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Italia Nostra su RisorgiMarche: "Preoccupati per la natura"

Mercoledì, 17 Luglio 2019 09:29 | Letto 1171 volte   Clicca per ascolare il testo Italia Nostra su RisorgiMarche: "Preoccupati per la natura" “Le aree di interesse naturalistico non sono luoghi in cui organizzare concerti Pop”.A dirlo è il direttivo nazionale di Italia Nostra che, con una nota, punta il dito anche contro RisorgiMarche. “Da qualche anno – scrivono - si conferma la tendenza di localizzare concerti ed iniziative di massa in zone di interesse naturalistico.La morte del pulcino di Fratino il 10 luglio scorso, in coincidenza con il Jova Beach a Rimini, ha confermato le giuste preoccupazioni degli ambientalisti – spiegano, prima di passare a RisorgiMarche - . Un altro caso sono i siti scelti da RisorgiMarche per la pur meritoria manifestazione organizzata da Neri Marcorè. Si tratta di due siti: Spelonga nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e Monte Fraitunno nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, entrambi di “eccezionale valore ambientale”, dove le “emergenze botanico-vegetazionali” imporrebbero misure protettive per evitare danneggiamenti all’ecosistema. Siamo preoccupati – affermano. La partecipazione di migliaia di persone su fragili ecosistemi e relativi habitat comporta un impatto non sostenibile, sia per la “preparazione dellarea (sbancamenti) che per leffetto diretto della presenza umana cosi eccessiva e concentrata”. Poi la richiesta di spostare gli eventi in altre zone “per salvaguardare – scrivono - gli equilibri di quello che rimane di ogni prezioso habitat costiero e delle specie che lo abitano”.Una polemica che arriva nonostante più volte RisorgiMarche abbia dimostrato quanto il pubblico sia sempre rispettoso delle aree dove si svolgono i concerti. Anche dopo lultimo appuntamento delledizione 2018 con jovanotti, che diede spunto al cantante per i Jova Beach Party, non rimase traccia del passaggio delle oltre 60mila persone presenti. GS
“Le aree di interesse naturalistico non sono luoghi in cui organizzare concerti Pop”.
A dirlo è il direttivo nazionale di Italia Nostra che, con una nota, punta il dito anche contro RisorgiMarche.
 “Da qualche anno – scrivono - si conferma la tendenza di localizzare concerti ed iniziative di massa in zone di interesse naturalistico.
La morte del pulcino di Fratino il 10 luglio scorso, in coincidenza con il Jova Beach a Rimini, ha confermato le giuste preoccupazioni degli ambientalisti – spiegano, prima di passare a RisorgiMarche - .

Un altro caso sono i siti scelti da RisorgiMarche per la pur meritoria manifestazione organizzata da Neri Marcorè. Si tratta di due siti: Spelonga nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e Monte Fraitunno nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, entrambi di “eccezionale valore ambientale”, dove le “emergenze botanico-vegetazionali” imporrebbero misure protettive per evitare danneggiamenti all’ecosistema.


Siamo preoccupati – affermano. La partecipazione di migliaia di persone su fragili ecosistemi e relativi habitat comporta un impatto non sostenibile, sia per la “preparazione" dell'area (sbancamenti) che per l'effetto diretto della presenza umana cosi eccessiva e concentrata”.

Poi la richiesta di spostare gli eventi in altre zone “per salvaguardare – scrivono - gli equilibri di quello che rimane di ogni prezioso habitat costiero e delle specie che lo abitano”.

Una polemica che arriva nonostante più volte RisorgiMarche abbia dimostrato quanto il pubblico sia sempre rispettoso delle aree dove si svolgono i concerti. Anche dopo l'ultimo appuntamento dell'edizione 2018 con jovanotti, che diede spunto al cantante per i Jova Beach Party, non rimase traccia del passaggio delle oltre 60mila persone presenti.



GS

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