Taglio delle classi a San Severino: l'associazione 108 scrive all'ufficio scolastico regionale

Giovedì, 14 Giugno 2018 17:53 | Letto 962 volte   Clicca per ascolare il testo Taglio delle classi a San Severino: l'associazione 108 scrive all'ufficio scolastico regionale “L’ufficio scolastico regionale riveda la propria decisione relativamente alla scuola media Tacchi Venturi. Gli studenti hanno bisogno di un ambiente scolastico tranquillo e sereno, sono ancora provati dal sisma”. È l’associazione 108 Una Scuola per la vita che ha scritto all’ufficio scolastico regionale e, per conoscenza, al presidente della Regione Luca Ceriscioli. Il problema è presto detto: l’ufficio scolastico regionale non sta, di fatto, applicando una direttiva del Ministero dell’Istruzione in cui si dispone il mantenimento delle classi attivate nell’anno precedente, nelle aree colpite dal sisma. Questo è permesso dallo stesso Ministero, in deroga ai parametri previsti dalla normativa per la formazione delle classi. Più nel dettaglio, la scuola media di San Severino si è vista tagliare una sezione, scendendo così da cinque a quattro. “La circola del ministero - si legge nella lettera - è stata palesemente disattesa. La situazione di San Severino non rappresenta un’eccezione nel nostro territorio già messo a dura prova dal serpeggiante spopolamento e dalla crisi economica. Inoltre - aggiungono - i nostri ragazzi sono ancora psicologicamente molto provati da ciò che ha sconvolto la loro quotidianità e hanno bisogno, ma soprattutto diritto, ad un ambiente scolastico quanto più sereno e sicuro possibile”. Di sicuro, sottolineano i membri dell’associazione, è impensabile parlare di sicurezza scolastica e diritto allo studio se non viene tenuto conto del numero di studenti presenti nelle aule, quelli con disabilità o con bisogni educativi speciali. “Non si può - incalzano - non tener conto delle problematiche che avrebbero i ragazzi nellevacuare classi troppo affollate, rischio concreto visto il persistere degli eventi sismici. Tutte queste problematiche sono state individuate dal ministero chi ha dato disposizioni in merito. Siamo certi - concludono - che riusciate a capirne limportanza anche voi e pertanto richiediamo la revisione delle vostre decisioni”.Gaia Gennaretti

“L’ufficio scolastico regionale riveda la propria decisione relativamente alla scuola media Tacchi Venturi. Gli studenti hanno bisogno di un ambiente scolastico tranquillo e sereno, sono ancora provati dal sisma”.

È l’associazione 108 Una Scuola per la vita che ha scritto all’ufficio scolastico regionale e, per conoscenza, al presidente della Regione Luca Ceriscioli. Il problema è presto detto: l’ufficio scolastico regionale non sta, di fatto, applicando una direttiva del Ministero dell’Istruzione in cui si dispone il mantenimento delle classi attivate nell’anno precedente, nelle aree colpite dal sisma. Questo è permesso dallo stesso Ministero, in deroga ai parametri previsti dalla normativa per la formazione delle classi. Più nel dettaglio, la scuola media di San Severino si è vista tagliare una sezione, scendendo così da cinque a quattro.

“La circola del ministero - si legge nella lettera - è stata palesemente disattesa. La situazione di San Severino non rappresenta un’eccezione nel nostro territorio già messo a dura prova dal serpeggiante spopolamento e dalla crisi economica. Inoltre - aggiungono - i nostri ragazzi sono ancora psicologicamente molto provati da ciò che ha sconvolto la loro quotidianità e hanno bisogno, ma soprattutto diritto, ad un ambiente scolastico quanto più sereno e sicuro possibile”.

Di sicuro, sottolineano i membri dell’associazione, è impensabile parlare di sicurezza scolastica e diritto allo studio se non viene tenuto conto del numero di studenti presenti nelle aule, quelli con disabilità o con bisogni educativi speciali. “Non si può - incalzano - non tener conto delle problematiche che avrebbero i ragazzi nell'evacuare classi troppo affollate, rischio concreto visto il persistere degli eventi sismici. Tutte queste problematiche sono state individuate dal ministero chi ha dato disposizioni in merito. Siamo certi - concludono - che riusciate a capirne l'importanza anche voi e pertanto richiediamo la revisione delle vostre decisioni”.

Gaia Gennaretti

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