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Camerino. Atto vandalico. Chiesetta di Fonte San Venanzio, ferita due volte

Lunedì, 11 Marzo 2019 15:38 | Letto 21772 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino. Atto vandalico. Chiesetta di Fonte San Venanzio, ferita due volte Atto vandalico e gesto inqualificabile, perpetrato ai danni della Chiesetta di Fonte San Venanzio a Camerino. Ignoti balordi, si sono introdotti allinterno del piccolo luogo di culto dedicato a SantAnastasio, nellarea dellomonimo quartiere, infrangendo i vetri delle finestre e sfregiandone le pareti in più punti con segni e scritte e, accendendo anche fuochi.  Non paghi dellazione stupida e insensata, hanno anche imbrattato di vernice nera la statuetta della Madonna e il crocifisso. Profondo dispiacere è stato espresso dal parroco don Marco Gentilucci, accortosi dellaccaduto ieri sera, dopo essere stato informato da una giovane coppia che, a spasso con il cane in quella zona, notata la porta insolitamente aperta della chiesetta, ha constatato lo scempio che era stato compiuto.  Siamo subito corsi sul posto-  racconta il parroco- anche perché la chiesa era stata messa in sicurezza, era chiusa e dunque  mai avremmo pensato di trovarci di fronte a quello che invece è accaduto.  Giocando con la situazione disolamento dei luoghi, invece questi malintenzionati sono entrati per compiere  questo questo grave affronto ad un luogo di culto già ferito dal terremoto e quindi, una chiesa doppiamente ferita. Riprovevole nella maniera più assoluta, questo gesto di non rispetto per un luogo sacro, così importante e a cuore dalla nostra città-  dice don Marco- Non è tanto il danno materiale  causato, non essendoci allinterno della chiesa alcunchè dimportante o di particolare pregio, ma è proprio il gesto di non rispetto per un luogo così prezioso.  Un atto sicuramente blasfemo da stigmatizzare, che colpisce tutta la comunità.     Un gesto negativo che provoca una grande tristezza  e- aggiunge il parroco- per arrivare a fondo della questione, personalmente ho sporto denuncia;  la cosa che forse più mi addolora è pensare che potrebbe essere stato anche qualcuno che in fondo non è molto lontano dalla nostra realtà, magari ragazzi che girano in modo incontrollato; certamente non mi ergo ad accusatore di nessuno, so solo che in questo momento cè davvero una profonda tristezza  per quello che è successo. Nè allinterno della chiesa e neppure nelle immediate vicinanze esistono telecamere di viseosorveglianza che possano aiutare allindividuazione dei colpevoli. In passato non cerano mai stati timori di questo genere, forse perchè, anche se sporadicamente, prima del terremoto la chiesetta era comunque frequentata- conclude amareggiato don Marco- Dopo la messa in sicurezza invece il posto, anche a motivo dellimpraticabilità, era rimasto un po a sè, ma noi non avremmo mai pensato che si potesse arrivare a tanto. Di certo, provvederemo al più presto ad installare dei sistemi di sicurezza che ci possano far stare tranquilli anche per il futuro.  C.C.

Atto vandalico e gesto inqualificabile, perpetrato ai danni della Chiesetta di Fonte San Venanzio a Camerino. Ignoti balordi, si sono introdotti all'interno del piccolo luogo di culto dedicato a Sant'Anastasio, nell'area dell'omonimo quartiere, infrangendo i vetri delle finestre e sfregiandone le pareti in più punti con segni e scritte e, accendendo anche fuochi.

finestra chiesa

 Non paghi dell'azione stupida e insensata, hanno anche imbrattato di vernice nera la statuetta della Madonna e il crocifisso. Profondo dispiacere è stato espresso dal parroco don Marco Gentilucci, accortosi dell'accaduto ieri sera, dopo essere stato informato da una giovane coppia che, a spasso con il cane in quella zona, notata la porta insolitamente aperta della chiesetta, ha constatato lo scempio che era stato compiuto. 

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"Siamo subito corsi sul posto-  racconta il parroco- anche perché la chiesa era stata messa in sicurezza, era chiusa e dunque  mai avremmo pensato di trovarci di fronte a quello che invece è accaduto.  Giocando con la situazione d'isolamento dei luoghi, invece questi malintenzionati sono entrati per compiere  questo questo grave affronto ad un luogo di culto già ferito dal terremoto e quindi, una chiesa doppiamente ferita. Riprovevole nella maniera più assoluta, questo gesto di non rispetto per un luogo sacro, così importante e a cuore dalla nostra città-  dice don Marco- Non è tanto il danno materiale  causato, non essendoci all'interno della chiesa alcunchè d'importante o di particolare pregio, ma è proprio il gesto di non rispetto per un luogo così prezioso".  Un atto sicuramente blasfemo da stigmatizzare, che colpisce tutta la comunità.

Madonnina

   " Un gesto negativo che provoca una grande tristezza  e- aggiunge il parroco- per arrivare a fondo della questione, personalmente ho sporto denuncia;  la cosa che forse più mi addolora è pensare che potrebbe essere stato anche qualcuno che in fondo non è molto lontano dalla nostra realtà, magari ragazzi che girano in modo incontrollato; certamente non mi ergo ad accusatore di nessuno, so solo che in questo momento c'è davvero una profonda tristezza  per quello che è successo". Nè all'interno della chiesa e neppure nelle immediate vicinanze esistono telecamere di viseosorveglianza che possano aiutare all'individuazione dei colpevoli. " In passato non c'erano mai stati timori di questo genere, forse perchè, anche se sporadicamente, prima del terremoto la chiesetta era comunque frequentata- conclude amareggiato don Marco- Dopo la messa in sicurezza invece il posto, anche a motivo dell'impraticabilità, era rimasto un po' a sè, ma noi non avremmo mai pensato che si potesse arrivare a tanto. Di certo, provvederemo al più presto ad installare dei sistemi di sicurezza che ci possano far stare tranquilli anche per il futuro". 

C.C.

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