A Camerino, festa e condivisione hanno caratterizzato il colorato weekend di solidarietà, culminato nei tornei dell’amicizia, col coinvolgimento di una folta delegazione di atleti, allenatori e dirigenti di società sportive.
Un'autentica rete solidale quella che si è potuta nutrire giorno per giorno, grazie alla Società Sportiva Fides Si-SMA, che ha accolto il progetto promosso dall’Ordine Francescano Secolare nazionale in collaborazione con l’asd Camerino Calcio e Cus Camerino, col patrocinio del Comune e il fondamentale sostegno dell’odf locale. Una due giorni di sport, condivisione e festa, concretizzatasi nell’unico forte abbraccio che ha stretto ben 152 ragazzi e le società sportive del territorio. Nell’aderire con entusiasmo all'iniziativa dell’Ordine Francescano Secolare, col progetto “Abitare le distanze”, l’associazione sportiva CSI milanese, già due anni fa aveva stretto rapporti con Camerino e con l'ordine francescano locale. A loro si sono subito uniti gli “Amici di Pablo STUOIE 1982” di Lugo di Romagna che, moltiplicando i contatti coordinati da Milano, hanno amplificato la rete di trattative col territorio ferito, chiudendole a cerchio in un disegno di concreta solidarietà, in cui ognuno ha fatto la sua parte
Risultato, un tangibile segno di vicinanza e sostegno al disagio delle popolazioni colpite dal sisma e un momento educativo di forte condivisione, incoraggiato dal ruolo aggregante dello sport. Tornei dell’amicizia di calcio, pallavolo e atletica, disputatisi per buona parte della giornata di sabato presso gli impianti sportivi della città, sono proseguiti per tutta la mattinata di domenica. Ragazzi ospiti e accompagnatori, non senza emozione, hanno avuto modo di respirare anche il silenzio e la desolazione del centro storico ferito di Camerino.
La messa presieduta dall’arcivescovo Francesco Massara nel Palazzetto dello Sport , ha concluso il gioioso gemellaggio che, tra i saluti finali e gli abbracci, ha trovato un altro forte motivo per continuare il suo cammino.
“Una festa di unione tra comunità che, attraverso la condivisione- ha commentato Mons. Massara- ha saputo esprimere la gioia e la fratellanza che va al di là di ogni muro"
C.C.