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Tolentino, coltiva il giardino e trova un ordigno

Venerdì, 28 Giugno 2013 02:00 | Letto 951 volte   Clicca per ascolare il testo Tolentino, coltiva il giardino e trova un ordigno Mentre coltiva il terreno del giardino di casa, si è visto spuntare un grosso proiettile di artiglieria, residuato dellultima guerra mondiale, rimasto sepolto per tutti questi senza essere mai venuto alla luce prima. E accaduto in contrada Ributino, a Tolentino, ad Antonio Rea. Il pensionato, con la motozappa, stava preparando il terreno per la piantumazione nel giardino di casa, quando le zappette hanno grattato su un oggetto strano color ottone. Qualche attimo di incertezza e subito il mistero si svelava: infatti, quale esperto militare dellAeronautica in pensione, gli è bastato poco per identificare con certezza loggetto e non avere dubbi anche sulla pericolosità del grosso proietto da artiglieria inesploso. Luomo, quindi, informava subito i Carabinieri della locale Compagnia i quali, preso atto che si trattava effettivamente di residuato bellico, attivavano tutte le procedure per la messa in sicurezza fino alla rimozione dellordigno. Con lintervento degli artificieri di Ancona, i militari hanno provveduto al trasferimento dellordigno nella cava Baroni di Serrapetrona, dove gli esperti lo hanno fatto brillare.       

Mentre coltiva il terreno del giardino di casa, si è visto spuntare un grosso proiettile di artiglieria, residuato dell'ultima guerra mondiale, rimasto sepolto per tutti questi senza essere mai venuto alla luce prima. E' accaduto in contrada Ributino, a Tolentino, ad Antonio Rea. Il pensionato, con la motozappa, stava preparando il terreno per la piantumazione nel giardino di casa, quando le zappette hanno grattato su un oggetto strano color ottone. Qualche attimo di incertezza e subito il mistero si svelava: infatti, quale esperto militare dell'Aeronautica in pensione, gli è bastato poco per identificare con certezza l'oggetto e non avere dubbi anche sulla pericolosità del grosso proietto da artiglieria inesploso. L'uomo, quindi, informava subito i Carabinieri della locale Compagnia i quali, preso atto che si trattava effettivamente di residuato bellico, attivavano tutte le procedure per la messa in sicurezza fino alla rimozione dell'ordigno. Con l'intervento degli artificieri di Ancona, i militari hanno provveduto al trasferimento dell'ordigno nella cava Baroni di Serrapetrona, dove gli esperti lo hanno fatto brillare.     

 

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