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Scritte su muri e panchine: “responsabili puliscano a loro spese”

Sabato, 03 Novembre 2018 10:35 | Letto 1170 volte   Clicca per ascolare il testo Scritte su muri e panchine: “responsabili puliscano a loro spese” “Si sono definiti come vandali ma io credo che il nome che li contraddistingua meglio sia idioti”. Risveglio dal sapore amaro per il sindaco di Belforte, Roberto Paoloni. Questa mattina infatti sono comparse scritte e disegni su edifici, tombini, panchine e addirittura sull’asfalto. Evidentemente nella notte qualcuno deve essere divertito ad imbrattare non solo la proprietà pubblica ma anche quella privata. Si cercano i responsabili: “Alcuni idioti - è lo sfogo del primo cittadino - si sono divertiti ad imbrattare  delle panchine pubbliche, asfalto, tombini e addirittura degli edifici di famiglie terremotate, non avendo così neppure il rispetto per chi da due anni non può abitare in quelle case. Chiedo a chi sapesse qualcosa in merito a questa bella bravata di contattarci cosicché gli idioti possano pulire direttamente a loro spese in modo che si ricordino per sempre del loro bel gesto. Genitori e amici che eventualmente coprissero certi gesti - aggiunge- sono per me ugualmente, se non maggiormente, colpevoli e anchessi idioti. Nel nostro paese cose del genere non sono tollerate mi dispiace, se vogliono disegnare lo facessero a casa loro in salotto se gli viene permesso. Sono furioso - conclude - non tollero che si tratti in questo modo sia la proprietà privata ma in modo particolare quella pubblica, che deve essere sacra perché di tutti”. G.G.

“Si sono definiti come vandali ma io credo che il nome che li contraddistingua meglio sia idioti”. Risveglio dal sapore amaro per il sindaco di Belforte, Roberto Paoloni. Questa mattina infatti sono comparse scritte e disegni su edifici, tombini, panchine e addirittura sull’asfalto. Evidentemente nella notte qualcuno deve essere divertito ad imbrattare non solo la proprietà pubblica ma anche quella privata. Si cercano i responsabili: “Alcuni idioti - è lo sfogo del primo cittadino - si sono divertiti ad imbrattare  delle panchine pubbliche, asfalto, tombini e addirittura degli edifici di famiglie terremotate, non avendo così neppure il rispetto per chi da due anni non può abitare in quelle case. Chiedo a chi sapesse qualcosa in merito a questa bella bravata di contattarci cosicché gli idioti possano pulire direttamente a loro spese in modo che si ricordino per sempre del loro bel gesto. Genitori e amici che eventualmente coprissero certi gesti - aggiunge- sono per me ugualmente, se non maggiormente, colpevoli e anch'essi idioti. Nel nostro paese cose del genere non sono tollerate mi dispiace, se vogliono disegnare lo facessero a casa loro in salotto se gli viene permesso. Sono furioso - conclude - non tollero che si tratti in questo modo sia la proprietà privata ma in modo particolare quella pubblica, che deve essere sacra perché di tutti”.

G.G.

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