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Manuel Casoni, lettera aperta a Conte: “Rabbia e vergogna per come siamo stati trattati”

Sabato, 24 Novembre 2018 10:13 | Letto 1693 volte   Clicca per ascolare il testo Manuel Casoni, lettera aperta a Conte: “Rabbia e vergogna per come siamo stati trattati” “Da terremotato provo vergogna, rabbia, per come siamo stati trattati, visto che sia io che i miei concittadini abbiamo già dovuto affrontare il dramma, le sofferenze di questa emergenza del terremoto, un evento che mi creda ti sconvolge la vita”. È Manuel Casoni, giovane cittadino di Muccia, avvocato 31enne. Ieri mattina ha scritto una lettera aperta, pubblicata sulla sua pagina Facebook, indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.   “Muccia - scrive - così come i tantissimi comuni limitrofi, è stata devastata dalle violenti scosse che in una fredda sera di fine ottobre hanno cambiato la vita di tutti noi abitanti dellAlto Maceratese. Anche Muccia è stata letteralmente abbandonata a sé stessa, considerando che qua abbiamo ancora zone rosse e macerie nelle vie. Come se non bastasse, da ultimo, si è verificata anche la triste e vergognosa vicenda dellammaloramento delle S.A.E”. Oltre che ai gravi problemi progettuali e strutturali, Casoni accenna anche ai costi esorbitanti per costruirle e ai recenti episodi dei pavimenti ammuffiti: “Dopo neanche un anno dalla loro consegna avvenuta tra il dicembre 2017 ed il febbraio 2018, le stesse casette presentano pavimenti rovinati, marci, con tanto di materiali di legno utilizzati zuppi di acqua, con lulteriore presenza di muffa e funghi.  Tale situazione - dice - che definisco indecente purtroppo è in continua evoluzione, considerato che le S.A.E. danneggiate aumentano di giorno in giorno, a seguito dei controlli che in queste ore stanno avvenendo. Da terremotato provo vergogna, rabbia, per come siamo stati trattati. Ho ancora addosso i brividi, la paura provati nello scappare da casa, al buio, durante la violentissima scossa delle 21.18, mentre vicino sentivo cadere pezzi di muro, e respiravo la polvere dei calcinacci!”. Non bastava aver subíto quel dramma, non basta vivere nell’incertezza e con la consapevolezza che ci vorranno anni perché la sua casa, come quella di tanti altri, possa essere ricostruita. “Anche io rischio di dover uscire dalla S.A.E. - torna a dire - che proprio il Presidente Luca Ceriscioli e il suo Assessore Angelo Sciapichetti, alla presenza della Protezione Civile Nazionale hanno consegnato a me e alla mia famiglia, con tanto di sorrisi e strette di mano (cosa che da me non hanno avuto e mai avranno). Con la presente lettera, volevo esprimere la delusione che sto provando, nonché la rabbia per come sono stati trattati i miei concittadini. Siamo delle persone e come tali meritiamo rispetto! Colgo loccasione per invitarLa a Muccia a portare il sostegno di questo Governo alla gente, invito esteso anche ai Vice Presidenti onorevole Matteo Salvini e onorevole Luigi Di Maio, nonché a tutti gli esponenti del suo Governo. Sicuramente non risponderà a questa mia lettera - conclude - ma almeno sarà stato un tentativo per cercare di non far spegnere i riflettori su questa problematica, e su questi bellissimi borghi come Muccia. Vogliamo far rinascere queste zone”. G.G.

“Da terremotato provo vergogna, rabbia, per come siamo stati trattati, visto che sia io che i miei concittadini abbiamo già dovuto affrontare il dramma, le sofferenze di questa emergenza del terremoto, un evento che mi creda ti sconvolge la vita”. È Manuel Casoni, giovane cittadino di Muccia, avvocato 31enne. Ieri mattina ha scritto una lettera aperta, pubblicata sulla sua pagina Facebook, indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. 

 “Muccia - scrive - così come i tantissimi comuni limitrofi, è stata devastata dalle violenti scosse che in una fredda sera di fine ottobre hanno cambiato la vita di tutti noi abitanti dell'Alto Maceratese. Anche Muccia è stata letteralmente abbandonata a sé stessa, considerando che qua abbiamo ancora zone rosse e macerie nelle vie. Come se non bastasse, da ultimo, si è verificata anche la triste e vergognosa vicenda dell'ammaloramento delle S.A.E”. Oltre che ai gravi problemi progettuali e strutturali, Casoni accenna anche ai costi esorbitanti per costruirle e ai recenti episodi dei pavimenti ammuffiti: “Dopo neanche un anno dalla loro consegna avvenuta tra il dicembre 2017 ed il febbraio 2018, le stesse casette presentano pavimenti rovinati, marci, con tanto di materiali di legno utilizzati zuppi di acqua, con l'ulteriore presenza di muffa e funghi. 

Tale situazione - dice - che definisco indecente purtroppo è in continua evoluzione, considerato che le S.A.E. danneggiate aumentano di giorno in giorno, a seguito dei controlli che in queste ore stanno avvenendo. Da terremotato provo vergogna, rabbia, per come siamo stati trattati. Ho ancora addosso i brividi, la paura provati nello scappare da casa, al buio, durante la violentissima scossa delle 21.18, mentre vicino sentivo cadere pezzi di muro, e respiravo la polvere dei calcinacci!”.

Non bastava aver subíto quel dramma, non basta vivere nell’incertezza e con la consapevolezza che ci vorranno anni perché la sua casa, come quella di tanti altri, possa essere ricostruita. “Anche io rischio di dover uscire dalla S.A.E. - torna a dire - che proprio il Presidente Luca Ceriscioli e il suo Assessore Angelo Sciapichetti, alla presenza della Protezione Civile Nazionale hanno consegnato a me e alla mia famiglia, con tanto di sorrisi e strette di mano (cosa che da me non hanno avuto e mai avranno). Con la presente lettera, volevo esprimere la delusione che sto provando, nonché la rabbia per come sono stati trattati i miei concittadini. Siamo delle persone e come tali meritiamo rispetto! Colgo l'occasione per invitarLa a Muccia a portare il sostegno di questo Governo alla gente, invito esteso anche ai Vice Presidenti onorevole Matteo Salvini e onorevole Luigi Di Maio, nonché a tutti gli esponenti del suo Governo. Sicuramente non risponderà a questa mia lettera - conclude - ma almeno sarà stato un tentativo per cercare di non far spegnere i riflettori su questa problematica, e su questi bellissimi borghi come Muccia. Vogliamo far rinascere queste zone”.

G.G.

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