In Vaticano si mangiano prodotti tipici del territorio dell'alto maceratese. Una solidarietà concreta quella mostrata da papa Francesco nei riguardi della popolazione delle zone colpite dal terremoto. Mentre, infatti, sembra spegnersi il clamore mediatico sulla tragedia e forti sono gli interrogativi sulla ricostrustruzione e sul futuro, il Sommo Pontefice ha inviato l'arcivescovo Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità e Cerimoniere Pontificio, ad acquistare i prodotti tipici del territorio dell'alto maceratese che, per volontà dello stesso Bergoglio, saranno messi in vendita nei negozi dello Stato della Città del Vaticano.
Così, accompagnato dall'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, mons. Konrad ha fatto visita ad alcune aziende e produttori, recandosi a Muccia, presso l'azienda Bartolazzi che ospita anche i prodotti del salumificio Pettacci di Visso, Casavecchia di Pievetorina, dove ha visitato il negozio Pompei, Castelsantangelo sul Nera, per incontrare i titolari dell'Antica Norcineria Alto Nera trasferitasi dopo il sisma ad Osimo, Visso, presso il prosciuttificio Cappa, per acquistare, appunto, le tipicità della zona. "Il papa ha desiderato che individuassimo nella nostra diocesi alcuni piccoli centri dove fosse possibile dare l'aiuto comprando i prodotti tipici che il nostro territorio è ancora in grado di fornire allo scopo di aiutare la popolazione – così l'arcivescovo Brugnaro – E' desiderio del Santo Padre, infatti, che si impari ad aiutare, attraverso l'acquisto di quanto prodotto, la nostra gente sostenendone il lavoro, che rappresenta la promessa migliore di speranza e di futuro. Una visita mossa dalla carità per suscitare carità. Ciò non è però sufficiente in quanto occorre che la carità squarci il velo di informazione che non sempre è rispettoso dei drammi delle piccole comunità".
(Mons. Konrad e il sindaco di Pieve Torina Gentilucci)
(Mons. Konrad con il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Falcucci)