Ha fatto visita a Sarnano questa mattina la moglie del cantante Andrea Bocelli, Veronica Berti, per un saluto agli studenti a cui la Andrea Bocelli Foundation ha ridato una nuova scuola. Nel suo viaggio nelle Marche, dove è attesa a Muccia intorno alle 14 per visionare l’avanzamento dei lavori dell’istituto scolastico De Amicis, non poteva non passare per Sarnano per vedere la soddisfazione e la gioia dei bambini.
“La gioia è nostra – ha affermato – ed è sempre una unione di forze. Noi crediamo molto nelle sinergie. Abbiamo avuto l’aiuto di tante persone, con gli sms solidali abbiamo ricevuto ben 270mila euro e questa cifra l’abbiamo messa a frutto ancor prima di averla in tasca. A tutti coloro che ci hanno supportato dico che la trasparenza è fondamentale e che possono venire a vedere coi loro occhi quello che abbiamo realizzato”.
La musica di Bocelli emoziona dunque, ma anche i suoi gesti, e anche Muccia ne beneficerà. Grazie alla Fondazione il Comune e i piccoli studenti avranno una nuova scuola: “Ovviamente – sottolinea Berti – rimaniamo nelle zone più colpite seguendo le istruzioni del commissario per la ricostruzione. Tantissime delle famiglie dei bimbi che sono a scuola vivono ancora nei container o in situazioni non definitive e nel nostro piccolo cerchiamo di portare alla comunità quel centro che è la scuola dove non solo si va per imparare ma anche per stare insieme, per imparare a vivere. Ce la metteremo tutta e speriamo di poter consegnare l’opera, tempo permettendo, in 150 giorni”.
Quella di Veronica Berti è stata una visita molto gradita per Sarnano e a confermarlo è stato il sindaco Franco Ceregioli: “Per noi è stato un piacere perché ormai sono amici di Sarnano. Oltre a ringraziarli per ciò che hanno già fatto, mi sento di ringraziaeli per ciò che stanno facendo per il territorio. Il nuovo intervento a Muccia è un segno di vicinanza della famiglia Bocelli e un esempio perché tanti altri donatori si sono avvicinati e consentono la realizzazione di opere importanti. Purtroppo – continua – tutto ciò che riguarda le donazioni private ha un canale privilegiato, se ne vedono i risultati, mentre il pubblico è ancora fermo al palo. Bisogna fare qualcosa per far sì che anche la ricostruzione pubblica possa avere gli stessi risultati di quella fatta dai privati”.
g.g.