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Patrimonio in pericolo. A Camerino la conclusione del convegno su Sicurezza, prevenzione e rinascita

Sabato, 14 Aprile 2018 19:41 | Letto 1276 volte   Clicca per ascolare il testo Patrimonio in pericolo. A Camerino la conclusione del convegno su Sicurezza, prevenzione e rinascita Promozione della sicurezza, coordinamento generale dell’emergenza e organizzazione emergenziale per la salvaguardia dei beni culturali, al centro della giornata conclusiva del convegno “Patrimonio in Pericolo: sicurezza, prevenzione, rinascita. Riflessioni ed esperienze territoriali” tenutasi a Camerino nella sede del rettorato Unicam. Una giornata che ha messo d’accordo tutti gli autorevoli relatori, convinti che, intervenire sulla sicurezza, non significhi soltanto ridurre i danni di eventi futuri, ma abbia implicazioni positive sulla competitività e sulla qualità della vita dal punto di vista ambientale, culturale ed economico. Dallincontro anche una conferma dellimportanza del Polo strategico per la conservazione e il recupero dei beni storici -culturali che è in previsione di essere realizzato dal CNR a Camerino. Al convegno, promosso nell’anno europeo del Patrimonio Culturale, dal ministero dei Beni e delle attività culturali, dalle Università degli Studi di Macerata e Camerino, in collaborazione con la Regione Marche, i Comuni di Macerata e Camerino, il CNR e Casa Italia, presente ad Unicam anche l’eurodeputata on. Silvia Costa. “Il Mibac –ha sottolineato Antonia Pasqua Recchia, consigliere del ministro alla Cultura - in questi ultimi anni si è concentrato molto sulla prevenzione, caratterizzata da studi su interventi preliminari al fine di superare le emergenze. Ovvero emergenza e rinascita attraverso la ricerca, quale strumento di analisi”. Ma la riflessione è su come, di fronte a disastri naturali, si possa ripartire con metodi e strumenti facendo leva proprio sul patrimonio culturale. Parlando di come si è affrontata l’emergenza del sisma nel centro Italia,  Mauro Dolce del Dipartimento di Protezione civile, ha evidenziato come l’operazione sia avvenuta attraverso un metodo organizzativo realizzato in tempo di pace e diviso in quattro fasi: previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione dell’emergenza e suo superamento. “ Il Mibac – ha ricordato il prefetto Fabio Carapezza Guttuso coordinatore Uucn Mibac- si è ben integrato con le funzioni espletate dalla protezione civile costruendo una struttura a rete sul territorio con le unità di crisi regionali che, in occasioni emergenzial,i si attivano per il coordinamento e il monitoraggio delle diverse fasi d’intervento connesse alla salvaguardia del patrimonio culturale. E- ha aggiunto- un’efficace promozione della sicurezza ha necessariamente bisogno del coinvolgimento di cittadini e comunità, non solo per motivi normativi, ma anche per l’efficacia stessa degli interventi.   ” Due giornate di un evento unico –ha dichiarato Antonia  Pasqua Recchia- che cerca di giungere a risposte per i territori, facendo cose concrete e prefigurando azioni concrete. Il fatto che qui a Camerino, legato all’università, verrà istituito un centro di ricerca del CNR connesso al patrimonio culturale, è importantissimo. Nelle Marche non c’era; il CNR non aveva nulla del genere e, adesso ci sarà. E’ questa un’occasione significativa per la ricerca e per il patrimonio culturale, e, un’occasione importante per lo sviluppo di questo territorio e il recupero di quella ricchezza straordinaria che, purtroppo, è stata così ferita dal terremoto”. Al termine, il prorettore vicario di Unicam Graziano Leoni ha guidato la visita in “zona rossa” dei partecipanti al convegno. “ E’ stata una giornata bella e intensa- ha affermato- Ha rimarcato la vicinanza, non solo delle istituzioni locali ma anche a livello nazionale del Ministero e, il fatto che ci sia stata la volontà di svolgere una giornata di studio come questa a Camerino, significa per noi un riconoscimento che cercheremo di non disattendere. Noi abbiamo dei progetti che saranno finalizzati alla salvaguardia dei beni culturali. Sono attività che già facciamo , ma da oggi ci sentiamo più valorizzati”.    

Promozione della sicurezza, coordinamento generale dell’emergenza e organizzazione emergenziale per la salvaguardia dei beni culturali, al centro della giornata conclusiva del convegno “Patrimonio in Pericolo: sicurezza, prevenzione, rinascita. Riflessioni ed esperienze territoriali” tenutasi a Camerino nella sede del rettorato Unicam. Una giornata che ha messo d’accordo tutti gli autorevoli relatori, convinti che, intervenire sulla sicurezza, non significhi soltanto ridurre i danni di eventi futuri, ma abbia implicazioni positive sulla competitività e sulla qualità della vita dal punto di vista ambientale, culturale ed economico. Dall'incontro anche una conferma dell'importanza del Polo strategico per la conservazione e il recupero dei beni storici -culturali che è in previsione di essere realizzato dal CNR a Camerino.

Al convegno, promosso nell’anno europeo del Patrimonio Culturale, dal ministero dei Beni e delle attività culturali, dalle Università degli Studi di Macerata e Camerino, in collaborazione con la Regione Marche, i Comuni di Macerata e Camerino, il CNR e Casa Italia, presente ad Unicam anche l’eurodeputata on. Silvia Costa. “Il Mibac –ha sottolineato Antonia Pasqua Recchia, consigliere del ministro alla Cultura - in questi ultimi anni si è concentrato molto sulla prevenzione, caratterizzata da studi su interventi preliminari al fine di superare le emergenze. Ovvero emergenza e rinascita attraverso la ricerca, quale strumento di analisi”. Ma la riflessione è su come, di fronte a disastri naturali, si possa ripartire con metodi e strumenti facendo leva proprio sul patrimonio culturale.

Parlando di come si è affrontata l’emergenza del sisma nel centro Italia,  Mauro Dolce del Dipartimento di Protezione civile, ha evidenziato come l’operazione sia avvenuta attraverso un metodo organizzativo realizzato in tempo di pace e diviso in quattro fasi: previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione dell’emergenza e suo superamento.

“ Il Mibac – ha ricordato il prefetto Fabio Carapezza Guttuso coordinatore Uucn Mibac- si è ben integrato con le funzioni espletate dalla protezione civile costruendo una struttura a rete sul territorio con le unità di crisi regionali che, in occasioni emergenzial,i si attivano per il coordinamento e il monitoraggio delle diverse fasi d’intervento connesse alla salvaguardia del patrimonio culturale. E- ha aggiunto- un’efficace promozione della sicurezza ha necessariamente bisogno del coinvolgimento di cittadini e comunità, non solo per motivi normativi, ma anche per l’efficacia stessa degli interventi.

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” Due giornate di un evento unico –ha dichiarato Antonia  Pasqua Recchia- che cerca di giungere a risposte per i territori, facendo cose concrete e prefigurando azioni concrete. Il fatto che qui a Camerino, legato all’università, verrà istituito un centro di ricerca del CNR connesso al patrimonio culturale, è importantissimo. Nelle Marche non c’era; il CNR non aveva nulla del genere e, adesso ci sarà. E’ questa un’occasione significativa per la ricerca e per il patrimonio culturale, e, un’occasione importante per lo sviluppo di questo territorio e il recupero di quella ricchezza straordinaria che, purtroppo, è stata così ferita dal terremoto”.

Al termine, il prorettore vicario di Unicam Graziano Leoni ha guidato la visita in “zona rossa” dei partecipanti al convegno. “ E’ stata una giornata bella e intensa- ha affermato- Ha rimarcato la vicinanza, non solo delle istituzioni locali ma anche a livello nazionale del Ministero e, il fatto che ci sia stata la volontà di svolgere una giornata di studio come questa a Camerino, significa per noi un riconoscimento che cercheremo di non disattendere. Noi abbiamo dei progetti che saranno finalizzati alla salvaguardia dei beni culturali. Sono attività che già facciamo , ma da oggi ci sentiamo più valorizzati”.

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