Scoperta un'officina abusiva, sequestro e maxi multa per il titolare

Lunedì, 06 Marzo 2023 13:33 | Letto 1064 volte   Clicca per ascolare il testo Scoperta un'officina abusiva, sequestro e maxi multa per il titolare Un’operazione congiunta dei militari della Guardia di Finanza di Portorecanati, dei carabinieri di Porto Potenza e dei forestali di Recanati ha portato al sequestro di un’officina abusiva a Portorecanati. L’attività era priva di qualsiasi autorizzazione e il titolare è stato anche denunciato per gestione illecita di rifiuti speciali, avendo i militari scoperto materiali di scarto pericolosi e speciali quali batterie fuori uso, dischi, pastiglie, pneumatici e oli esausti. Le ricerche condotte hanno altresì consentito di rilevare la presenza di un dipendente “in nero”, non regolarmente assunto dal datore di lavoro, e la presenza di 115 confezioni imballate di medicinali ad azione analgesica, per le quali il titolare dell’esercizio commerciale non è stato in grado di esibire idonea documentazione comprovante la lecita provenienza, dichiarando di averli rinvenuti all’interno di un veicolo nelle fasi di riparazione dello stesso. Così i farmaci sono stati sottoposti a sequestro probatorio per il reato di ricettazione, al momento ascritto a carico di ignoti. Il titolare rischia anche una sanzione amministrativa fino a 15mila euro.
Un’operazione congiunta dei militari della Guardia di Finanza di Portorecanati, dei carabinieri di Porto Potenza e dei forestali di Recanati ha portato al sequestro di un’officina abusiva a Portorecanati.

L’attività era priva di qualsiasi autorizzazione e il titolare è stato anche denunciato per gestione illecita di rifiuti speciali, avendo i militari scoperto materiali di scarto pericolosi e speciali quali batterie fuori uso, dischi, pastiglie, pneumatici e oli esausti.

Le ricerche condotte hanno altresì consentito di rilevare la presenza di un dipendente “in nero”, non regolarmente assunto dal datore di lavoro, e la presenza di 115 confezioni imballate di medicinali ad azione analgesica, per le quali il titolare dell’esercizio commerciale non è stato in grado di esibire idonea documentazione comprovante la lecita provenienza, dichiarando di averli rinvenuti all’interno di un veicolo nelle fasi di riparazione dello stesso. Così i farmaci sono stati sottoposti a sequestro probatorio per il reato di ricettazione, al momento ascritto a carico di ignoti.

Il titolare rischia anche una sanzione amministrativa fino a 15mila euro.

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