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Cgil, Cisl e Uil: sabato un presidio per dire no alla riduzione delle classi nel cratere.

Mercoledì, 13 Giugno 2018 09:43 | Letto 813 volte   Clicca per ascolare il testo Cgil, Cisl e Uil: sabato un presidio per dire no alla riduzione delle classi nel cratere. È in programma per sabato a partire dalle 10 in piazza della Libertà, a Macerata, un presidio organizzato dai sindacati di Cgi, Cisl e Uil. L’iniziativa fa seguito alla decisione dell’ufficio scolastico regionale di non adempiere ad una circolare del Ministero dell’Istruzione, da cui dipende direttamente, che dispone che “per quanto riguarda le aree interessate dal sisma, sono mantenute le classi attivate nell’anno precedente, anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa”. Invece, contrariamente a ciò sono state penalizzate alcune scuole del cratere, quali ad esempio la scuola media Tacchi Venturi, la primaria Luzio e l’Itts Divini di San Severino, la scuola media Ugo Betti di Camerino, il liceo linguistico di Cingoli e la scuola primaria Lucatelli di Tolentino. “La scuola è presidio sociale, civile e culturale - si legge nella locandina che annuncia il presidio di sabato - e se non se ne garantisce la qualità, il territorio è destinato all’abbandono e al fallimento delle proprie capacità di sviluppo”. Si scenderà in piazza pertanto per il diritto allo studio ma anche per un’edilizia scolastica a norma e contro lo spopolamento sei territori colpiti dal sisma. “Sono invitate le scuole, le amministrazioni, i cittadini, i genitori, gli insegnanti, il personale scolastico, per un sistema scolastico pubblico efficiente, contro la riduzione dell’organico e delle classi, contro l’abbandono dei luoghi devastati dal terremoto e per la verifica della vulnerabilità sismica di tutte le scuole”. g.g.  

È in programma per sabato a partire dalle 10 in piazza della Libertà, a Macerata, un presidio organizzato dai sindacati di Cgi, Cisl e Uil. L’iniziativa fa seguito alla decisione dell’ufficio scolastico regionale di non adempiere ad una circolare del Ministero dell’Istruzione, da cui dipende direttamente, che dispone che “per quanto riguarda le aree interessate dal sisma, sono mantenute le classi attivate nell’anno precedente, anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa”. Invece, contrariamente a ciò sono state penalizzate alcune scuole del cratere, quali ad esempio la scuola media Tacchi Venturi, la primaria Luzio e l’Itts Divini di San Severino, la scuola media Ugo Betti di Camerino, il liceo linguistico di Cingoli e la scuola primaria Lucatelli di Tolentino. “La scuola è presidio sociale, civile e culturale - si legge nella locandina che annuncia il presidio di sabato - e se non se ne garantisce la qualità, il territorio è destinato all’abbandono e al fallimento delle proprie capacità di sviluppo”. Si scenderà in piazza pertanto per il diritto allo studio ma anche per un’edilizia scolastica a norma e contro lo spopolamento sei territori colpiti dal sisma. “Sono invitate le scuole, le amministrazioni, i cittadini, i genitori, gli insegnanti, il personale scolastico, per un sistema scolastico pubblico efficiente, contro la riduzione dell’organico e delle classi, contro l’abbandono dei luoghi devastati dal terremoto e per la verifica della vulnerabilità sismica di tutte le scuole”. 
g.g.

 

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