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Il "no" di Tolentino all'impianto di recupero fanghi

Mercoledì, 12 Settembre 2018 21:38 | Letto 1134 volte   Clicca per ascolare il testo Il "no" di Tolentino all'impianto di recupero fanghi Giuseppe Pezzanesi dice no alla realizzazione di un impianto di recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termovalorizzazione con produzione di energia termica ed elettrica previsto in contrada Cisterna nel Comune di Tolentino. Si tratta di un progetto proposto dalla società Biorecovery srl. Contraria lamministrazione che e si è già attivata per richiedere una complessa documentazione sulle eventuali attività che verranno svolte nell’impianto e sugli impatti ambientali. Inoltre sono state richieste specifiche valutazioni e pareri approfonditi da parte dei competenti Organi Sanitari Regionali, in particolare in merito alla valutazione degli impatti sanitari che lattività potrebbe determinare ed è stato anche richiesto l’intervento della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche, in quanto una porzione del lotto,dove dovrebbe sorgere l’impianto, risulta sottoposta alla tutela e nelle immediate adiacenze di un sito di notevole rilevanza archeologica sul quale è stato rinvenuto un insediamento delletà del bronzo. Quindi è ferma intenzione del sindaco e dell’amministrazione comunale fare quanto più possibile affinchè questa attività non venga impiantata nel Comune di Tolentino. Giulia Sancricca

Giuseppe Pezzanesi dice "no" alla realizzazione di un impianto di recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termovalorizzazione con produzione di energia termica ed elettrica previsto in contrada Cisterna nel Comune di Tolentino.

Si tratta di un progetto proposto dalla società Biorecovery srl.

Contraria l'amministrazione che e si è già attivata per richiedere una complessa documentazione sulle eventuali attività che verranno svolte nell’impianto e sugli impatti ambientali. Inoltre sono state richieste specifiche valutazioni e pareri approfonditi da parte dei competenti Organi Sanitari Regionali, in particolare in merito alla valutazione degli impatti sanitari che l'attività potrebbe determinare ed è stato anche richiesto l’intervento della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche, in quanto una porzione del lotto,dove dovrebbe sorgere l’impianto, risulta sottoposta alla tutela nelle immediate adiacenze di un sito di notevole rilevanza archeologica sul quale è stato rinvenuto un insediamento dell'età del bronzo.

Quindi è ferma intenzione del sindaco e dell’amministrazione comunale fare quanto più possibile affinchè questa attività non venga impiantata nel Comune di Tolentino.

Giulia Sancricca

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