Area container Unicam, la frana annunciata cinque anni fa si ripresenta

Lunedì, 30 Maggio 2022 15:19 | Letto 2715 volte   Clicca per ascolare il testo Area container Unicam, la frana annunciata cinque anni fa si ripresenta Nell’agosto 2017 l’amministrazione comunale - sindaco Pasqui, vicesindaco Lucarelli - sceglie l’area a valle della strada provinciale 256 denominata “Area SAE1 3 – Camerino 2”, per l’allestimento del campo container per 250 studenti Unicam.  Su tale area è nota la presenza di una frana attiva, come documentato anche dallo studio di micro-zonazione sismica, commissionato nel 2014 dalla stessa amministrazione e pubblicato sul sito del comune nel luglio 2017 (frana n. 3012).Nella foto sotto: Estratto dalla carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS)  Nonostante tale indicazione, l’amministrazione scelse comunque di allestire su quest’area il campo container, preventivando un importo dei lavori pari a circa tre milioni di euro (€ 2.370.000 lotto 1 più € 640.000 lotto 2 per un lungo marciapiede). Nel marzo scorso, nonostante le palificazioni, i drenaggi e le terre armate, la frana è ricomparsa, rovinando e rendendo inagibile una parte delle costose opere volute dagli amministratori dell’epoca.Foto 1  – Porzione di marciapiede franato in prossimità dell’ingresso al campo containerFoto 2- – Sprofondamento del marciapiede realizzato su terre armate Foto 3 – La  frana sul tratto della strada provinciale 256Foto 4 – La frana sotto la strada provinciale 256 in corrispondenza del primo container
Nell’agosto 2017 l’amministrazione comunale - sindaco Pasqui, vicesindaco Lucarelli - sceglie l’area a valle della strada provinciale 256 denominata “Area SAE1 3 – Camerino 2”, per l’allestimento del campo container per 250 studenti Unicam. 
Su tale area è nota la presenza di una frana attiva, come documentato anche dallo studio di micro-zonazione sismica, commissionato nel 2014 dalla stessa amministrazione e pubblicato sul sito del comune nel luglio 2017 (frana n. 3012).

Nella foto sotto: Estratto dalla carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS)
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Nonostante tale indicazione, l’amministrazione scelse comunque di allestire su quest’area il campo container, preventivando un importo dei lavori pari a circa tre milioni di euro (€ 2.370.000 lotto 1 più € 640.000 lotto 2 per un lungo marciapiede).

Nel marzo scorso, nonostante le palificazioni, i drenaggi e le terre armate, la frana è ricomparsa, rovinando e rendendo inagibile una parte delle costose opere volute dagli amministratori dell’epoca.

Foto 1  – Porzione di marciapiede franato in prossimità dell’ingresso al campo container
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Foto 2- – Sprofondamento del marciapiede realizzato su terre armate

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Foto 3 – La  frana sul tratto della strada provinciale 256frana 4


Foto 4 – La frana sotto la strada provinciale 256 in corrispondenza del primo container
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