Una comunicazione poco gradita è giunta ad alcune famiglie del sarnanese.
Ai terremotati per cui non erano state scelte le Sae ma l'assegnazione provvisoria di unità immobiliari è arrivata la comunicazione dell'Erap che ha revocato l'acquisto degli stabili all'impresa costruttrice. Le famiglie restano così, per la seconda volta, senza una casa.
"Ho pubblicato il mio rammarico sui social - dice l'avvocato sarnanese Giorgio Salustri - , a un anno dall'assegnazione, negli alloggi non erano ancora iniziati i lavori di sistemazione, ma quello che da più fastidio è la gestione operata dall'Erap e dalla Regione.
Il governatore si vantava di aver posto in essere l'operazione immobiliare più grande degli ultimi 40 anni. Una operazione che è risultata un flop. Non c'è stata la volontà politica, da parte della giunta regionale, di portare avanti la situazione, poi tutto è gravato sulle imprese proprietarie di queste case invendute non ultimate. Alcune, le più forti economicamente, sono riuscite ad ultimare i lavori, altre no. Ma anche quelle ultimate ad oggi non sono state consegnate, non sono stati fatti nemmeno i rogiti. E' una macchina che va a rilento.
Queste imprese non hanno avuto il minimo sostegno da parte della Regione - denuncia Salustri - che avrebbe dovuto farsi garante in modo tale che le imprese potevano acquisire un mutuo per terminare i lavori delle case".
Oltre il danno, la beffa per i terremotati che dovranno così trovare una ulteriore sistemazione.
GS