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Camping "Il quercione" di Ussita, la minoranza interroga il sindaco

Giovedì, 12 Maggio 2022 08:33 | Letto 901 volte   Clicca per ascolare il testo Camping "Il quercione" di Ussita, la minoranza interroga il sindaco Camping “Il quercione” a Ussita, una vicenda infinita. Mentre dal punto di vista giudiziario, dopo la deposizione in aula di Emanuela Leli, che gestiva l’area sequestrata fino al 2017, avanza il processo contro gli ex sindaci Marco Rinaldi e Sergio Morosi, sotto il profilo politico la minoranza in consiglio comunale interroga l’amministrazione Bernardini. “Una vicenda che seguo non solo come consigliere comunale, ma anche perché sollecitato al riguardo da diversi cittadini, alcuni dei quali con interessi indiretti nella vicenda – spiega il capogruppo Guido Rossi – Da quanto è dato sapere sembrerebbe che la Levi abbia ragione, ossia che questo camping sia stato realizzato in un’area inedificabile per la presenza di numerosi vincoli. Quello che più mi sconcerta, però, è il fatto che questo camping sia stato autorizzato e addirittura acquistato dal comune per una cifra per quei tempi molto consistente. Ecco, dunque, il motivo dell’interrogazione presentata nella quale chiedo al sindaco Bernardini di chiarire quanto è successo e quelli che sono i reali termini della vicenda in merito all’eventuale coinvolgimento del comune. Il tutto per conoscere la presenza o meno di danni erariali per i quali il comune stesso potrebbe essere chiamato a rispondere”.
Camping “Il quercione” a Ussita, una vicenda infinita. Mentre dal punto di vista giudiziario, dopo la deposizione in aula di Emanuela Leli, che gestiva l’area sequestrata fino al 2017, avanza il processo contro gli ex sindaci Marco Rinaldi e Sergio Morosi, sotto il profilo politico la minoranza in consiglio comunale interroga l’amministrazione Bernardini.

“Una vicenda che seguo non solo come consigliere comunale, ma anche perché sollecitato al riguardo da diversi cittadini, alcuni dei quali con interessi indiretti nella vicenda – spiega il capogruppo Guido Rossi – Da quanto è dato sapere sembrerebbe che la Levi abbia ragione, ossia che questo camping sia stato realizzato in un’area inedificabile per la presenza di numerosi vincoli. Quello che più mi sconcerta, però, è il fatto che questo camping sia stato autorizzato e addirittura acquistato dal comune per una cifra per quei tempi molto consistente. Ecco, dunque, il motivo dell’interrogazione presentata nella quale chiedo al sindaco Bernardini di chiarire quanto è successo e quelli che sono i reali termini della vicenda in merito all’eventuale coinvolgimento del comune. Il tutto per conoscere la presenza o meno di danni erariali per i quali il comune stesso potrebbe essere chiamato a rispondere”.

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