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Il Festival “Storia e bellezza al femminile” lascia un segno

Martedì, 17 Agosto 2021 16:26 | Letto 703 volte   Clicca per ascolare il testo Il Festival “Storia e bellezza al femminile” lascia un segno Con la tappa all’“Orto dei pensieri” di Loro Piceno del 16 agosto, si è momentaneamente concluso il Festival “Storia e Bellezza al Femminile”, promosso e organizzato dall’Unione dei Monti Azzurri e ideato dall’architetto Sandro Polci. Un format itinerante che è riuscito in 14 eventi a presentare storie di donne che grazie a passione, determinazione, sensibilità e coraggio, si sono messe in luce a livello internazionale o hanno inciso sulla storia dei nostri piccoli borghi. Così l’incontro, partendo dal “Dizionario biografico delle donne marchigiane, 1815-2018”, presentato da Lidia Pupilli, cocuratrice del testo con il Prof. Marco Severini e condotto dalla giornalista Barbara Olmai, è divenuto occasione di sintesi e partecipazione. Un evento particolare tra leggerezza, buona musica e ascolto di 16 storie di donne, la cui breve biografia è stata letta dal pubblico, appassionato protagonista dei racconti delle marchigiane che sono state capaci di distinguersi, negli ultimi due secoli, in ambito politico, civile, culturale, socio-economico, come la prima votante, la prima avvocata, la prima sindaca, la prima medico-condotta. Il trio “Estro Armonico”, con Anna Antonelli al violino, ha offerto le melodie delle colonne sonore di film indimenticati.“Siamo molto soddisfatti di come è andato il Festival” ha dichiarato Giampiero Feliciotti presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri che ha aggiunto: “Molte riflessioni sono diventate proposte ragionevoli circa i cammini, il turismo slow, la qualità della vita dei residenti nei borghi e le possibili occasioni di impresa. Ora sarà mio compito, insieme ai sindaci che ringrazio per la partecipazione attiva, portarle concretamente avanti.”L’ideatore Sandro Polci: “la parola di sintesi è “Vicinanza”, perché la solitudine è molto peggio della miseria e solo insieme – nei borghi, nelle scuole, nell’abitare di prossimità – possiamo creare lavoro e dignità. E’ un passato, efficace e senza nostalgie, che grazie all’emancipazione femminile, crea futuro buono”. Il Festival itinerante “Storia e bellezza al femminile” in 14 tappe ha dialogato con circa mille partecipanti, prodotto 20 mila visualizzazioni social e offerto il pensiero di numerosi testimoni locali e nazionali con un dibattito franco e stimolante sui “progetti di futuro necessario”. Inoltre, musiche, danze e degustazioni hanno favorito serenità e condivisione. “Oggi- affermano il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti e il curatore del Festival Sandro Polci- ci fermiamo momentaneamente, cancellando gli aspetti negativi del festival: verranno infatti messi a dimora oltre 70 alberi, uno per ogni donna narrata e, secondo una metodologia cautelativa, quanti sono in grado di assorbire la CO2 prodotta negli eventi.”
Con la tappa all’“Orto dei pensieri” di Loro Piceno del 16 agosto, si è momentaneamente concluso il Festival “Storia e Bellezza al Femminile”, promosso e organizzato dall’Unione dei Monti Azzurri e ideato dall’architetto Sandro Polci.
Un format itinerante che è riuscito in 14 eventi a presentare storie di donne che grazie a passione, determinazione, sensibilità e coraggio, si sono messe in luce a livello internazionale o hanno inciso sulla storia dei nostri piccoli borghi. Così l’incontro, partendo dal “Dizionario biografico delle donne marchigiane, 1815-2018”, presentato da Lidia Pupilli, cocuratrice del testo con il Prof. Marco Severini e condotto dalla giornalista Barbara Olmai, è divenuto occasione di sintesi e partecipazione. Un evento particolare tra leggerezza, buona musica e ascolto di 16 storie di donne, la cui breve biografia è stata letta dal pubblico, appassionato protagonista dei racconti delle marchigiane che sono state capaci di distinguersi, negli ultimi due secoli, in ambito politico, civile, culturale, socio-economico, come la prima votante, la prima avvocata, la prima sindaca, la prima medico-condotta.
Il trio “Estro Armonico”, con Anna Antonelli al violino, ha offerto le melodie delle colonne sonore di film indimenticati.“Siamo molto soddisfatti di come è andato il Festival” ha dichiarato Giampiero Feliciotti presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri che ha aggiunto: “Molte riflessioni sono diventate proposte ragionevoli circa i cammini, il turismo slow, la qualità della vita dei residenti nei borghi e le possibili occasioni di impresa. Ora sarà mio compito, insieme ai sindaci che ringrazio per la partecipazione attiva, portarle concretamente avanti.”L’ideatore Sandro Polci: “la parola di sintesi è “Vicinanza”, perché la solitudine è molto peggio della miseria e solo insieme – nei borghi, nelle scuole, nell’abitare di prossimità – possiamo creare lavoro e dignità. E’ un passato, efficace e senza nostalgie, che grazie all’emancipazione femminile, crea futuro buono”. 
Il Festival itinerante “Storia e bellezza al femminile” in 14 tappe ha dialogato con circa mille partecipanti, prodotto 20 mila visualizzazioni social e offerto il pensiero di numerosi testimoni locali e nazionali con un dibattito franco e stimolante sui “progetti di futuro necessario”. Inoltre, musiche, danze e degustazioni hanno favorito serenità e condivisione. “Oggi- affermano il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti e il curatore del Festival Sandro Polci- ci fermiamo momentaneamente, cancellando gli aspetti negativi del festival: verranno infatti messi a dimora oltre 70 alberi, uno per ogni donna narrata e, secondo una metodologia cautelativa, quanti sono in grado di assorbire la CO2 prodotta negli eventi.”

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