Inaugurato il residence "Next Generation", rinasce il centro storico di Camerino

Lunedì, 19 Dicembre 2022 14:51 | Letto 3369 volte   Clicca per ascolare il testo Inaugurato il residence "Next Generation", rinasce il centro storico di Camerino In questo ateneo studentesse e studenti sono al centro; le nostre esigenze vengono prima di tutto ed è con grande gioia e soddisfazione che oggi possiamo dire che le studentesse e gli studenti tornano fisicamente al centro, al centro della città di Camerino. Tutto ciò che è stato realizzato rappresenta un altro passo verso la rinascita di questo posto. Così una emozionata  Claudia Venturini, studentessa dellUniversità di Camerino, in occasione del taglio del nastro del restaurato Residence Next Generation di proprietà dellArcidiocesi. Sul freddo pungente che ha fatto da contorno alla cerimonia, a vincere è stato il calore di una giornata che ha aperto un nuovo spiraglio alla speranza di rinascita di una città martoriata dal sisma e dellintero entroterra,A fare gli onori del padrone di casa, il vescovo Francesco Massara che ha accolto le tante autorità presenti, a cominciare dal sottosegretario per luniversità e la ricerca Augusta Montaruli, il governatore Francesco Acquaroli, il commissario straordinario Giovanni Legnini, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il sindaco Roberto Lucarelli e i colleghi primi cittadini del territorio.  Realizzato dallimpresa Gaspari in venti mesi, lintervento di recupero finanziato con 5 milioni di euro. oltre che nel rifacimento degli impianti e realizzazione del cappotto termico, è consistito nel restauro e miglioramento sismico della struttura muraria, ottenendo un incremento del 60 per cento. Lampio edificio di tremila metri quadri di superfice ospiterà circa 130 posti letto per studenti universitari e sarà gestito dallErdis.«È questo solo un altro passo verso la rinascita di Camerino - ha aggiunto la rappresentante della comunità studentesca di Unicam-. Potrei citarvi moltissimi altri esempi di tutto il lavoro che è stato fatto e che si continua a fare per rendere la vita universitaria unesperienza sempre migliore». Citando poi i passi di due canzoni, Claudia Venturini ha voluto testimoniare il prezioso lavoro che ogni giorno la governance dellUniversità di Camerino svolge silenziosamente dietro le quinte. «Un lavoro che non si interrompe mai, ogni volta puntando lasticella  sempre più in alto. Si costruisce ogni giorno con tutte le forze,anzi, si ricostruisce. Con la testa bassa e con lo sguardo dritto a quel futuro che non crolla, ma che vogliamo riprenderci, strappandolo dalle mani della rassegnazione e della paura». In evidenza il ruolo fondamentale della collaborazione e della condivisione dintenti: «È bello sapere che cè qualcuno su cui poter contare, che condivide con noi la gioia e la fatica, che guarda nella stessa nostra direzione, che ha nel cuore la nostra stessa passione. Passione che richiede impegno, rinunce,insomma, un grande spirito di sacrificio, ma che ci rende felici. Incontrare persone appassionate che amano il proprio lavoro  e il proprio territorio è una delle cose più belle che ci possano capitare. Limmenso grazie va anche al nostro arcivescovo perchè nei suoi occhi ho visto la voglia e la determinazione di fare la propria parte per rendere questo un posto migliore. Una persona estremamente appassionata, disposta a spendersi e donarsi per la sua comunità. Mi auguro che questo senso di collaborazione sia un segno visibile che se si vuole fare qualcosa, si può fare la differenza. Questo è un dono che abbiamo lobbligo di custodire e valorizzare; è una prova di grande e calorosa accoglienza che avviene proprio a ridosso del Natale. il che fa assumere a tutto una nota ancor più significativa». Unopera che si è potuta realizzare soltanto grazie alla sinergia fattiva di tutti gli attori convolti,  dai progettisti agli operai del cantiere, dalle istituzioni centrali, regionali a quelle locali che hanno dispiegato il loro impegno nei più diversi settori.  Grande la soddisfazione di monsignor Franceso Massara:  «Sicuramente questa struttura è il segno che la ricostruzione si può fare, si può fare bene e in tempi brevi - ha dichiarato- credo quindi che quello di oggi è un segnale di gioia e di bellezza per la città, per luniversità e per tutto il territorio».C.C.   * Approfondimento della notizia nel prossimo numero di Appennino Camerte
"In questo ateneo studentesse e studenti sono al centro; le nostre esigenze vengono prima di tutto ed è con grande gioia e soddisfazione che oggi possiamo dire che le studentesse e gli studenti tornano fisicamente al centro, al centro della città di Camerino. Tutto ciò che è stato realizzato rappresenta un altro passo verso la rinascita di questo posto".
Così una emozionata  Claudia Venturini, studentessa dell'Università di Camerino, in occasione del taglio del nastro del restaurato Residence Next Generation di proprietà dell'Arcidiocesi. Sul freddo pungente che ha fatto da contorno alla cerimonia, a vincere è stato il calore di una giornata che ha aperto un nuovo spiraglio alla speranza di rinascita di una città martoriata dal sisma e dell'intero entroterra,
A fare gli onori del padrone di casa, il vescovo Francesco Massara che ha accolto le tante autorità presenti, a cominciare dal sottosegretario per l'università e la ricerca Augusta Montaruli, il governatore Francesco Acquaroli, il commissario straordinario Giovanni Legnini, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il sindaco Roberto Lucarelli e i colleghi primi cittadini del territorio. 

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Realizzato dall'impresa Gaspari in venti mesi, l'intervento di recupero finanziato con 5 milioni di euro. oltre che nel rifacimento degli impianti e realizzazione del cappotto termico, è consistito nel restauro e miglioramento sismico della struttura muraria, ottenendo un incremento del 60 per cento. L'ampio edificio di tremila metri quadri di superfice ospiterà circa 130 posti letto per studenti universitari e sarà gestito dall'Erdis.
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«È questo solo un altro passo verso la rinascita di Camerino - ha aggiunto la rappresentante della comunità studentesca di Unicam-. Potrei citarvi moltissimi altri esempi di tutto il lavoro che è stato fatto e che si continua a fare per rendere la vita universitaria un'esperienza sempre migliore». Citando poi i passi di due canzoni, Claudia Venturini ha voluto testimoniare il prezioso lavoro che ogni giorno la governance dell'Università di Camerino svolge silenziosamente dietro le quinte. «Un lavoro che non si interrompe mai, ogni volta puntando l'asticella  sempre più in alto. Si costruisce ogni giorno con tutte le forze,anzi, si ricostruisce. Con la testa bassa e con lo sguardo dritto a quel futuro che non crolla, ma che vogliamo riprenderci, strappandolo dalle mani della rassegnazione e della paura».
In evidenza il ruolo fondamentale della collaborazione e della condivisione d'intenti: «È bello sapere che c'è qualcuno su cui poter contare, che condivide con noi la gioia e la fatica, che guarda nella stessa nostra direzione, che ha nel cuore la nostra stessa passione. Passione che richiede impegno, rinunce,insomma, un grande spirito di sacrificio, ma che ci rende felici. Incontrare persone appassionate che amano il proprio lavoro  e il proprio territorio è una delle cose più belle che ci possano capitare. L'immenso grazie va anche al nostro arcivescovo perchè nei suoi occhi ho visto la voglia e la determinazione di fare la propria parte per rendere questo un posto migliore. Una persona estremamente appassionata, disposta a spendersi e donarsi per la sua comunità. Mi auguro che questo senso di collaborazione sia un segno visibile che se si vuole fare qualcosa, si può fare la differenza.
Questo è un dono che abbiamo l'obbligo di custodire e valorizzare; è una prova di grande e calorosa accoglienza che avviene proprio a ridosso del Natale. il che fa assumere a tutto una nota ancor più significativa».
Un'opera che si è potuta realizzare soltanto grazie alla sinergia fattiva di tutti gli attori convolti,  dai progettisti agli operai del cantiere, dalle istituzioni centrali, regionali a quelle locali che hanno dispiegato il loro impegno nei più diversi settori. 
Grande la soddisfazione di monsignor Franceso Massara:  «Sicuramente questa struttura è il segno che la ricostruzione si può fare, si può fare bene e in tempi brevi - ha dichiarato- credo quindi che quello di oggi è un segnale di gioia e di bellezza per la città, per l'università e per tutto il territorio».
C.C.
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