QUADRILATERO: Astaldi non ha più scuse

Venerdì, 12 Ottobre 2018 09:50 | Letto 1567 volte   Clicca per ascolare il testo QUADRILATERO: Astaldi non ha più scuse La riunione tecnica pre-CIPE ha sciolto qualsiasi problema sui lavori sulla SS76 e sui lotti 3 e 4 della Pedemontana. A fine mese ci sarà il via libera dal CIPE con il varo della delibera. Ora Astaldi non ha più scuse, i lavori possono andare avanti. Così Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, sulle conclusioni della riunione romana. Finora ho ascoltato molti attacchi sterili - specifica - spesso privi di fondamento sul ruolo del governo in questa vicenda, quando il fulcro di ogni problema è la crisi di unazienda privata che ora con il concordato si cerca di risolvere. Noi badiamo ai fatti e a risolvere problemi, e questo per il territorio appenninico indubbiamente lo è. Ereditiamo dal passato gestioni pessime sulle infrastrutture italiane e, come detto, anche improvvide scelte di Astaldi fatte fuori dal paese che hanno generato una crisi aziendale che rischiava di trascinare nel baratro anche tante imprese sane coinvolte nei subappalti. Chiaramente, considerata la situazione, rimarranno molte questioni da risolvere. Il Governo del Cambiamento però guarda alla sostanza difendendo gli interessi del territorio e dei cittadini per i provvedimenti di sua competenza, come nel caso del CIPE.

"La riunione tecnica pre-CIPE ha sciolto qualsiasi problema sui lavori sulla SS76 e sui lotti 3 e 4 della Pedemontana. A fine mese ci sarà il via libera dal CIPE con il varo della delibera.

Ora Astaldi non ha più scuse, i lavori possono andare avanti". Così Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, sulle conclusioni della riunione romana.

"Finora ho ascoltato molti attacchi sterili - specifica - spesso privi di fondamento sul ruolo del governo in questa vicenda, quando il fulcro di ogni problema è la crisi di un'azienda privata che ora con il concordato si cerca di risolvere. Noi badiamo ai fatti e a risolvere problemi, e questo per il territorio appenninico indubbiamente lo è. Ereditiamo dal passato gestioni pessime sulle infrastrutture italiane e, come detto, anche improvvide scelte di Astaldi fatte fuori dal paese che hanno generato una crisi aziendale che rischiava di trascinare nel baratro anche tante imprese sane coinvolte nei subappalti.

Chiaramente, considerata la situazione, rimarranno molte questioni da risolvere. Il Governo del Cambiamento però guarda alla sostanza difendendo gli interessi del territorio e dei cittadini per i provvedimenti di sua competenza, come nel caso del CIPE".

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