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Giovedì Santo, Monsignor Brugnaro: “Un giorno di fraternità e di rinnovo dei voti”

Giovedì, 29 Marzo 2018 15:47 | Letto 1349 volte   Clicca per ascolare il testo Giovedì Santo, Monsignor Brugnaro: “Un giorno di fraternità e di rinnovo dei voti” Celebrata questa mattina dallarcivescovo di Camerino-San Severino, Francesco Giovanni Brugnaro, la messa del Crisma. Insieme a lui anche il cardinale Edoardo Menichelli al quale larcivescovo ha rivolto il bentornato a casa. A seguire, il consueto pranzo conviviale della curia, con laici e sacerdoti. “Oggi è una giornata importantissima per la Chiesa – ha detto larcivescovo Francesco Giovanni – perché si ricorda listituzione delleucarestia e del sacerdozio nonché la nostra fraternità. Ci siamo ritrovati tutti insieme anche per riprendere con coraggio le nostre vite normali”. Alle domande sul suo futuro in curia, dopo il compimento del 75esimo anno di età, larcivescovo ha fatto sapere di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione da Roma: “Il Papa non mi ha ancora detto nulla sul mio futuro, appena riceverò informazioni, le renderò note a tutti, come ho sempre fatto. A Menichelli rivolgo un bentornato nella sua patria, potrà svolgere attività ministeriali in modo da tenere viva la sua esperienza di sacerdozio e contribuire ad arricchire la nostra diocesi”. “Questo per me – ha detto Menichelli – è un ritorno, un ripasso, una memoria che si resuscita, perché questa chiesa diocesana ha contribuito a costruire la mia fede, lha nutrita e mi ha accompagnato. Tornare – ha concluso – acquista una dimensione particolare”.

Celebrata questa mattina dall'arcivescovo di Camerino-San Severino, Francesco Giovanni Brugnaro, la messa del Crisma. Insieme a lui anche il cardinale Edoardo Menichelli al quale l'arcivescovo ha rivolto il bentornato a casa. A seguire, il consueto pranzo conviviale della curia, con laici e sacerdoti.

“Oggi è una giornata importantissima per la Chiesa – ha detto l'arcivescovo Francesco Giovanni – perché si ricorda l'istituzione dell'eucarestia e del sacerdozio nonché la nostra fraternità. Ci siamo ritrovati tutti insieme anche per riprendere con coraggio le nostre vite normali”.

Alle domande sul suo futuro in curia, dopo il compimento del 75esimo anno di età, l'arcivescovo ha fatto sapere di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione da Roma: “Il Papa non mi ha ancora detto nulla sul mio futuro, appena riceverò informazioni, le renderò note a tutti, come ho sempre fatto. A Menichelli rivolgo un bentornato nella sua patria, potrà svolgere attività ministeriali in modo da tenere viva la sua esperienza di sacerdozio e contribuire ad arricchire la nostra diocesi”.

“Questo per me – ha detto Menichelli – è un ritorno, un ripasso, una memoria che si resuscita, perché questa chiesa diocesana ha contribuito a costruire la mia fede, l'ha nutrita e mi ha accompagnato. Tornare – ha concluso – acquista una dimensione particolare”.

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