Cronache dall’iperuranio: Arcale, causa milionaria contro tutti

Giovedì, 21 Marzo 2019 08:33 | Letto 1240 volte   Clicca per ascolare il testo Cronache dall’iperuranio: Arcale, causa milionaria contro tutti Una causa milionaria quella intentata dal consorzio Arcale contro tu gli enti coinvolti nel terremoto del Centro Italia: Regione Marche, Erap, Presidenza del Consiglio e Protezione Civile. Ben 65milioni è l’ammontare del risarcimento che Arcale chiederà per tutti i ritardi accumulati nella realizzazione e consegna di 1.600 Sae.  Non è una decisione presa a cuor leggero né, da parte dei proponenti, si è mai pensato alla ricerca di un qualsiasi pretesto per sottrarsi alle proprie responsabilità - sostengono in una nota i membri del Consorzio -. Responsabilità, va ricordato, che sono state assunte ogni volta senza riserve. Anche quando, come nel più recente caso dei pozzetti installati non ad opera d’arte, il Consorzio si è fatto carico delle responsabilità di altri soggetti. L’immagine del Consorzio Arcale ha ricevuto danni notevoli dalle decisioni dei soggetti istituzionali coinvolti nella gestione del post-sisma”.  Arcale difende la sua storia fatta anche di casette realizzate in condizioni quanto mai avverse ma sempre apprezzate dai committenti ma la Regione ha rovinato tutto: “Questa immagine è stata ferita dalle iniziative di soggetti come la Regione Marche, nonostante la disponibilità incondizionata del Consorzio a risolvere le poche problematiche emerse, quasi tutte risolvibili e risolte con soddisfazione degli utenti. Alla nostra proposta di un accordo bonario - proseguono - la Regione ha replicato scegliendo lei stessa la via della contestazione legale chiudendo così la porta alla composizione pacifica della controversia. La causa civile da noi intrapresa è dunque un atto dovuto che ha fondate ragioni di fronte a interlocutori indisponibili che continuano a ledere la reputazione del Consorzio per ragioni che sfuggono al buon senso comune ma, forse, sono più comprensibili in chiave politica. La disponibilità del Consorzio per un accordo rimane intatta. Restiamo in attesa di un’interlocuzione sobria ed equilibrata. g.g.
Una causa milionaria quella intentata dal consorzio Arcale contro tu gli enti coinvolti nel terremoto del Centro Italia: Regione Marche, Erap, Presidenza del Consiglio e Protezione Civile.
Ben 65milioni è l’ammontare del risarcimento che Arcale chiederà per tutti i ritardi accumulati nella realizzazione e consegna di 1.600 Sae. 
"Non è una decisione presa a cuor leggero né, da parte dei proponenti, si è mai pensato alla ricerca di un qualsiasi pretesto per sottrarsi alle proprie responsabilità - sostengono in una nota i membri del Consorzio -. Responsabilità, va ricordato, che sono state assunte ogni volta senza riserve. Anche quando, come nel più recente caso dei pozzetti installati non ad opera d’arte, il Consorzio si è fatto carico delle responsabilità di altri soggetti. L’immagine del Consorzio Arcale ha ricevuto danni notevoli dalle decisioni dei soggetti istituzionali coinvolti nella gestione del post-sisma”. 
Arcale difende la sua storia fatta anche di casette realizzate in condizioni quanto mai avverse ma sempre apprezzate dai committenti ma la Regione ha rovinato tutto: “Questa immagine è stata ferita dalle iniziative di soggetti come la Regione Marche, nonostante la disponibilità incondizionata del Consorzio a risolvere le poche problematiche emerse, quasi tutte risolvibili e risolte con soddisfazione degli utenti. Alla nostra proposta di un accordo bonario - proseguono - la Regione ha replicato scegliendo lei stessa la via della contestazione legale chiudendo così la porta alla composizione pacifica della controversia. La causa civile da noi intrapresa è dunque un atto dovuto che ha fondate ragioni di fronte a interlocutori indisponibili che continuano a ledere la reputazione del Consorzio per ragioni che sfuggono al buon senso comune ma, forse, sono più comprensibili in chiave politica. La disponibilità del Consorzio per un accordo rimane intatta. Restiamo in attesa di un’interlocuzione sobria ed equilibrata".
g.g.

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