo individualista che rende tristi e il mondo offre, in maniera sempre più accanita, progetti non di vita ma di morte, questa proposta torni a dirci che è possibile una vita felice e degna, che possiamo tutti  riconoscerci fratelli, che Dio ama ciascuno e che la nostra vita acquisisce senso e dignità compiuta nellaccoglierci gli uni gli altri e nel servirci senza calcolo. È più bello, anche se più faticoso, camminare insieme tra noi e in compagnia di Dio, così da frati del popolo. Preceduto dalla proiezione di un suggestivo video lintervento di Fra Sergio Lorenzin che nei suoi primi giorni da Ministro provinciale, nellaprile 2019 ha iniziato a pensare al progetto che prende vita dalla terra culla dellordine. Unidea nata anche dalla passione personale per il camminare, dallamore per il creato e dal desiderio di condividere con le persone qualcosa di semplice, sano e bello. Dopo due anni di lavoro intenso e grazie allaiuto di tanti siamo arrivati alla sua presentazione. Insieme a tanti fratelli mi sono divertito a percorrere, a scoprire, tracciare e descrivere i 400 chilometri che ripercorrono tutti i luoghi dellorigine dei cappuccini, bellissimi eremi che custodiscono ancora i segni di una memoria e di una presenza. Arrivando in questi luoghi ognuno di noi può entrare dentro la storia. Loccasione del cammino dà dunque lopportunità di scoprire, gustare e valorizzare questo tesoro tramandato nel tempo e nel contempo di aiutare proprio i territori dellentroterra che ce lo hanno consegnato. Da Fossombrone ad  Ascoli Piceno  il cammino attraversa proprio tutta quella parte di territorio ferito dal terremoto. Insieme a tante altre inziative- ha detto fra Sergio- vogliamo credere che anche la nostra possa contribuire a riportare gente, visibilità, lavoro, economia, valorizzazione e, soprattutto speranza a tanta gente. Articolato in 17 tappe, il Cammino dei Cappuccini avrà bisogno ancora di qualche mese per lultimazione della segnaletica e lorganizzazione dellaccoglienza per cui, con tutta probabilità, una fruizione completa sarà possibile a settembre prossimo. Dal momento di confronto della mattinata anche lopportunità di una sinergia tra istituzioni religiose, regionali, comunali e dellassociazionismo: Il camminare offre un modo di essere, di stare con le persone in maniera sana e sobria e se riusciamo a mettere insieme tutte le sinergie di questo territorio- ha concluso Lorenzini- forse riusciamo anche a  veicolare una cultura più umana, più attenta e rispettosa degli uomini e del creato. È quello che ci auguriamo come frati cappuccini che- citando infine fra Caldino dei Promessi Sposi- siamo come il mare che riceve acqua da tutte le parti e la torna a distribuire a tutti i fiumi. Di bene ne abbiamo ricevuto tanto anche in questa esperienza e da tante persone. Tanta acqua è stata portata al nostro mare  e noi vorremmo adesso ridonarla ai tanti fiumi di questo territorio e di altrove, per irrigare di bene la nostra terra. c.c. 
Sulle orme dei cappuccini per riappropriarsi della storia, riscoprendo nel contempo se stessi nella solitudine e nell'incontro. Ha scelto un luogo simbolo e una data emblematica, quella del 3 luglio, la presentazione del "Cammino dei Cappuccini" che, in un viaggio che cambia l'anima e la rasserena, si snoda per circa 400 chilometri, percorrendo da nord a sud delle Marche i sentieri calpestati dai primi cappuccini, avventurandosi tra antichi eremi e storici conventi dai quali essi diedero forma ad una vita nuova.
Proprio il 3 luglio del 1528 da Camerino ha visto la luce l'ordine che si sarebbe diffuso nei Paesi di tutto il mondo, portando ovunque il suo messaggio di pace e serenità illuminato dal donarsi alle persone, dall'affiancarsi al cammino degli uomini, in particolare dei più umili, per condividere con loro fatiche, gioie, dolori e speranze. Culla dell'ordine dei frati minori cappuccini la città di Camerino dove ha avuto luogo la presentazione del progetto, suggellato dal protocollo d'intesa firmato in mattinata tra l'ordine dei Frati minori Cappuccini, il Comune di Camerino e l'Unicam.
All'auditorium Benedetto XIII sono intervenuti il Governatore delle Marche Francesco Acquaroli, il Ministro generale dei Frati Minori Cappuccini Fra Roberto Genuin, il Ministro provinciale delle Marche Fra Sergio Lorenzini, il Presidente di Federtreck ed esperto Cammini del Ministero della cultura Paolo Piacentini. In rappresentanza del vescovo Mons. Massara impegnato in altra riunione e l'intera Arcidiocesi di Camerino San Severino Marche era presente il Vicario generale Mons. Mariano Blanchi. L'incontro è stato partecipato dal Card. Edoardo Menichelli, da diversi sindaci del territorio e rappresentanti di altri cammini. A fare gli onori di casa il Rettore dell'Università di Camerino Claudio Pettinari che ha moderato la serie di interventi. Il sindaco Sandro Sborgia ha ricordato come quell'ordine, nato circa 500 anni fa grazie a Caterina Cybo nella città di Camerino, abbia segnato la storia del Paese diventando simbolo di vicinanza ai deboli: "Ripercorrere e segnare queste vicende, serve a ravvivare  attenzione sul nostro passato e sull'immenso patrimonio che abbiamo e che dobbiamo trasmettere ai giovanii. Questo cammino consente  una riscoperta dei luoghi non solo come attrazione turistica ma anche come riavvicnamento dell'uomo a Dio". Tornando indietro nel tempo il rettore Pettinari ha fatto memoria dei due primi frati Ludovico e Raffaele che per dormire trovarono alloggio nel Palazzo ducale.
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Fra Roberto Genuin ha fatto cenno di alcuni tratti della figura dei cappuccini contraddistinta dall'ascolto umile, dalla vicinanza semplice e cordiale con tutti e dalla capacità di mettersi a servizio per restituire il bene ricevuto. I frati sono oggi presenti in poco più di 10mila unità ma sparsi in 110 Paesi di tutto il mondo nello svolgimento di una grande varietà di ministeri.in ognuno dei quali cercano e sono costantemente incarnati a crescere nella loro specifica identità. "Identità che tuttavia ha le sue origini proprio in questa terra marchigiana-- ha detto Genuin, sottolinenando che la rivisitazione del cammino dei Cappuccini diventa "un'occasione favorevolissima per riappropriarci della storia e dei tesori che queso territorio conserva. Farà comprendere anche la storia dei primi frati che hanno vissuto con audacia  la loro chiamata di consacrati, avviando una fraternità piuttosto imponente che ora abbraccia il mondo. L'augurio- ha concluso- è che la proposta del cammino dei cappuccini contribuisca a comprendere l'importanza e la fecondità che quei  luoghi e quella prima esperienza rivestono decisamente anche per questo nostro tempo; mentre dappertutto sembrano crescere sempre di più le divisioni e le lotte tra gli uomini e i popoli, mentre si radicalizza la chiusura in un egoismo individualista che rende tristi e il mondo offre, in maniera sempre più accanita, progetti non di vita ma di morte, questa proposta torni a dirci che è possibile una vita felice e degna, che possiamo tutti  riconoscerci fratelli, che Dio ama ciascuno e che la nostra vita acquisisce senso e dignità compiuta nell'accoglierci gli uni gli altri e nel servirci senza calcolo. È più bello, anche se più faticoso, camminare insieme tra noi e in compagnia di Dio, così da frati del popolo".
Preceduto dalla proiezione di un suggestivo video l'intervento di Fra Sergio Lorenzin che nei suoi primi giorni da Ministro provinciale, nell'aprile 2019 ha iniziato a pensare al progetto che prende vita dalla terra culla dell'ordine. Un'idea nata anche dalla passione personale per il camminare, dall'amore per il creato e dal desiderio di condividere con le persone qualcosa di semplice, sano e bello.
"Dopo due anni di lavoro intenso e grazie all'aiuto di tanti siamo arrivati alla sua presentazione. Insieme a tanti fratelli mi sono divertito a percorrere, a scoprire, tracciare e descrivere i 400 chilometri che ripercorrono tutti i luoghi dell'origine dei cappuccini, bellissimi eremi che custodiscono ancora i segni di una memoria e di una presenza. Arrivando in questi luoghi ognuno di noi può entrare dentro la storia". L'occasione del cammino dà dunque l'opportunità di scoprire, gustare e valorizzare questo tesoro tramandato nel tempo e nel contempo di aiutare proprio i territori dell'entroterra che ce lo hanno consegnato. Da Fossombrone ad  Ascoli Piceno  il cammino attraversa proprio tutta quella parte di territorio ferito dal terremoto." Insieme a tante altre inziative- ha detto fra Sergio- vogliamo credere che anche la nostra possa contribuire a riportare gente, visibilità, lavoro, economia, valorizzazione e, soprattutto speranza a tanta gente".
Articolato in 17 tappeil Cammino dei Cappuccini avrà bisogno ancora di qualche mese per l'ultimazione della segnaletica e l'organizzazione dell'accoglienza per cui, con tutta probabilità, una fruizione completa sarà possibile a settembre prossimo.
Dal momento di confronto della mattinata anche l'opportunità di una sinergia tra istituzioni religiose, regionali, comunali e dell'associazionismo: "Il camminare offre un modo di essere, di stare con le persone in maniera sana e sobria e se riusciamo a mettere insieme tutte le sinergie di questo territorio- ha concluso Lorenzini- forse riusciamo anche a  veicolare una cultura più umana, più attenta e rispettosa degli uomini e del creato.
È quello che ci auguriamo come frati cappuccini che- citando infine fra Caldino dei Promessi Sposi- siamo come il mare che riceve acqua da tutte le parti e la torna a distribuire a tutti i fiumi. Di bene ne abbiamo ricevuto tanto anche in questa esperienza e da tante persone. Tanta acqua è stata portata al nostro mare  e noi vorremmo adesso ridonarla ai tanti fiumi di questo territorio e di altrove, per irrigare di bene la nostra terra". 

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