Piante secolari, vittime sacrificali del benessere

Giovedì, 27 Luglio 2017 16:39 | Letto 2334 volte   Clicca per ascolare il testo Piante secolari, vittime sacrificali del benessere Lalto prezzo da pagare al progresso con i suoi corsi e ricorsi storici. E di qualche tempo fa la polemica sollevata a Caldarola per il sacrificio di alberi quarantennali situati allingresso del paese dei cardinali Pallotta che stavano danneggiando marciapiedi e sede stradale. La scelta compiuta dallamministrazione Giuseppetti è stata quella di sostituire gli arbusti esistenti con altre piante più idonee a svilupparsi sui marciapiedi. Scatenò numerosissime polemiche la scelta compiuta a suo tempo dallassessore provinciale Dario Conti, sindaco anche della città ducale,di sacrificare le grandi noci storiche esistenti lungo la Varanese per consentire lampliamento della sede stradale nel tragitto Sfercia – Camerino. Il risultato, numeri alla mano, è stato quello di un aumento della scorrevolezza e della sicurezza, ma il prezzo da pagare fu ugualmente alto. Oggi il terremoto costringe a ridisegnare interamente la città ducale, con le casette che saranno piazzate, tra laltro, nellarea situata alla destra del viale che dal quartiere San Paolo scende alle Calvie. Così, per garantire una migliore viabilità, verrà allargata la strada con il sacrificio, ancora una volta, di alberi, in questo caso querce secolari. Ciò fa seguito allabbattimento di due tigli lungo la strada che porta da Camerino a Castelraimondo per la costruzione dei marciapiedi. Il grido di allarme viene lanciato da alcuni cittadini. Anche il settimanale LAppennino camerte nei prossimi numeri si occuperà della vicenda, dando voce a cittadini e amministratori.        

L'alto prezzo da pagare al progresso con i suoi corsi e ricorsi storici. E' di qualche tempo fa la polemica sollevata a Caldarola per il "sacrificio" di alberi quarantennali situati all'ingresso del paese dei cardinali Pallotta che stavano danneggiando marciapiedi e sede stradale. La scelta compiuta dall'amministrazione Giuseppetti è stata quella di sostituire gli arbusti esistenti con altre piante più "idonee" a svilupparsi sui marciapiedi.

Scatenò numerosissime polemiche la scelta compiuta a suo tempo dall'assessore provinciale Dario Conti, sindaco anche della città ducale,di sacrificare le grandi "noci storiche" esistenti lungo la Varanese per consentire l'ampliamento della sede stradale nel tragitto Sfercia – Camerino. Il risultato, numeri alla mano, è stato quello di un aumento della scorrevolezza e della sicurezza, ma il prezzo da pagare fu ugualmente alto.

Oggi il terremoto costringe a ridisegnare interamente la città ducale, con le casette che saranno piazzate, tra l'altro, nell'area situata alla destra del viale che dal quartiere San Paolo scende alle Calvie. Così, per garantire una migliore viabilità, verrà allargata la strada con il sacrificio, ancora una volta, di alberi, in questo caso querce secolari. Ciò fa seguito all'abbattimento di due tigli lungo la strada che porta da Camerino a Castelraimondo per la costruzione dei marciapiedi.

Il grido di allarme viene lanciato da alcuni cittadini. Anche il settimanale "L'Appennino camerte" nei prossimi numeri si occuperà della vicenda, dando voce a cittadini e amministratori.

 

strada calvie

 

marciapiede

 

strada madonna delle carceri

 

area cortine

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