Con un blitz compiuto alle prime luci dell'alba i carabinieri del Reparto Operativo di Macerata e della Compagnia di Camerino hanno arrestato Giuseppe e Salvatore Farina, ritenuti gli autori dell'omicidio di Pietro Sarchiè, il commerciante di pesce di San Benedetto del Tronto rinvenuto cadavere il 5 luglio nelle campagne di San Severino Marche. Insieme ai due Farina, padre e figlio, cui viene contestato il reato di omicidio premeditato, sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare a carico di altre due persone, Domenico Torrisi e Sante Seminara, accusati di favoreggiamento, ricettazione e riciclaggio. "Un punto importante da inserire in questo grande quadro - le prime parole della figlia di Pietro Sarchè, Jennifer 'nel f(le audio l'intera intervista) - Continueremo la nostra battaglia contro coloro che hanno distrutto la nostra famiglia. La strada sarà tutta in salita, ma alla fine ci sarà giustizia". Jennifer Sarchiè ha anche parole di apprezzamento per le forze di polizia e per la magistratura, ma anche di commosso ringraziamento per la popolazione e le amministrazioni del territorio dell'alta valle del Chienti e del Potenza, sempre vicini in questi mesi alla famiglia Sarchiè. "Mio padre è stato ucciso perchè era un uomo troppo buono, conosciuto e benvoluto da tutti - conclude Jennifer - Loro 'non c(iama per nome i presunti colpevoli 'ndr) (anno avuto sempre rancore verso mio padre e lo hanno voluto eliminare per prendere quella zona. Devono, però, capire che non è che ammazzandolo che hanno fatto dimenticare mio padre. Lui resta nel cuore di tutti, forse anche più di prima".