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GIORNO DEL RICORDO A CIVITANOVA: UN MINUTO DI SILENZIO PER PAMELA MASTROPIETRO.

Lunedì, 12 Febbraio 2018 17:38 | Letto 1085 volte   Clicca per ascolare il testo GIORNO DEL RICORDO A CIVITANOVA: UN MINUTO DI SILENZIO PER PAMELA MASTROPIETRO. Un invito alla moderazione e a non strumentalizzare fatti e parole accaduti ieri come oggi: è questo lappello lanciato dal sindaco Fabrizio Ciarapica durante il Giorno del Ricordo, commemorato questa mattina nellaula magna dei Licei da Vinci, dove si è svolto il tradizionale Consiglio comunale in seduta aperta dopo la deposizione della corona dalloro di sabato 10 febbraio. Parole rivolte soprattutto alla platea politica, quelle del Sindaco, dopo gli strascichi polemici che hanno caratterizzato i giorni successivi alla Giornata della Memoria, con limplicita richiesta di risparmiare ai giovani studenti un dibattito meramente ideologico e particolarmente acceso in questo periodo pre-elettorale. “Riflettiamo sul significato della memoria condivisa – ha detto il Primo cittadino. Mi auguro si possa formare in tutti voi quella coscienza civica necessaria per fondare una società migliore. Noi ci atteniamo alla condanna di ogni forma di violenza perpetrata da tutti i regimi senza distinzione, consapevoli del fatto che solo la conoscenza della verità dei fatti accaduti possa impedire il ripetersi di violenze disumane”. Lappello del Sindaco ad abbassare i toni è stato rafforzato dalla proposta dellassessore allistruzione Barbara Capponi di osservare un minuto di silenzio per Pamela, la giovane ragazza atrocemente assassinata a Macerata. “Vi chiedo di meditare sulla violenza che ogni giorno subiamo e facciamo subire, che non è solo quella fisica – ha detto Capponi riprendendo il discorso sulle Foibe calato sullattualità. Ogni giorno cè violenza nei post su facebook, nei messaggi su whatsApp, nei giudizi espressi, nei tentativi di escludere il diverso. Imparare a pesare le parole è il primo passo di civiltà. Vi auguro di acquisire quella coscienza critica che vi faccia comprendere il peso delle parole, e anche quando vale la pena restare in silenzio come forma di rispetto”. Il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi ha voluto dare più spazio alle voci degli studenti, anticipando i loro interventi che di solito restano in coda allordine del giorno. Nelle sue parole Morresi, dopo aver dato lettura del testo della legge con cui si è istituita la Giornata del Ricordo delle Foibe, ha ricordato le dure parole di condanna pronunciate dal presidente della Repubblica Mattarella. Allassise hanno partecipato i ragazzi del Bonifazi, dellItc, Ipsia e Liceo Scienze Umane Stella Maris, le Forze dellOrdine, lAnpi, consiglieri di maggioranza e opposizione e altre associazioni cittadine. Tra i primi interventi dei ragazzi, cè stato quello di Sara Berdini dellistituto istruzione superiore “Bonifazi” - indirizzo grafica e comunicazione – che ha realizzato il manifesto commemorativo delle Foibe. Dopo lascolto delle ricerche degli studenti, la chiusura è stata affidata dal dirigente scolastico Pierluigi Ansovini, che ha ricevuto un lungo applauso al termine della sua lezione di storico. “Usare la ragione come medicina, senza cedere alle trappole del potere che vorrebbe dare un significato univoco a certe parole – ha spiegato Ansovini – e demonizzare lavversario. La democrazia è la migliore medicina e cura agli orribili tumori della storia perché mette al centro del processo politico il cittadino. E per questo ringrazio lAmministrazione comunale che ha scelto la nostra sede per il Consiglio comunale aperto, che è proprio la forma istituzionale più vicina ai cittadini. Si è liberi se si usa la ragione altrimenti si è schiavi, quindi, ragazzi, non mettete mai la ragione nel cassetto”.

Un invito alla moderazione e a non strumentalizzare fatti e parole accaduti ieri come oggi: è questo l'appello lanciato dal sindaco Fabrizio Ciarapica durante il Giorno del Ricordo, commemorato questa mattina nell'aula magna dei Licei da Vinci, dove si è svolto il tradizionale Consiglio comunale in seduta aperta dopo la deposizione della corona d'alloro di sabato 10 febbraio.

Parole rivolte soprattutto alla platea politica, quelle del Sindaco, dopo gli strascichi polemici che hanno caratterizzato i giorni successivi alla Giornata della Memoria, con l'implicita richiesta di risparmiare ai giovani studenti un dibattito meramente ideologico e particolarmente acceso in questo periodo pre-elettorale. “Riflettiamo sul significato della memoria condivisa – ha detto il Primo cittadino. Mi auguro si possa formare in tutti voi quella coscienza civica necessaria per fondare una società migliore. Noi ci atteniamo alla condanna di ogni forma di violenza perpetrata da tutti i regimi senza distinzione, consapevoli del fatto che solo la conoscenza della verità dei fatti accaduti possa impedire il ripetersi di violenze disumane”.

L'appello del Sindaco ad abbassare i toni è stato rafforzato dalla proposta dell'assessore all'istruzione Barbara Capponi di osservare un minuto di silenzio per Pamela, la giovane ragazza atrocemente assassinata a Macerata. “Vi chiedo di meditare sulla violenza che ogni giorno subiamo e facciamo subire, che non è solo quella fisica – ha detto Capponi riprendendo il discorso sulle Foibe calato sull'attualità. Ogni giorno c'è violenza nei post su facebook, nei messaggi su whatsApp, nei giudizi espressi, nei tentativi di escludere il diverso. Imparare a pesare le parole è il primo passo di civiltà. Vi auguro di acquisire quella coscienza critica che vi faccia comprendere il peso delle parole, e anche quando vale la pena restare in silenzio come forma di rispetto”.

Il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi ha voluto dare più spazio alle voci degli studenti, anticipando i loro interventi che di solito restano in coda all'ordine del giorno. Nelle sue parole Morresi, dopo aver dato lettura del testo della legge con cui si è istituita la Giornata del Ricordo delle Foibe, ha ricordato le dure parole di condanna pronunciate dal presidente della Repubblica Mattarella.

All'assise hanno partecipato i ragazzi del Bonifazi, dell'Itc, Ipsia e Liceo Scienze Umane Stella Maris, le Forze dell'Ordine, l'Anpi, consiglieri di maggioranza e opposizione e altre associazioni cittadine.

Tra i primi interventi dei ragazzi, c'è stato quello di Sara Berdini dell'istituto istruzione superiore “Bonifazi” - indirizzo grafica e comunicazione – che ha realizzato il manifesto commemorativo delle Foibe.

Dopo l'ascolto delle ricerche degli studenti, la chiusura è stata affidata dal dirigente scolastico Pierluigi Ansovini, che ha ricevuto un lungo applauso al termine della sua lezione di storico.

Usare la ragione come medicina, senza cedere alle trappole del potere che vorrebbe dare un significato univoco a certe parole – ha spiegato Ansovini – e demonizzare l'avversario. La democrazia è la migliore medicina e cura agli orribili tumori della storia perché mette al centro del processo politico il cittadino. E per questo ringrazio l'Amministrazione comunale che ha scelto la nostra sede per il Consiglio comunale aperto, che è proprio la forma istituzionale più vicina ai cittadini. Si è liberi se si usa la ragione altrimenti si è schiavi, quindi, ragazzi, non mettete mai la ragione nel cassetto”.

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