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Accorpamento istituti scolastici, Lucarelli risponde a Piermattei

Mercoledì, 21 Dicembre 2022 09:20 | Letto 680 volte   Clicca per ascolare il testo Accorpamento istituti scolastici, Lucarelli risponde a Piermattei «Mi trovo costretto a ritornare sulla questione degli accorpamenti degli istituti scolastici presenti sul nostro territorio, dopo aver letto le considerazioni del sindaco di San Severino Marche, considerazioni che ritengo alquanto scomposte e del tutto incomprensibili, soprattutto quando si parla della difesa delle aree interne». Così il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli , in risposta alle dichiarazioni del primo cittadino di San Severino Marche Rosa Piermattei.  «Giova precisare che l’esigenza di andare a modificare gli istituti scolastici presenti sul territorio, in dissonanza con le linee guida deliberate dall’assemblea legislativa della Regione Marche con atto n. 39 del 4 ottobre 2022 che testualmente riporta: “Il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e dell’offerta formativa deve essere derogato e non deve applicarsi ai Comuni colpiti dal sisma del 2016 e compresi nell’articolo 1 dell’ordinanza del commissario straordinario n. 101/2020”, il quale individua i comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici, deriva prevalentemente dall’Amministrazione comunale di San Severino Marche che vuole accorpare le due realtà scolastiche presenti nel suo territorio: l’Ipsia “Ercole Rosa” (attualmente sede associata dell’Ipia “Pocognoni” di Matelica) e l’Itis “E. Divini”. Detto accorpamento - continua Lucarelli - colpisce automaticamente il comune di Matelica il quale, per un mero discorso di numeri, con il distacco dell’istituto “Ercole Rosa” verrebbe a perdere la dirigenza dell’Ipia “Pocognoni”. Ed ecco che viene tirato in ballo il comune di Camerino con il suo Itcg“Antinori”: al fine di rimediare alla mancanza di numeri derivanti dalla proposta di accorpamento del comune di San Severino Marche, la provincia di Macerata propone la fusione dell’istituto “Antinori” di Camerino con l’Ipia “Pocognoni” di Matelica. L’accorpamento dell’istituto “Ercole Rosa” con il “Divini”, che viene fatto passare dal sindaco di San Severino Marche come una risposta al territorio (non si sa a quale domanda!), nella sostanza di territori ne va ad indebolire due specifici, quello di Camerino e quello Matelica. Camerino perché perderebbe l’autonomia dell’ITCG “Antinori”, scuola in forte crescita, basti pensare che negli ultimi tre anni ha registrato un incremento di circa il 30 per cento di iscrizioni, e Matelica perché perderebbe un bacino importante di studenti che provengono dalla vallata del Potenza. Vorrei chiedere al sindaco di San Severino Marche per quale motivo la sua proposta, definita “intelligente e lungimirante”, ha trovato il parere contrario di quasi tutta l’assise dei sindaci presenti alla conferenza provinciale delle autonomie, di gran parte delle sigle sindacali (che evidenziano come questa fusione comporterebbe la riduzione del personale ata, già oggi fortemente ridimensionato), della scuola Itcg “Antinori”, Ipia “Pocognoni” e anche dello stesso Itis “Divini”. Il dirigente scolastico dell’Itis “Divini”, nella riunione del 21 settembre 2022, dichiara espressamente che l’accorpamento proposto non deriva da esigenze didattiche e scolastiche bensì da una mera volontà del comune, mettendo poi in evidenza come il vero problema dell’Itis sia la mancanza della sede. Quindi l’invito che rivolgo alla mia collega Piermattei è di impegnarsi per risolvere il problema degli spazi nel Comune che amministra, senza fare scelte che vanno a ledere altri territori. E’ indispensabile rimarcare che la città di Camerino è da sempre il punto di riferimento della formazione scolastica, di ogni ordine e grado, nell’area montana e non solo e che questa è la sua vocazione anche per la presenza di un’antica Università degli Studi. Quindi se il nobile intento del Sindaco di San Severino Marche fosse stato quello di tutelare le aree interne, l’unica proposta che doveva fare era quella di potenziare gli istituti scolastici della montagna, quindi anche di Camerino, sia per vicinanza territoriale che per vocazione storica. Il sindaco di San Severino Marche si chiede come mai non mi abbia mai incontrato - evidenzia Lucarelli - . Questa è l’unica cosa che mi lascia veramente confuso, poiché sono io a non averla mai vista, e da quello che mi risulta, il sindaco Piermattei non ha mai partecipato ad incontri ufficiali sulle scuole. Forse i suoi collaboratori non l’hanno informata di quando sono stato presente.Inoltre, riunioni che hanno il solo scopo di creare acredine tra territori già duramente provati non andrebbero convocate, quando c’è una legge superiore che va a garantire lo status quo. Volendo condividere la visione futuristica del sindaco di San Severino Marche - conclude la nota firmata da sindaco di Camerino Roberto Lucarelli - per quello che riguarda la riorganizzazione dei servizi fondamentali del territorio, la invito ad estendere il suo stesso ragionamento illuminato alla sanità dove potremmo proporre insieme di accorpare l’ospedale di San Severino Marche a quello di Camerino per “fare il bene comune dei territori e dei cittadini che vi abitano”.
«Mi trovo costretto a ritornare sulla questione degli accorpamenti degli istituti scolastici presenti sul nostro territorio, dopo aver letto le considerazioni del sindaco di San Severino Marche, considerazioni che ritengo alquanto scomposte e del tutto incomprensibili, soprattutto quando si parla della difesa delle aree interne».

Così il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli , in risposta alle dichiarazioni del primo cittadino di San Severino Marche Rosa Piermattei.
 
«Giova precisare che l’esigenza di andare a modificare gli istituti scolastici presenti sul territorio, in dissonanza con le linee guida deliberate dall’assemblea legislativa della Regione Marche con atto n. 39 del 4 ottobre 2022 che testualmente riporta: “Il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e dell’offerta formativa deve essere derogato e non deve applicarsi ai Comuni colpiti dal sisma del 2016 e compresi nell’articolo 1 dell’ordinanza del commissario straordinario n. 101/2020”, il quale individua i comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici, deriva prevalentemente dall’Amministrazione comunale di San Severino Marche che vuole accorpare le due realtà scolastiche presenti nel suo territorio: l’Ipsia “Ercole Rosa” (attualmente sede associata dell’Ipia “Pocognoni” di Matelica) e l’Itis “E. Divini”.

Detto accorpamento - continua Lucarelli - colpisce automaticamente il comune di Matelica il quale, per un mero discorso di numeri, con il distacco dell’istituto “Ercole Rosa” verrebbe a perdere la dirigenza dell’Ipia “Pocognoni”.

Ed ecco che viene tirato in ballo il comune di Camerino con il suo Itcg“Antinori”: al fine di rimediare alla mancanza di numeri derivanti dalla proposta di accorpamento del comune di San Severino Marche, la provincia di Macerata propone la fusione dell’istituto “Antinori” di Camerino con l’Ipia “Pocognoni” di Matelica.

L’accorpamento dell’istituto “Ercole Rosa” con il “Divini”, che viene fatto passare dal sindaco di San Severino Marche come una risposta al territorio (non si sa a quale domanda!), nella sostanza di territori ne va ad indebolire due specifici, quello di Camerino e quello Matelica. Camerino perché perderebbe l’autonomia dell’ITCG “Antinori”, scuola in forte crescita, basti pensare che negli ultimi tre anni ha registrato un incremento di circa il 30 per cento di iscrizioni, e Matelica perché perderebbe un bacino importante di studenti che provengono dalla vallata del Potenza.

Vorrei chiedere al sindaco di San Severino Marche per quale motivo la sua proposta, definita “intelligente e lungimirante”, ha trovato il parere contrario di quasi tutta l’assise dei sindaci presenti alla conferenza provinciale delle autonomie, di gran parte delle sigle sindacali (che evidenziano come questa fusione comporterebbe la riduzione del personale ata, già oggi fortemente ridimensionato), della scuola Itcg “Antinori”, Ipia “Pocognoni” e anche dello stesso Itis “Divini”.

Il dirigente scolastico dell’Itis “Divini”, nella riunione del 21 settembre 2022, dichiara espressamente che l’accorpamento proposto non deriva da esigenze didattiche e scolastiche bensì da una mera volontà del comune, mettendo poi in evidenza come il vero problema dell’Itis sia la mancanza della sede. Quindi l’invito che rivolgo alla mia collega Piermattei è di impegnarsi per risolvere il problema degli spazi nel Comune che amministra, senza fare scelte che vanno a ledere altri territori.

E’ indispensabile rimarcare che la città di Camerino è da sempre il punto di riferimento della formazione scolastica, di ogni ordine e grado, nell’area montana e non solo e che questa è la sua vocazione anche per la presenza di un’antica Università degli Studi.

Quindi se il nobile intento del Sindaco di San Severino Marche fosse stato quello di tutelare le aree interne, l’unica proposta che doveva fare era quella di potenziare gli istituti scolastici della montagna, quindi anche di Camerino, sia per vicinanza territoriale che per vocazione storica.

Il sindaco di San Severino Marche si chiede come mai non mi abbia mai incontrato - evidenzia Lucarelli - . Questa è l’unica cosa che mi lascia veramente confuso, poiché sono io a non averla mai vista, e da quello che mi risulta, il sindaco Piermattei non ha mai partecipato ad incontri ufficiali sulle scuole. Forse i suoi collaboratori non l’hanno informata di quando sono stato presente.

Inoltre, riunioni che hanno il solo scopo di creare acredine tra territori già duramente provati non andrebbero convocate, quando c’è una legge superiore che va a garantire lo status quo.

Volendo condividere la visione futuristica del sindaco di San Severino Marche - conclude la nota firmata da sindaco di Camerino Roberto Lucarelli - per quello che riguarda la riorganizzazione dei servizi fondamentali del territorio, la invito ad estendere il suo stesso ragionamento illuminato alla sanità dove potremmo proporre insieme di accorpare l’ospedale di San Severino Marche a quello di Camerino per “fare il bene comune dei territori e dei cittadini che vi abitano”.

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