Serve davvero un'ambulanza ai bordi di un campo sportivo quando la stessa in caso di necessità non riesce ad assolvere alla propria funzione? Come si giustifica il costo che le società di calcio debbono sostenere per assolvere a tale obbligo quando in caso di infortunio bisogna attendere quasi un'ora prima che l'infortunato venga finalmente trasportato in ospedale? E' quanto si sono chiesti dirigenti e tifosi presenti a Caldarola per la gara contro il Casette Verdini, valida per la settima giornata del girone C di prima categoria.
Al 2' di recupero il giocatore locale Mercorelli subisce un brutto fallo che gli procura la frattura di tibia e perone. L'autoambulanza entra in campo, ma per ironia della sorte non può ripartire per mancanza di un medico a bordo. Viene, così, allertato il 118. Mercorelli è dolorante a terra e le sue grida si odono anche in tribuna. La gara dopo oltre 15 minuti di sospensione termina con il triplice fischio. In campo e in tribuna scende il silenzio fra le lacrime dei compagni di squadra e degli ospiti che nonostante la vittoria rimangono esterefatti per l'accaduto. Fra lo stupore di tutti l'autombulanza non può partire e Mercorelli resta dolorante a terra con il piede spezzato. Viene chiamata una seconda autoambulanza, che arriva alle 17,30 ( cioè 45 minuti dopo lo scontro). A bordo anche in questo caso non c'è un dottore; quindi il mezzo non potrebbe ripartire. Lungo consulto e la richiesta dei familiari di trasportare il giocatore a Camerino piuttosto che a Tolentino o Macerata. Ma il via libera non arriva e il giocatore continua a gridare per il grande dolore. Più tardi arriverà il via libera per l'ospedale di Camerino. Resta il fatto che ancora una volta si è di fronte ad una pessima organizzazione della sanità pubblica. In un momento in cui si parla del sistema sanitario nell'ottica del risparmio e della razionalizzazione del servizio, infatti, l'episodio a cui si assistito presenta una triplice negatività: l'utente è costretto a pagare, il servizio non funziona e i costi sono per lo meno raddoppiati.