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È morta Anna Brugnaro

Mercoledì, 10 Ottobre 2018 20:25 | Letto 4711 volte   Clicca per ascolare il testo È morta Anna Brugnaro Si è spenta a 101 anni, compiuti il 28 settembre scorso, Anna Brugnaro, mamma dell’arcivescovo Francesco Giovanni, che ha appreso la notizia mentre stava viaggiando verso Milano. L’ultimo saluto domani, venerdì 12 ottobre alle 14 a Varese. L’arcivescovo era solito andare a trovare sua mamma ogni volta che aveva degli impegni nei pressi di Varese e, questa volta, aveva rimandato la visita alla prossima settimana, sapendo che dai prossimi giorni avrebbe avuto più tempo a disposizione per stare con lei. Un profondo legame univa l’arcivescovo alla mamma, sempre presente nei suoi pensieri e nelle sue omelie, così ne parlava in occasione del suo centesimo compleanno: “Attraverso il suo sguardo profondo suscita sempre una grande pensosità e di fronte a lei spesso mi commuovo pensando al mistero profondo della vita che lei ci ha dato e a cui ci ha insegnato ad attaccarci. Anzitutto ha speso la sua vita per noi dopo la morte di papà per permetterci di condurre unesistenza serena, aprendoci gli occhi per prepararci al mondo con lo studio, la professionalità e ciò ha consentito a mia sorella e a me di assumere impegni importanti nella vita. Pur provenendo da famiglie la cui pratica non era così assidua - le parole di Brugnaro in occasione del centesimo compleanno della madre - la mamma ci ha insegnato lesperienza della fede aiutandoci a fare in modo che lesperienza cristiana fosse autentica e, in questo senso, ci ha sostenuti anche nel frequentare le varie associazioni giovanili e studentesche, sia nel paese dorigine di San Giorgio in Bosco, sia nella città di Padova dove abitavamo. Mia madre in seguito mi è sempre stata accanto, nutrendo sentimenti di gioia per la mia scelta definitiva del sacerdozio e poi nel momento della mia ordinazione episcopale. Di quel giorno ricordo con affetto il suo bel colloquio con Papa Benedetto XVI e lo scambio reciproco di pareri. Mamma Anna mi assiste sempre con la sua preghiera; ci sentiamo e possiamo vederci pressochè ogni giorno grazie al telefonino. La redazione

Si è spenta a 101 anni, compiuti il 28 settembre scorso, Anna Brugnaro, mamma dell’arcivescovo Francesco Giovanni, che ha appreso la notizia mentre stava viaggiando verso Milano. L’ultimo saluto domani, venerdì 12 ottobre alle 14 a Varese.

L’arcivescovo era solito andare a trovare sua mamma ogni volta che aveva degli impegni nei pressi di Varese e, questa volta, aveva rimandato la visita alla prossima settimana, sapendo che dai prossimi giorni avrebbe avuto più tempo a disposizione per stare con lei.

Un profondo legame univa l’arcivescovo alla mamma, sempre presente nei suoi pensieri e nelle sue omelie, così ne parlava in occasione del suo centesimo compleanno: “Attraverso il suo sguardo profondo suscita sempre una grande pensosità e di fronte a lei spesso mi commuovo pensando al mistero profondo della vita che lei ci ha dato e a cui ci ha insegnato ad attaccarci. Anzitutto ha speso la sua vita per noi dopo la morte di papà per permetterci di condurre un'esistenza serena, aprendoci gli occhi per prepararci al mondo con lo studio, la professionalità e ciò ha consentito a mia sorella e a me di assumere impegni importanti nella vita. Pur provenendo da famiglie la cui pratica non era così assidua - le parole di Brugnaro in occasione del centesimo compleanno della madre - la mamma ci ha insegnato l'esperienza della fede aiutandoci a fare in modo che l'esperienza cristiana fosse autentica e, in questo senso, ci ha sostenuti anche nel frequentare le varie associazioni giovanili e studentesche, sia nel paese d'origine di San Giorgio in Bosco, sia nella città di Padova dove abitavamo. Mia madre in seguito mi è sempre stata accanto, nutrendo sentimenti di gioia per la mia scelta definitiva del sacerdozio e poi nel momento della mia ordinazione episcopale. Di quel giorno ricordo con affetto il suo bel colloquio con Papa Benedetto XVI e lo scambio reciproco di pareri. Mamma Anna mi assiste sempre con la sua preghiera; ci sentiamo e possiamo vederci pressochè ogni giorno grazie al telefonino".

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La redazione

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