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Sae marce, intervengono Le Iene

Mercoledì, 14 Novembre 2018 11:55 | Letto 1218 volte   Clicca per ascolare il testo Sae marce, intervengono Le Iene Il programma d’inchiesta di Italia Uno, “Le Iene” accende i riflettori sullo stato della soluzioni abitative di emergenza nei centri terremotati.  Barbara Cacciolari, ex esponente di Forza Italia, rincara la dose e su Facebook scrive: “Le Iene si mobilitano per mettere in luce lo stato attuale di molte delle SAE consegnate. Ad oggi molte sono ammuffite. Il servizio punta diritto contro Arcale e le “modalità” utilizzate per costruire e gestire l’emergenza abitativa dopo il terremoto.Costi stratosferici, doppie carte di credito, operai non retribuiti, materiale ammuffito già prima di essere montato.Confidiamo nella Magistratura – dice Barbara Cacciolari - acciocché si individui e si proceda nel rispetto delle persone che hanno perso tutto”.La questione delle Sae ammuffite era stata denunciata nei giorni scorsi da una terremotata di Muccia che sulla propria pagina Facebook aveva pubblicato le foto dei funghi nati sul pavimento della propria casa in legno. Un servizio che ha creato indignazione quello trasmesso da Italia Uno dove il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha ammesso “difetti di costruzione di qualche casetta, dovuto alla mancanza di controlli durante il montaggio”. Intanto i terremotati dell’entroterra maceratese e non solo si trovano a vivere un secondo sfratto: prima quello causato dal sisma e ora quello dovuto alle pareti, ai tetti o ai pavimenti marci delle case che avrebbero dovuto tenerli al sicuro in attesa di riavere le loro abitazioni. GS

Il programma d’inchiesta di Italia Uno, “Le Iene” accende i riflettori sullo stato della soluzioni abitative di emergenza nei centri terremotati. 

Barbara Cacciolari, ex esponente di Forza Italia, rincara la dose e su Facebook scrive: “Le Iene si mobilitano per mettere in luce lo stato attuale di molte delle SAE consegnate. Ad oggi molte sono ammuffite. Il servizio punta diritto contro Arcale e le “modalità” utilizzate per costruire e gestire l’emergenza abitativa dopo il terremoto.
Costi stratosferici, doppie carte di credito, operai non retribuiti, materiale ammuffito già prima di essere montato.
Confidiamo nella Magistratura – dice Barbara Cacciolari - acciocché si individui e si proceda nel rispetto delle persone che hanno perso tutto”.
La questione delle Sae ammuffite era stata denunciata nei giorni scorsi da una terremotata di Muccia che sulla propria pagina Facebook aveva pubblicato le foto dei funghi nati sul pavimento della propria casa in legno.

Un servizio che ha creato indignazione quello trasmesso da Italia Uno dove il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha ammesso “difetti di costruzione di qualche casetta, dovuto alla mancanza di controlli durante il montaggio”.

Intanto i terremotati dell’entroterra maceratese e non solo si trovano a vivere un secondo sfratto: prima quello causato dal sisma e ora quello dovuto alle pareti, ai tetti o ai pavimenti marci delle case che avrebbero dovuto tenerli al sicuro in attesa di riavere le loro abitazioni.

GS

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