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Illeciti contro il reddito di cittadinanza, nei guai dieci persone

Giovedì, 17 Marzo 2022 11:32 | Letto 816 volte   Clicca per ascolare il testo Illeciti contro il reddito di cittadinanza, nei guai dieci persone I finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, in collaborazione e sinergia con l’INPS, nonché con il coordinamento della locale A.G., hanno denunciato 10 persone per aver percepito, a titolo di “reddito di cittadinanza”, complessivamente, indebiti sussidi per circa 50.000 euro. Le Fiamme Gialle portorecanatesi, grazie alla sinergia con la Direzione Provinciale dell’INPS di Macerata e previo coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno avviato diversi controlli nei confronti di percettori del cosiddetto “reddito di cittadinanza”, una misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. I riscontri, condotti attraverso l’incrocio dei dati desumibili dalle numerose banche dati in uso al Corpo e suffragati dall’attività informativa svolta sul territorio, hanno riguardato sia la veridicità delle dichiarazioni rese nelle istanze volte ad ottenere il sussidio, che i dati riportati nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche per il calcolo dell’ISEE, poste a base della quantificazione del beneficio spettante. Ciò ha permesso di circoscrivere gli approfondimenti ad alcuni beneficiari, nei confronti dei quali emergevano concreti elementi di anomalie. L’attenzione, in particolare, si è concentrata su 10 persone, 9 delle quali di origine extracomunitaria, di cui 5 residenti nel noto complesso multietnico Hotel House della città rivierasca.  Per la maggior parte di essi è emersa la falsa dichiarazione di possedere il requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni o di avervi risieduto ininterrottamente almeno 2 anni prima dal momento della presentazione dell’istanza. In altri casi, invece, è risultata l’omessa comunicazione delle intervenute variazioni dello stato reddituale, lavorativo o familiare, fattori che incidono sulla determinazione della prestazione sociale erogata, fino ad azzerarne il diritto alla percezione. All’esito dei riscontri, i richiedenti  che hanno illecitamente beneficiato della misura di sostegno, complessivamente quantificata in circa 50.000 euro, sono stati segnalati alla Direzione Provinciale dell’I.N.P.S. di Macerata, per l’interruzione dell’erogazione del sussidio, nonché alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, con contestuale richiesta della misura cautelare del sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle somme non spettanti.
I finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, in collaborazione e sinergia con l’INPS, nonché con il coordinamento della locale A.G., hanno denunciato 10 persone per aver percepito, a titolo di “reddito di cittadinanza”, complessivamente, indebiti sussidi per circa 50.000 euro.

Le Fiamme Gialle portorecanatesi, grazie alla sinergia con la Direzione Provinciale dell’INPS di Macerata e previo coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno avviato diversi controlli nei confronti di percettori del cosiddetto “reddito di cittadinanza”, una misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale.

I riscontri, condotti attraverso l’incrocio dei dati desumibili dalle numerose banche dati in uso al Corpo e suffragati dall’attività informativa svolta sul territorio, hanno riguardato sia la veridicità delle dichiarazioni rese nelle istanze volte ad ottenere il sussidio, che i dati riportati nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche per il calcolo dell’ISEE, poste a base della quantificazione del beneficio spettante.

Ciò ha permesso di circoscrivere gli approfondimenti ad alcuni beneficiari, nei confronti dei quali emergevano concreti elementi di anomalie. L’attenzione, in particolare, si è concentrata su 10 persone, 9 delle quali di origine extracomunitaria, di cui 5 residenti nel noto complesso multietnico "Hotel House" della città rivierasca. 

Per la maggior parte di essi è emersa la falsa dichiarazione di possedere il requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni o di avervi risieduto ininterrottamente almeno 2 anni prima dal momento della presentazione dell’istanza.
In altri casi, invece, è risultata l’omessa comunicazione delle intervenute variazioni dello stato reddituale, lavorativo o familiare, fattori che incidono sulla determinazione della prestazione sociale erogata, fino ad azzerarne il diritto alla percezione.


All’esito dei riscontri, i richiedenti  che hanno illecitamente beneficiato della misura di sostegno, complessivamente quantificata in circa 50.000 euro, sono stati segnalati alla Direzione Provinciale dell’I.N.P.S. di Macerata, per l’interruzione dell’erogazione del sussidio, nonché alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, con contestuale richiesta della misura cautelare del sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle somme non spettanti.


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