Stampa questa pagina

Campo polivalente di Muccia, un anno per realizzarlo. “Grazie agli oltre 500 donatori”

Venerdì, 12 Luglio 2019 08:50 | Letto 1398 volte   Clicca per ascolare il testo Campo polivalente di Muccia, un anno per realizzarlo. “Grazie agli oltre 500 donatori” È iniziato tutto l’8 luglio dello scorso anno quando un manipolo di volontari hanno firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Muccia e presentato il progetto dell’area verde polivalente inaugurata qualche giorno fa. “Dona un metro di campo”, così si chiamava il progetto e si proponeva l’ambizioso obiettivo di creare un luogo per grandi e piccini dove poter giocare, fare due chiacchiere, insomma socializzare e fare comunità. Quella comunità che si era andata perdendo con il sisma che ha distrutto il paese e che è imprescindibile per una vita sana come lo sono lo sport e il movimento.  A portare avanti il progetto, otto volontari da ogni parte d’Italia, a partire dal locale pediatra, Salvatore Stasolla, originario della Puglia, Ornella Giaconi, iesina già promotrice di altri progetti nella zona, Alessandro Petrucci di Roma, Letizia Pellecchia di Perugia, Andrea di Franco di Ladispoli, Serena Grigoletto con gli “Sfollati Allegri”, Carmen Stella di “La Terra Trema il Cuore No Onlus” e Raffaela Trojani di Muccia.(Larea come era prima dei lavori) “Dopo la firma del protocollo d’intesa - racconta Letizia Pellecchia a nome di tutti i volontari - siamo immediatamente partiti affrontando il primo step, ovvero la pulizia dell’area che era una vera e propria discarica e sulla quale abbiamo sognato, immaginando che potesse diventare molto di più”. Tutti i lavori erano a carica del gruppo di volontari e sotto la loro responsabilità, ognuno di questi (la realizzazione dell’impianto di irrigazione, la semina del prato, la recinzione, l’impianto di illuminazione, la sistemazione dell’area circostante), è stato realizzato a norma di legge per garantire la totale sicurezza nell’utilizzo. I preventivi singoli quanto quello finale - aggiunge - facevano paura ma con l’entusiasmo abbiamo sempre superato tutto. Avevamo fatto una promessa e l’avremmo mantenuta, anche se non sapevamo in quanto tempo ci saremmo riusciti, ma non avremmo mai mollato”. Tante le difficoltà affrontate e gli stop momentanei al progetto e dopo un anno il campo polivalente era già pronto. Tutto questo però non sarebbe stato possibile senza la solidarietà degli italiani. I volontari hanno portato avanti raccolte fondi tramite diversi canali: donazioni libere, lotterie, serate a scopo benefico, vendita della “Maglia del Cuore”, dell’associazione “La Terra Trema il Cuore No Onlus”, e molto altro. Determinante per la conclusione dei lavori è stata una generosissima donazione della Cgil. “Abbiamo tenuto in maniera particolare alla trasparenza - torna a dire Pellecchia -. Per questo, sulla pagina Facebook ufficiale del progetto abbiamo pubblicato ogni donazione, che fosse di pochi euro o di più. Tutto assolutamente registrato e visibile in libro di prima nota. Crediamo che sia anche per questa nostra nostra scelta che ci è stata data una grandissima fiducia da parte di più di 500 persone”.(Il campetto oggi)Il campetto di cui oggi la comunità di Muccia può godere è un luogo in cui giocare, ma non solo a calcio o a pallavolo. È un luogo in cui svagarsi, facendo ogni sorta di attività possibile all’aperto con lo scopo fondamentale di stare insieme, “per dare un calcio alla paura, quella che è rimasta dentro e quella che creano le scosse che ancora si sentono, alla chiusura in sé stessi di questi ragazzi, per la condivisione, la riscoperta di uno sport magari abbandonato ma per cui si nutre passione. Dopo aver ridato un tetto ai cittadini con le Sae, abbiamo ritenuto che questa fosse un’urgenza. Non è stato semplice operare a distanza tra noi volontari - conclude - i sacrifici sono stati tantissimi, ma non ci piace definirli tali, perché motivazione ed entusiasmo li hanno resi piacevoli. Ringraziamo con tutto il cuore chi ha contribuito in qualunque modo e maniera, alla realizzazione di un sogno che oggi è una magnifica realtà”. Gaia Gennaretti
È iniziato tutto l’8 luglio dello scorso anno quando un manipolo di volontari hanno firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Muccia e presentato il progetto dell’area verde polivalente inaugurata qualche giorno fa.

“Dona un metro di campo”, così si chiamava il progetto e si proponeva l’ambizioso obiettivo di creare un luogo per grandi e piccini dove poter giocare, fare due chiacchiere, insomma socializzare e fare comunità. Quella comunità che si era andata perdendo con il sisma che ha distrutto il paese e che è imprescindibile per una vita sana come lo sono lo sport e il movimento. 

A portare avanti il progetto, otto volontari da ogni parte d’Italia, a partire dal locale pediatra, Salvatore Stasolla, originario della Puglia, Ornella Giaconi, iesina già promotrice di altri progetti nella zona, Alessandro Petrucci di Roma, Letizia Pellecchia di Perugia, Andrea di Franco di Ladispoli, Serena Grigoletto con gli “Sfollati Allegri”, Carmen Stella di “La Terra Trema il Cuore No Onlus” e Raffaela Trojani di Muccia.

campetto muccia

(L'area come era prima dei lavori)

“Dopo la firma del protocollo d’intesa - racconta Letizia Pellecchia a nome di tutti i volontari - siamo immediatamente partiti affrontando il primo step, ovvero la pulizia dell’area che era una vera e propria discarica e sulla quale abbiamo sognato, immaginando che potesse diventare molto di più”. Tutti i lavori erano a carica del gruppo di volontari e sotto la loro responsabilità, "ognuno di questi (la realizzazione dell’impianto di irrigazione, la semina del prato, la recinzione, l’impianto di illuminazione, la sistemazione dell’area circostante), è stato realizzato a norma di legge per garantire la totale sicurezza nell’utilizzo. I preventivi singoli quanto quello finale - aggiunge - facevano paura ma con l’entusiasmo abbiamo sempre superato tutto. Avevamo fatto una promessa e l’avremmo mantenuta, anche se non sapevamo in quanto tempo ci saremmo riusciti, ma non avremmo mai mollato”. Tante le difficoltà affrontate e gli stop momentanei al progetto e dopo un anno il campo polivalente era già pronto. Tutto questo però non sarebbe stato possibile senza la solidarietà degli italiani. I volontari hanno portato avanti raccolte fondi tramite diversi canali: donazioni libere, lotterie, serate a scopo benefico, vendita della “Maglia del Cuore”, dell’associazione “La Terra Trema il Cuore No Onlus”, e molto altro.

Determinante per la conclusione dei lavori è stata una generosissima donazione della Cgil.

“Abbiamo tenuto in maniera particolare alla trasparenza - torna a dire Pellecchia -. Per questo, sulla pagina Facebook ufficiale del progetto abbiamo pubblicato ogni donazione, che fosse di pochi euro o di più. Tutto assolutamente registrato e visibile in libro di prima nota. Crediamo che sia anche per questa nostra nostra scelta che ci è stata data una grandissima fiducia da parte di più di 500 persone”.

campetto Muccia 2


(Il campetto oggi)

Il campetto di cui oggi la comunità di Muccia può godere è un luogo in cui giocare, ma non solo a calcio o a pallavolo. È un luogo in cui svagarsi, facendo ogni sorta di attività possibile all’aperto con lo scopo fondamentale di stare insieme, “per dare un calcio alla paura, quella che è rimasta dentro e quella che creano le scosse che ancora si sentono, alla chiusura in sé stessi di questi ragazzi, per la condivisione, la riscoperta di uno sport magari abbandonato ma per cui si nutre passione. Dopo aver ridato un tetto ai cittadini con le Sae, abbiamo ritenuto che questa fosse un’urgenza. Non è stato semplice operare a distanza tra noi volontari - conclude - i sacrifici sono stati tantissimi, ma non ci piace definirli tali, perché motivazione ed entusiasmo li hanno resi piacevoli. Ringraziamo con tutto il cuore chi ha contribuito in qualunque modo e maniera, alla realizzazione di un sogno che oggi è una magnifica realtà”.


Gaia Gennaretti


campetto Muccia 4



campetto muccia 3




Letto 1398 volte

Clicca per ascolare il testo