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Camerino, "Giornata dell'epilessia" il monumento Vitalini si illumina di viola

Lunedì, 14 Febbraio 2022 08:33 | Letto 473 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino, "Giornata dell'epilessia" il monumento Vitalini si illumina di viola A Camerino, in occasione della Giornata Internazionale dellEpilessia che ricorre oggi, lunedì14 febbraio, la statua dedicata a Francesco Vitalini si illuminerà di viola. Anche la città aderisce all’iniziativa simbolica promossa dall’Anci accendendo uno dei suoi monumenti più rappresentativi. Lepilessia è una delle malattie neurologiche croniche più diffuse al mondo, colpisce 50 milioni di persone di diversa età, sesso ed etnia. È anche una condizione curabile: il 25 per cento dei casi è prevenibile e più del 70 per cento delle persone affette da epilessia potrebbe vivere una vita senza crisi epilettiche se avesse accesso a un trattamento sanitario appropriato. Solo in Italia si registrano oltre 500mila persone affette da questa patologia. Accanto alle problematiche cliniche, spesso si è costretti ad affrontare anche pregiudizi legati alla mancanza di conoscenza che generano sconforto e isolamento non solo nelle persone che soffrono, ma anche nei loro familiari.
A Camerino, in occasione della Giornata Internazionale dell'Epilessia che ricorre oggi, lunedì14 febbraio, la statua dedicata a Francesco Vitalini si illuminerà di viola.

Anche la città aderisce all’iniziativa simbolica promossa dall’Anci accendendo uno dei suoi monumenti più rappresentativi.

L'epilessia è una delle malattie neurologiche croniche più diffuse al mondo, colpisce 50 milioni di persone di diversa età, sesso ed etnia. È anche una condizione curabile: il 25 per cento dei casi è prevenibile e più del 70 per cento delle persone affette da epilessia potrebbe vivere una vita senza crisi epilettiche se avesse accesso a un trattamento sanitario appropriato. Solo in Italia si registrano oltre 500mila persone affette da questa patologia.

Accanto alle problematiche cliniche, spesso si è costretti ad affrontare anche pregiudizi legati alla mancanza di conoscenza che generano sconforto e isolamento non solo nelle persone che soffrono, ma anche nei loro familiari.

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